Tre giorni di fuoco contro un nemico inesistente

Tre giorni di fuoco contro un nemico inesistente GLI AMERICANI ALLE SALOMONE Tre giorni di fuoco contro un nemico inesistente La comica versione di Washington sullo scontro - Un giornalista ammette che le perdite nipponiche furono insignificanti Roma, 28 agosto, irGli Stati Uniti annunciano di maver riportato presso le isole Sa- tlomone un'altra grande vittoria (dsulle forze navali nipponiche. Ta- le annuncio viene riportato dai iornali americani in grande evi-1 enza e sotto titoli a carattere cu-1 bitale. Le notizie riportate sotto tali titoli non forniscono però alcun dettaglio sulle operazioni. Ma, stando a quanto comunica l'agenzia britannica Reutér, la famosa vittoria navale si ridurrebbe a questo: le unità americane incrocianti al largo delle isole Salomone, fra queste e la Nuova Guinea, avuto sentore che forze navali nipponiche facevano rotta verso tali isole, avrebbero aperto un fuoco infernale di sbarramento nella presunta direzione di rotta delle navi nemiche. Il fuoco degli americani sarebbe durato, ad intermittenze, per circa tre giorni, dopo di che, alcune loro navi vedetta molto veloci si sarebbero spinte in perlustrazione per molte miglia verso il luogo in cui si affermava si trovassero le unità giapponesi. Anche alcuni aeroplani si spinsero in ricognizione con le navi vedetta, ina neppure essi trovarono traccia della flotta nipponica. Il Dipartimento della marina di Washington deduce dai rapporti pervenuti che la flotta giapponese sarebbe fuggita di fronte agli attacchi di quella americana la quale perciò ha riportato una nuova vittoria. E' interessante leggere quanto scrive un corrispondente di guerra neo-zelandese da una base del Pacifico meridionale su questa e sulle precedenti pretese grandi vittorie della flotta americana. I danni subiti dai giapponesi nei combattimenti durati una settimana, egli scrive, benché gravi e noiosi per il nemico, non fanno che scalfire le forze navali nipponiche, che potranno essere impiegate, quando e come il Giappone lo voglia. Le perdite giapponesi nel Mar dei Coralli, a Midway e nelle due azioni al largo delle isole Salomone non sono sufficienti per giustificare qualsiasi ottimismo sulla diminuita capacità offensiva delle forze navali nipponiche. Nostri guardafili all'opera in territorio egiziano. (Telefoto Luce). Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Luoghi citati: Giappone, Nuova Guinea, Roma, Stati Uniti, Washington