Come sono arrivati

Come sono arrivati Come sono arrivati Neanche le acque interne della Russia bolscevica sono più sicure per la navigazione Roma. 29 agosto. L'odierno Bollettino diramato dal Quartier Generale delle Forze Armate, registra per la prima volta la presenza di nostri mezzi navali nel lago Ladoga. I nostri Mas, di cui la superba tecnica italiana e tedesca ha consentito il trasporto dai cantieri nazionali fino alle settentrionali acque del lago russo, hanno, anche in questo settore, colto nuove vittorie, rinnovando le recenti gesta del Mar Nero. Questa volta si tratta del più grande lago d'Europa. Ciò dimostra che neppure più le acque interne dell'Unione sovietica sono sicure Da Leningrado al lago Ladoga, tra le linee germaniche e le finniche si inserisce una striscia di territorio ancora in mano ai sovietici: di questa il comando rus¬ so si serve per inoltrare convogli di grossi battelli lacustri, scortati da unità di mole rispettabile considerando il loro impiego in uno specchio d'acqua chiuso e limitato. La Marina italiana — come già a Sebastopoli — si presenta ora davanti a Leningrado per interrompere quest'ultima linea di comunicazione Russia. con il resto della

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