Si erigono barricate nella città minacciata

Si erigono barricate nella città minacciata LA NUOVA FASE PELLE OPERAZIONI ALL'EST Si erigono barricate nella città minacciata Masse di aerei aprono la via alle fanterie ■ La ferrovia per Mosca interrotta - Anche nel settore di Orel maturano avvenimenti eccezionali Berlino, 20 agosto. Sul fronte di Stalingrado, le truppe alleate agli ordini del generale Von Weichs sono impegnate in una violentissima offensiva. Da sud e da accidente — comr intornia questa sera il D. a. D. — le'truppe della nuova Europa primono con azione concentrica in direzione della città contesa. I rossi In «fuga verso nord» L'estrema destra dello schieramento d'attacco — ala che opera salendo verso nord — si è allargata fin quasi al corso del Volga e, intaccato il sistema difensivo di Stalingrado, prosegue vittoriosamente, combattendo, le proprie operazioni offensive, operando ormai fra la linea ferroviaria che conduce a Stalingrado e le ultime propaggini settentrionali degli Jergeni. Le colonne germaniche che at taccono da ovest hanno forzato il Don probabilmente nella- regione di Kremenskaia, e marciano anche esse verso il loro obiettivo. La tenaglia germanica che si era delineata a poco a poco sul terreno della battaglia si è dunque messa in moto e l'offensiva è scattata. Sugli sviluppi di questa nuova serie di operazioni non si hanno ancora particolari. Ma questa sera si ha un breve racconto dei combattimenti che hanno condotto all'espugnazione del sistema di fortificazioni situato a sud di Stalingrado, nella zona compresa aii'inetrea fra Zutovo e Abganerovo. Qui i russi avevano costruito un importante sistema di fortificazioni, giovandosi effettxvamente dei ruderi del sistema difensivo sul quale venticinque anni or sono bianchi e rossi si sono battuti fino all'ultimo sangue, disgraziatamente pel n. mdo, con la vittoria finale dei bolscevichi Le truppe tedesche e romene hanno fatto cadere il bene armato e strategicamente bene organiz zato ordine di fortificazioni nemico, con una manovra avvolgente. Le ali si sono allargate mentre il centro da solo sosteneva tutto il peso dei combattimenti, e con rapida manovra si sono portate alle spalle del nemico. I russi, accortisi della minaccia /tanno tentato di abbandonare le fortificazioni e di ritirarsi verso Stalingrado, ma questa loro « fuga verso nord » è fallita sia per la ferrea resistenza opposta dalle truppe accerchianti come per l'estrema violenza distruttrice degli attacchi aerei. Arrestato il movimento di ripiegamento del nemico, i tedeschi ed i romeni hanno iniziato una serie di operazioni concentriche espu gnando ad uno ad uno ben 1X8 fortini e catturando, come dice il Bollettino, SS01 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni oltre un notevole numero di mitragliatrici, lancia bombe, lanciafiamme fissi ed altre armi. Ottenuto tale successo, lo schieramento romeno-germanico ha proseguito la marcia verso nord si trova ora impegnato nella nuova battaglia come ala destradello schieramento d'attacco In appoggio alle operazioni terrestri l'aviazione batte con eccezionale numero di aerei le posizioni nemiche, le vie di comunicazione e i sobborghi di Stalingrado, dove i rossi, a quanto afferma la ricognizione acrea germanica, stanno costruendo barricate in serie. La ferrovia Stalingrado-Mosca, che con il passaggio del Don si trova ormai direttamente minacciata dalle truppe corazzate germaniche ed alleate, è stata nuovamente interrotta , in parecchi punti ed è praticam'ente inutilizzabile per il nemico che ormai non ha più a sua disposizione se non due vie per i rifornimenti: la strada che costeggia il Volga ed il corso del fiume stesso. I russi accusano a mezzo la botta, annunziando che i tedeschi hanno passato il Don appunto nella zona di Kremenskaia, ma che essi li hanno ributtati. La solita storia, insomma. E' dal principio delta guerra che i tedeschi — secondo i bollettini sovietici — vanno avanti' e che i bolscevichi Zi ricacciano indietro. Avanti e indietro, sono intanto (/t'unti nella zona di Stalingrado a circa tremila chilometri dai confini del Reich. Unitamente alla citata notizia, Mosca ha annunziato lo «sgombero » di