La Centrale del metano in corso di attuazione
La Centrale del metano in corso di attuazione La Centrale del metano in corso di attuazione L'opera compiuta nell'estate del 1943-La produzione annua: un milione 300 mila metri cubi di gas pari a 1500 tonnellate di benzina; 120 mila quintali di concime, devoluto agli orti comunali Superando le difficoltà per l'assegnazione dei materiali da co-, struzione inerenti all'attuale momento, la Podesteria, attraverso In Società delle Tranvie intercomunali, ha potuto finalmente mettersi in condizioni di realizzare quella Centrale del metano che, decisa — come primi avevamo annunciato — sino dal 191i0, tappi esenta a tutt'oggi l'impianto più importante delle grandi città d'Italia. Come si sa, la Centrale sorge in mezzo a una vasta arca di proprietà del Comune, alla confluenza della Stura col Po, di là dal Regio Parco, di fronte a Superga, dove sbocca il collettore della fognatura della parte sinistra della città rispetto al Po, comprendente circa mezzo milione di abitanti. Per raccogliere le materie di questo collettore, il progetto che si sta attuando ha previsto la costruzione: 1) di due «vasche di decantazione» di cinquanta metri di diametro e della capacità di scimila metri cubi cadmia, che saranno classificate tra le più vaste d'Europa; Zi di cinque « digestori » rio 3200 metri cubi cadmio, di cui uno dotato dì unse» gasomctiica; 3) di una centrale di compressione e di distri buzione del metano; li) infine di una. centrale termica per la provvista del calore necessario all'essiccatura dei fanghi nei « digestori ». In questa seconda centrale viene applicato per la prima volta in Torino, e tra rari esperimenti in Italia, il principio delle pompe di calore, sottratto dall'acqua e riverberato sui fanghi. I .lavori sono già a buon punto, e se ne ritiene possibile il compimento nell'estate del prossimo anno. Secondo calcoli estremamente prudenziali, la produzione -di gas metano è prevista in 3500 metri cubi al giorno, corrispondenti a 1 milione e S00 mila all'anno, pari a 1500 tonnellate annue di ben- Zina. Abbiamo spiegato altre volte ai nostri lettori, occupandoci di questo impianto e dì altri progetti per la provincia di Savona, che estratto dalle materie di fogna il gas metano, restano ancora dassepf sfruttare le materie stesse prosciugate e trasformate in fanghi, e le acque spogliate di tali matetie, ridivenute chiare, ma ancora provviste di clementi feitilizzanti. Poiché i fanghi, resi completamente inodori, costituiscono una ottima concimazione, la Podesteriaha attribuito a questa seconda produzione tutta l'importanza che, specialmente nelle attuali contingenze, essa merita, destinandola a fertilizzare la zona comunale adiacente, per coltivazioni di preferenza orticole: e il beneficio che tali coltivazioni per l'incremento dei nòstri mercati ne riceveranno, sarà considerevole se si pensa che ogni anno dalle vasche della Stura usciranno, in base alle previsioni, 120 mila quintali di concime. Quanto allo sfruttamento delle acque, che potranno essere vendute a. scopo di fertirrigazione con altro notevole vantaggio per l'esercizio, è allo studio il relativo progetto. L'evidente ristrettezza dello spazio ci vieta di diffonderci in maggiori particolari sulla eccezionale utilità dell'iniziativa assunta dal Municipio: utilità per la quale, col Podestà coihm. Matteo Bonino e col presidente della Società Tranvie intercomunali cons. naz. ing Alessandro Orsi, in occasione di recenti visite ai lavori, si sono vi' vamente congratulati il Ministro dei Lavori Pubblici, Ecc. Gorla, e il presidente dell'Ente Metano, se natore Gay. Ci sia tuttavia consentito di ritmare che con il gettito finanziario, di sicuro rendimento, e con l'opportunità della realizzazione autarchica in un momento di scarsità di materie prime (per ora il metano prodotto dall'impianto sarà devoluto ai varii servizi del Comune), emergono: innanzitutto il ricupero di una ricchezza che andava interamente perduta; in secondo luogo l'avviamento alla soluzione totale del problema igienico che elimi nera dalle acque del Po le materie luride onde il fiume regalesia pure a valle della città, andava inquinato, in attesa che l'avvenire consenta di sopprimere an«t.- «,,„tj„ ~«tt«*fA*.- „7,„ che quelle del collettore oheaer-ve ai duecentomila aoxtanU dellasponda destra.
Persone citate: Alessandro Orsi, Gorla, Matteo Bonino
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