Una officina Fiat a Putilowka

Una officina Fiat a Putilowka Pattuglia avanzata del lavoro italiano Una officina Fiat a Putilowka Fronte russo, 24 agosto. | Il villaggio di Pulilowka prende il nome da un grande stabilimento siderurgico che la «Putilpw» di Pietroburgo aveva qui costruito fin dall'epoca zarista. Lo stabilimento era costituito da un complesso di edifici occupanti un'area vastissima, con anntsso un villaggio per le maestranze e i dirigenti, collegato a una vicina città da una linea tranviaria allacciata alla ferrovia da alcuni raccordi per il trasporto di materiali e di manufatti. Costruito al centro del bacino carbonifero del Don e in vicinanza dei giacimenti di ferro di Krlvoi Rog, lo stabilimento di Putilowka era uno fra i più importanti nel vasto complesso industriale ucraino e di tutta la Russia. In questi ultimi anni, da quando cioè il governo sovietico trasformò la maggior parte dei suoi impianti industriali in fabbriche per la produzione bellica, lo stabilimento dt Putilowka fu adibito alla costruzione di proiettili per grosse artiglierie e hombe da aeroplano. Anche oggi, sui suoi vasti piazzali sconvolti dai bombarda- | menti degli aerei dell'Asse e dai colpi delle nostre artiglierie, enor mi cataste - a i - n , e. . a e : : a a cu il o. an o nba na. ne ollon ilto rsi ao » a nndi nniride ze ra il enta on li mi¬ di bombe e proiettili fusi stanno a testimoniare la sua capacità produttiva. La guerra ha sconvolto gran parte della attrezzatura industriale della zona e dove la necessaria opera di distruzione delle truppe avanzanti, rivolta a togliere al ne. mico la possibilità di un rapido ri fornimento bellico prodotto nelle immediate vicinanze della linea di combattimento, non fu perfetta, pensò il nemico stesso a completarla con le sistematiche distruzioni di tutti gli impianti. E' cosi che i vasti capannoni dello stabilimento Putilowka, al pari di quelli di quasi tutte le altre fabbriche della regione, non contengono ora clie tonnellate di ferraglia contorta dalle esplosioni di bombe e proiettili di ogni calibro o dalle mine che il nemico fece esplodere prima della sua fuga. Il treno dall'Italia E' in questo ambiente di distruzione che la Fiat ha costituito la sua filiale al servizio del Corpo di spedizione italiano in Russia. Il treno speciale formato da oltre 40 carri ferroviari, con 200 tonnellate di materiale e 65 persone fra dirigenti e operai provenienti dalle officine Fiat d'Italia, parti da Torino il 4 febbraio, e dopo un viaggio attraverso nazioni amiche, o già nemiche, fra i segni della guerra lontana o recente, in mezzo a difficoltà di ogni genere, con lunghe estenuanti soste per dare la precedenza ai treni che trasportavano verso le linee avanzate, fra il turbinare della tormenta, uomini e materiali di ogni genere da contrapporre alla vana offensiva invernale del nemico, giunse a destinazione il 4 marzo, esattamente un mese dopo la sua partenza dall'Italia. Gli uomini della Fiat trovarono al loro arrivo la più fraterna assistenza da parte degli ufficiali della nostra Intendenza, che furo no larghi di consigli e di aiuti; ed ebbero in consegna una parte di questo stabilimento di Putilowka per installarvi la loro organizzazione. I capannoni erano ridotti in condizioni cosi miserande che chiunque si sarebbe perduto di co raggio al solo pensiero di dover mettere le mani in mezzo a tanta distruzione. Ma quella gente salda e tenace si mise subito al lavoro col più grande entusiasmo per sgomberare i locali dalle tonnellate di rottami che li riempivano, e aggiustare capriate tetti porte finestre per adattare i vastissimi ambienti alla loro nuova destinazione. L'opera di sgombero e di riadattamento fu compiuta in tempo da primato specialmente se si tiene conto che il lavoro si svolse con temperature polari, neve alta e vento gelido, sotto i bombardamenti diurni e notturni, con la linea di combattimento a poche decine di chilometri. Sotto la guida del cav. Tabusso, che