Krasnodar, con dieci giorni di ritardo sui tedeschi. Nella zona di Orel Altre interessanti operazioni offensive dei tedeschi sono in corso nella zona a nord di Orel. Il bollettino di oggi specifica che in questa zona, negli ultimi otto giorni, sono stati fatti H mila prigionieri e distrutti o catturati J/OO carri armati e ZOO cannoni. I combattimenti pare abbiano avuto fi nora il carattere di operazioni lo cali, ma questa sera il portavoce della Wehrmacht interrogato da un giornalista se le cifre contenute nel Bollettino costituissero un rie pilogo finale, ha risposto di no e che le operazioni offensive nel set tore di Orel sono suscettibili di grandi ulteriori sviluppi. A chi s'interessa di strateg'a e a tutti coloro che seguono con attenzione il progressivo sviluppo delle operazioni in Russia non sfuggirà l'enorme importanza che può avere una grande vittoria nel settore di Orel. Le forze germaniche avanzano tra i due fronti di battaglia sovietici di Voronez e di Giask, località ad oriente di Wjasma, in direzione della zona della Russia ove più fitte sono le comunicazioni ferroviarie. E' prematuro fare delle previsioni, tanto più che quanto ha affermato il portavoce della Wehrmacht non ha e non può avere carattere impegnativo. Ma. è certo che in quel di Órel matura qualche cosa di estremamente spiacevole per Mosca. Come si ricorderà è proprio nella zona dell'attuale offensiva germanica che i rossi, nel mese di luglio, tentarono la prima manovra diversiva per ostacolare il vittorioso sviluppo della battaglia del Don. Felice Bellotti II comunicato tedesco Berlino, 20 agosto. Sulle operazioni in corso sul fronte orientale il Comando Supremo delle Forze Armate ha comunicato in data odierna: Nel Caucaso, le operazioni di attacco hanno guadagnato altro terreno. L'arma aerea ha affondato al largo delle coste del Mar Nero tre trasporti. Tra il Volga e il Don, a sud di Stalingrado, in duri combattimenti è stato preso d'assalto un sistema di posizioni nemico da lungo tempo poderosamente munite. Il nemico ha ivi perduto, tra il 18 e II 19 agosto, 3301 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni, 90 mitragliatrici e lanciabombe, nonché 66 lanciafiamme. L'arma aerea ha martellato Impianti ferroviari e traffico di rifornimenti nelle retrovie del nemico. Nel corso di una nostra azione di attacco, nella regione a nord di Orel, sono stati fatti, dall'i 1 agosto 14 mila prigionieri e sono stati catturati o distrutti 400 carri armati e 200 cannoni. Ad est di Viasma e presso Rscev sono falliti anche ieri attacchi dell'avversario di fronte alla tenace resistenza delle truppe germaniche. Nel settore nord del fronte, sono stati stroncati, parte in contrattacco, parecchi attacchi nemici. Il nemico ha perduto Inoltre nella giornata di ieri sul fronte orientale 104 apparecchi. Si erigono barricate nella città minacciata LA NUOVA FASE PELLE OPERAZIONI ALL'EST Si erigono barricate nella città minacciata Masse di aerei aprono la via alle fanterie ■ La ferrovia per Mosca interrotta - Anche nel settore di Orel maturano avvenimenti eccezionali Berlino, 20 agosto. Sul fronte di Stalingrado, le truppe alleate agli ordini del generale Von Weichs sono impegnate in una violentissima offensiva. Da sud e da accidente — comr intornia questa sera il D. a. D. — le'truppe della nuova Europa primono con azione concentrica in direzione della città contesa. I rossi In «fuga verso nord» L'estrema destra dello schieramento d'attacco — ala che opera salendo verso nord — si è allargata fin quasi al corso del Volga e, intaccato il sistema difensivo di Stalingrado, prosegue vittoriosamente, combattendo, le proprie operazioni offensive, operando ormai fra la linea ferroviaria che conduce a Stalingrado e le ultime propaggini settentrionali degli Jergeni. Le colonne germaniche che at taccono da ovest hanno forzato il Don probabilmente nella- regione di Kremenskaia, e marciano anche esse verso il loro obiettivo. La tenaglia germanica che si era delineata a poco a poco sul terreno della battaglia si è dunque messa in moto e l'offensiva è scattata. Sugli sviluppi di questa nuova serie di operazioni non si hanno ancora particolari. Ma questa sera si ha un breve