La situazione nei due campi alla fine del terzo anno

La situazione nei due campi alla fine del terzo anno Bilancio di guerra La situazione nei due campi alla fine del terzo anno Berlino, 1 settembre. L'inizio del quarto anno di guerra offre occasione agli osservatori berlinesi di fare un bilancio della situazione contrapponendola alla situazione del campo avversario. I nostri soldati, si osserva, sono alle porte di Stalingrado, uno dei centri strategici più importanti dell'intero fronte. Nel settore centrale le nostre valorose truppe fanno fallire in accaniti combattimenti, i tentativi su vasta scala intrapresi dai bolscevichi allo scopo di impedire, o almeno di ritardare, la caduta di Stalingrado. Sugli oceani la marina tedesca infligge, di continuo, agli'anglo-sassoni durissimi colpi e toglie loro la possibilità di venire in soccorso dei russi, sia con forniture belliche, sia attraverso la creazione di un secondo fronte. Ben diversa invece è la situazione del campo avversario. Non si intende, con ciò, affatto sopravalutare le infinite voci pessimistiche che riempiono oggi le pagine dei giornali di Londra e di Washington. Però l'enorme contrasto tra queste voci e la presunzione con la quale i nostri nemici scesero in guerra, parla eloquentemente. Di due discorsi pronunciati-da Roosevelt alla vigilia -della odierna ricorrenza, e cioè l'anniversario dell'inizio del secondo conflitto mondiale, la stampa tedesca si occupa molto brevemente. Essa si limita a constatare la grossonalità degli argomenti con i quali il Presidente ha tentato di dare ad intendere al mondo che la responsabilità della guerra ricade esclusivamente sulla Germania, mentre è documentato che uno dei principali responsabili, se non addirittura il maggiore responsabile, è proprio lui, Roosevelt. Ad un certo punto l'oratore ha dichiarato che « Pearl Harbour è stata una delle ore più nere della nostra storia ». « Noi — commenta la Deutsche Zeitung Ali gemein.e — speriamo che ciò non sii vero; speriamo, cioè, che ore ben più nere attendano Roosevelt, ore di meritata esDiazione ».

Persone citate: Roosevelt

Luoghi citati: Berlino, Germania, Londra, Stalingrado, Washington