nelle sue peregrinazioni j attraverso il mondo ad organizzare servizi per la Fiat dimorò prima della guerra lungamente anche in Russia e con la collaborazione dei tecnici Caronno e Colombo, gli operai italiani aiutati da maestranze locali già impiegate prima del conflitto negli stessi stabilimenti di Putilowka, portarono a compimento il lavoro di riadattamento in brevissimo tempo. E dove non erano che rovine e desolazione sorsero le officine, la falegnameria, reparti di montaggio, gli ampi ma gazzini dei pezzi di ricambio, gli uffici di direzione e quelli di amministrazione, la cucina e la mensa per gli operai russi. Chi visita oggi la filiale di Putilowka ha l'impressione di entrare in una delle tante sedi che la Fiat ha nei maggiori centri d'Italia e dell'estero. Queste sedi hanno tutti la stessa razionale disposizione dei locali di lavoro e dei magazzini, sicché i dirigenti e gli operai trasferiti dall'una all'altra filiale vi si trovano subito in condizioni da poter rendere in pieno perchè quella disposizione è ormai familiare. I dirigenti e le maestranze italiane hanno il loro alloggio nel villaggio già appartenuto allo stabilimento e distante poche centinaia di metri dai locali di lavoro. Vi sono state costruite due mense, e i dirigenti vi hanno le loro camere rese il più possibile confortevoli. Gli operai sono anche essi alloggiati in camere che offrono ogni garanzia dal lato igienico e da quello non meno importante della salvaguardia dalle rigide temperature della regione. vcsRendimento altissimo Il lavoro svolto da questa officina per riparazioni di veicoli di ogni genere e dimensione è di proporzioni veramente notevoli e ha n e¬ a\P0}'}ato un^contributo^fattivo alla ne li to ià n ul a noca a ee. el en- a a e a. !» o¬ ndi cn il to tu e lie rnro to ahe nra n ane n r- le salda resistenza che durante l'in verno le nostre truppe hanno con frapposto ai vani tentativi del ne mico per infrangere il nostro schieramento. Tutti i reparti dello stabilimento hanno funzionato in fraternità di intenti sotto la guida dei loro capi, Cerretti, Filippi, Lavagnlno e Joriati. Il magazzino diretto da Bianchi è stato continuamente rifornito dall'Italia con pezzi di ricambio per oltre 400 tonnellate; ogni accorgimento è stato posto in atto perchè il lavoro di officina e quello degli altri reparti procella con ritmo celere, al fine di ottenere un rendimento altissimo nel lavoro e permettere ai reparti operanti un rifornimento costante dei mezzi meccanici necessari alle esigenze della guerra. Tale compito grave di difficoltà e di responsabilità è stato assolto in pieno dai dirigenti e dalle maestranze con entusiasmo capacità e tenacia degni del più alto encomio. Questa di Putilowka è la pattuglia avanzata dell'esercito di lavoratori italiani che nelle grandi officine della Patria produce armi e materiali per assicurare ai combattenti il rifornimento quotidiano dei mezzi necessari alla guerra. E' una pattuglia che ha lavorato giorno e notte, sotto la continua minaccia dell'offesa nemica, tra disagi e pericoli, a stretto contatto con le truppe operanti. Piero Busatti Oggi alla Radio inPnnr.iuMMA «A» [Ontlr metri 56.19 'K.1.3 - 308,0 - «0.8 . MV.I.S). — Ore 19 90: Nuova ori'liosti-.-i melodico 13,20; Mustche - li,15: iiivlnslra - 17,1.'.: Trio Aiourostaiio - tT.io: Canzoni e iiieKille lo.::o: Conversazione itt/iO; .Musiva da vomoro . 9o.',ii: i cimine minuti del Stsj. X - 90.tr.: Canzoni popolari - 21.15: ■iA>-n di mori ", un alio ili nino llolilies Cecchini - 9l,.p«ó: b'nntnsln di canzoni popolari - 99.90: Orchestra darchl - 53-93,.'10: Musica varia. l'miiiiwi ma « il.. {titilli' metri 591.1 5:109 - - 101,8 r,.v.i,7l. — oro 19.90 : Musica vario - i9,.t*k Concerto 13,1»: Mlislclio operettistiche - 9o.:io: Canzoni ilei Icmpo di guerra - Jo/.i: « Kijjolet lo » Ut Verdi,

Persone citate: Caronno, Filippi, Piero Busatti, Tabusso, Trio Aiourostaiio

Luoghi citati: Italia, Pietroburgo, Putilowka Fronte, Russia, Torino