racconto dei combattimenti che hanno condotto all'espugnazione del sistema di fortificazioni situato a sud di Stalingrado, nella zona compresa aii'inetrea fra Zutovo e Abganerovo. Qui i russi avevano costruito un importante sistema di fortificazioni, giovandosi effettxvamente dei ruderi del sistema difensivo sul quale venticinque anni or sono bianchi e rossi si sono battuti fino all'ultimo sangue, disgraziatamente pel n. mdo, con la vittoria finale dei bolscevichi Le truppe tedesche e romene hanno fatto cadere il bene armato e strategicamente bene organiz zato ordine di fortificazioni nemico, con una manovra avvolgente. Le ali si sono allargate mentre il centro da solo sosteneva tutto il peso dei combattimenti, e con rapida manovra si sono portate alle spalle del nemico. I russi, accortisi della minaccia /tanno tentato di abbandonare le fortificazioni e di ritirarsi verso Stalingrado, ma questa loro « fuga verso nord » è fallita sia per la ferrea resistenza opposta dalle truppe accerchianti come per l'estrema violenza distruttrice degli attacchi aerei. Arrestato il movimento di ripiegamento del nemico, i tedeschi ed i romeni hanno iniziato una serie di operazioni concentriche espu gnando ad uno ad uno ben 1X8 fortini e catturando, come dice il Bollettino, SS01 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni oltre un notevole numero di mitragliatrici, lancia bombe, lanciafiamme fissi ed altre armi. Ottenuto tale successo, lo schieramento romeno-germanico ha proseguito la marcia verso nord si trova ora impegnato nella nuova battaglia come ala destradello schieramento d'attacco In appoggio alle operazioni terrestri l'aviazione batte con eccezionale numero di aerei le posizioni nemiche, le vie di comunicazione e i sobborghi di Stalingrado, dove i rossi, a quanto afferma la ricognizione acrea germanica, stanno costruendo barricate in serie. La ferrovia Stalingrado-Mosca, che con il passaggio del Don si trova ormai direttamente minacciata dalle truppe corazzate germaniche ed alleate, è stata nuovamente interrotta , in parecchi punti ed è praticam'ente inutilizzabile per il nemico che ormai non ha più a sua disposizione se non due vie per i rifornimenti: la strada che costeggia il Volga ed il corso del fiume stesso. I russi accusano a mezzo la botta, annunziando che i tedeschi hanno passato il Don appunto nella zona di Kremenskaia, ma che essi li hanno ributtati. La solita storia, insomma. E' dal principio delta guerra che i tedeschi — secondo i bollettini sovietici — vanno avanti' e che i bolscevichi Zi ricacciano indietro. Avanti e indietro, sono intanto (/t'unti nella zona di Stalingrado a circa tremila chilometri dai confini del Reich. Unitamente alla citata notizia, Mosca ha annunziato lo «sgombero » di Krasnodar, con dieci giorni di ritardo sui tedeschi. Nella zona di Orel Altre interessanti operazioni offensive dei tedeschi sono in corso nella zona a nord di Orel. Il bollettino di oggi specifica che in questa zona, negli ultimi otto giorni, sono stati fatti H mila prigionieri e distrutti o catturati J/OO carri armati e ZOO cannoni. I combattimenti pare abbiano avuto fi nora il carattere di operazioni lo cali, ma questa sera il portavoce della Wehrmacht interrogato da un giornalista se le cifre contenute nel Bollettino costituissero un rie pilogo finale, ha risposto di no e che le operazioni offensive nel set tore di Orel sono suscettibili di grandi ulteriori sviluppi. A chi s'interessa di strateg'a e a tutti coloro che seguono con attenzione il progressivo sviluppo delle operazioni in Russia non sfuggirà l'enorme importanza che può avere una grande vittoria nel settore di Orel. Le forze germaniche avanzano tra i due fronti di battaglia sovietici di Voronez e di Giask, località ad oriente di Wjasma, in direzione della zona della Russia ove più fitte sono le comunicazioni ferroviarie. E' prematuro fare delle previsioni, tanto più che quanto ha affermato il portavoce della Wehrmacht non ha e non può avere carattere impegnativo. Ma. è certo che in quel di Órel matura qualche cosa di estremamente spiacevole per Mosca. Come si ricorderà è proprio nella zona dell'attuale offensiva germanica che i rossi, nel mese di luglio, tentarono la prima manovra diversiva per ostacolare il vittorioso sviluppo della battaglia del Don. Felice Bellotti II comunicato tedesco Berlino, 20 agosto. Sulle operazioni in corso sul fronte orientale il Comando Supremo delle Forze Armate ha comunicato in data odierna: Nel Caucaso, le operazioni di attacco hanno guadagnato altro terreno. L'arma aerea ha affondato al largo delle coste del Mar Nero tre trasporti. Tra il Volga e il Don, a sud di Stalingrado, in duri combattimenti è stato preso d'assalto un sistema di posizioni nemico da lungo tempo poderosamente munite. Il nemico ha ivi perduto, tra il 18 e II 19 agosto, 3301 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni, 90 mitragliatrici e lanciabombe, nonché 66 lanciafiamme. L'arma aerea ha martellato Impianti ferroviari e traffico di rifornimenti nelle retrovie del nemico. Nel corso di una nostra azione di attacco, nella regione a nord di Orel, sono stati fatti, dall'i 1 agosto 14 mila prigionieri e sono stati catturati o distrutti 400 carri armati e 200 cannoni. Ad est di Viasma e presso Rscev sono falliti anche ieri attacchi dell'avversario di fronte alla tenace resistenza delle truppe germaniche. Nel settore nord del fronte, sono stati stroncati, parte in contrattacco, parecchi attacchi nemici. Il nemico ha perduto Inoltre nella giornata di ieri sul fronte orientale 104 apparecchi. Si erigono barricate nella città minacciata LA NUOVA FASE PELLE OPERAZIONI ALL'EST Si erigono barricate nella città minacciata Masse di aerei aprono la via alle fanterie ■ La ferrovia per Mosca interrotta - Anche nel settore di Orel maturano avvenimenti eccezionali Berlino, 20 agosto. Sul fronte di Stalingrado, le truppe alleate agli ordini del generale Von Weichs sono impegnate in una violentissima offensiva. Da sud e da accidente — comr intornia questa sera il D. a. D. — le'truppe della nuova Europa primono con azione concentrica in direzione della città contesa. I rossi In «fuga verso nord» L'estrema destra dello schieramento d'attacco — ala che opera salendo verso nord — si è allargata fin quasi al corso del Volga e, intaccato il sistema difensivo di Stalingrado, prosegue vittoriosamente, combattendo, le proprie operazioni offensive, operando ormai fra la linea ferroviaria che conduce a Stalingrado e le ultime propaggini settentrionali degli Jergeni. Le colonne germaniche che at taccono da ovest hanno forzato il Don probabilmente nella- regione di Kremenskaia, e marciano anche esse verso il loro obiettivo. La tenaglia germanica che si era delineata a poco a poco sul terreno della battaglia si è dunque messa in moto e l'offensiva è scattata. Sugli sviluppi di questa nuova serie di operazioni non si hanno ancora particolari. Ma questa sera si ha un breve racconto dei combattimenti che hanno condotto all'espugnazione del sistema di fortificazioni situato a sud di Stalingrado, nella zona compresa aii'inetrea fra Zutovo e Abganerovo. Qui i russi avevano costruito un importante sistema di fortificazioni, giovandosi effettxvamente dei ruderi del sistema difensivo sul quale venticinque anni or sono bianchi e rossi si sono battuti fino all'ultimo sangue, disgraziatamente pel n. mdo, con la vittoria finale dei bolscevichi Le truppe tedesche e romene hanno fatto cadere il bene armato e strategicamente bene organiz zato ordine di fortificazioni nemico, con una manovra avvolgente. Le ali si sono allargate mentre il centro da solo sosteneva tutto il peso dei combattimenti, e con rapida manovra si sono portate alle spalle del nemico. I russi, accortisi della minaccia /tanno tentato di abbandonare le fortificazioni e di ritirarsi verso Stalingrado, ma questa loro « fuga verso nord » è fallita sia per la ferrea resistenza opposta dalle truppe accerchianti come per l'estrema violenza distruttrice degli attacchi aerei. Arrestato il movimento di ripiegamento del nemico, i tedeschi ed i romeni hanno iniziato una serie di operazioni concentriche espu gnando ad uno ad uno ben 1X8 fortini e catturando, come dice il Bollettino, SS01 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni oltre un notevole numero di mitragliatrici, lancia bombe, lanciafiamme fissi ed altre armi. Ottenuto tale successo, lo schieramento romeno-germanico ha proseguito la marcia verso nord si trova ora impegnato nella nuova battaglia come ala destradello schieramento d'attacco In appoggio alle operazioni terrestri l'aviazione batte con eccezionale numero di aerei le posizioni nemiche, le vie di comunicazione e i sobborghi di Stalingrado, dove i rossi, a quanto afferma la ricognizione acrea germanica, stanno costruendo barricate in serie. La ferrovia Stalingrado-Mosca, che con il passaggio del Don si trova ormai direttamente minacciata dalle truppe corazzate germaniche ed alleate, è stata nuovamente interrotta , in parecchi punti ed è praticam'ente inutilizzabile per il nemico che ormai non ha più a sua disposizione se non due vie per i rifornimenti: la strada che costeggia il Volga ed il corso del fiume stesso. I russi accusano a mezzo la botta, annunziando che i tedeschi hanno passato il Don appunto nella zona di Kremenskaia, ma che essi li hanno ributtati. La solita storia, insomma. E' dal principio delta guerra che i tedeschi — secondo i bollettini sovietici — vanno avanti' e che i bolscevichi Zi ricacciano indietro. Avanti e indietro, sono intanto (/t'unti nella zona di Stalingrado a circa tremila chilometri dai confini del Reich. Unitamente alla citata notizia, Mosca ha annunziato lo «sgombero » di Krasnodar, con dieci giorni di ritardo sui tedeschi. Nella zona di Orel Altre interessanti operazioni offensive dei tedeschi sono in corso nella zona a nord di Orel. Il bollettino di oggi specifica che in questa zona, negli ultimi otto giorni, sono stati fatti H mila prigionieri e distrutti o catturati J/OO carri armati e ZOO cannoni. I combattimenti pare abbiano avuto fi nora il carattere di operazioni lo cali, ma questa sera il portavoce della Wehrmacht interrogato da un giornalista se le cifre contenute nel Bollettino costituissero un rie pilogo finale, ha risposto di no e che le operazioni offensive nel set tore di Orel sono suscettibili di grandi ulteriori sviluppi. A chi s'interessa di strateg'a e a tutti coloro che seguono con attenzione il progressivo sviluppo delle operazioni in Russia non sfuggirà l'enorme importanza che può avere una grande vittoria nel settore di Orel. Le forze germaniche avanzano tra i due fronti di battaglia sovietici di Voronez e di Giask, località ad oriente di Wjasma, in direzione della zona della Russia ove più fitte sono le comunicazioni ferroviarie. E' prematuro fare delle previsioni, tanto più che quanto ha affermato il portavoce della Wehrmacht non ha e non può avere carattere impegnativo. Ma. è certo che in quel di Órel matura qualche cosa di estremamente spiacevole per Mosca. Come si ricorderà è proprio nella zona dell'attuale offensiva germanica che i rossi, nel mese di luglio, tentarono la prima manovra diversiva per ostacolare il vittorioso sviluppo della battaglia del Don. Felice Bellotti II comunicato tedesco Berlino, 20 agosto. Sulle operazioni in corso sul fronte orientale il Comando Supremo delle Forze Armate ha comunicato in data odierna: Nel Caucaso, le operazioni di attacco hanno guadagnato altro terreno. L'arma aerea ha affondato al largo delle coste del Mar Nero tre trasporti. Tra il Volga e il Don, a sud di Stalingrado, in duri combattimenti è stato preso d'assalto un sistema di posizioni nemico da lungo tempo poderosamente munite. Il nemico ha ivi perduto, tra il 18 e II 19 agosto, 3301 prigionieri, 52 carri armati, 56 cannoni, 90 mitragliatrici e lanciabombe, nonché 66 lanciafiamme. L'arma aerea ha martellato Impianti ferroviari e traffico di rifornimenti nelle retrovie del nemico. Nel corso di una nostra azione di attacco, nella regione a nord di Orel, sono stati fatti, dall'i 1 agosto 14 mila prigionieri e sono stati catturati o distrutti 400 carri armati e 200 cannoni. Ad est di Viasma e presso Rscev sono falliti anche ieri attacchi dell'avversario di fronte alla tenace resistenza delle truppe germaniche. Nel settore nord del fronte, sono stati stroncati, parte in contrattacco, parecchi attacchi nemici. Il nemico ha perduto Inoltre nella giornata di ieri sul fronte orientale 104 apparecchi.

Persone citate: Felice Bellotti Ii, Orel, Von Weichs