Congestione a Washington
Congestione a Washington Congestione a Washington Washington è una piccola città aristocratica di funzionari e di politici. Può ospitare seicentomila persone, oggi gli abitanti sono ialiti ad un milione e duecentomila. Gli uffici statali si moltiplicano di settimana in settimana, perchè, gradatamente, tutta l'economia del Paese passa sotto il controllo dell'Amministra, zione e dall'Amministrazione dipendono nei prossimi dodici mesi cinquanta miliardi di dollari di ordinazioni. Naturalmente tutti gli avventurieri della congiuntura bellica premono sulla capitale. La situazione pare sia diventata insopportabile. Sono state create delle enormi baracche di legno che ospitano provvisoriamente i nuovi abitanti ed anche molti uffici statali e Washington assume aspetti d'una città coloniale. La vita è cosi scomoda ed affannosa che, informa una rivista medica di New York, si moltiplicano le malattie nervose. Roosevelt è intervenuto. Il Presidente ha detto: « E' giunta l'ora che i parassiti abbandonino la città e lascino il posto a chi svolge un lavoro costruttivo per la difesa nazionale ». La dichiarazione ha suscitato una polemica: chi sono i parassiti? Una polemica pericolosa perchè dalla discussione è risultato che gli uomini del « trust dei cervelli j che circondano e consigliano il Presidente dispongono per meditare i loro preziosi consigli vasti appartamenti di 15 o 20 stanze, mentre, ad esempio, gli operai addetti alle nuove costruzioni sono schiacciati in cinque o sei per ogni camera. Altre enormi disuguaglianze sono segnalate al Presidente. Roosevelt ha cercato di deviare la polemica. Non si tratta di fare un lungo elenco dei parassiti ma semplicemente di allontanare da Washington' ,chi non svolge un lavoro costruttivo. Bisognerebbe incominciare, osserva un giornale di New York, con i numerosi ospiti della Casa Bianca. Forse allora sarebbe possibile incominciare a ricostruire. La proposta cadrà nel vuoto e la congestione a Washington aumenterà. Congestione a Washington Congestione a Washington Washington è una piccola città aristocratica di funzionari e di politici. Può ospitare seicentomila persone, oggi gli abitanti sono ialiti ad un milione e duecentomila. Gli uffici statali si moltiplicano di settimana in settimana, perchè, gradatamente, tutta l'economia del Paese passa sotto il controllo dell'Amministra, zione e dall'Amministrazione dipendono nei prossimi dodici mesi cinquanta miliardi di dollari di ordinazioni. Naturalmente tutti gli avventurieri della congiuntura bellica premono sulla capitale. La situazione pare sia diventata insopportabile. Sono state create delle enormi baracche di legno che ospitano provvisoriamente i nuovi abitanti ed anche molti uffici statali e Washington assume aspetti d'una città coloniale. La vita è cosi scomoda ed affannosa che, informa una rivista medica di New York, si moltiplicano le malattie nervose. Roosevelt è intervenuto. Il Presidente ha detto: « E' giunta l'ora che i parassiti abbandonino la città e lascino il posto a chi svolge un lavoro costruttivo per la difesa nazionale ». La dichiarazione ha suscitato una polemica: chi sono i parassiti? Una polemica pericolosa perchè dalla discussione è risultato che gli uomini del « trust dei cervelli j che circondano e consigliano il Presidente dispongono per meditare i loro preziosi consigli vasti appartamenti di 15 o 20 stanze, mentre, ad esempio, gli operai addetti alle nuove costruzioni sono schiacciati in cinque o sei per ogni camera. Altre enormi disuguaglianze sono segnalate al Presidente. Roosevelt ha cercato di deviare la polemica. Non si tratta di fare un lungo elenco dei parassiti ma semplicemente di allontanare da Washington' ,chi non svolge un lavoro costruttivo. Bisognerebbe incominciare, osserva un giornale di New York, con i numerosi ospiti della Casa Bianca. Forse allora sarebbe possibile incominciare a ricostruire. La proposta cadrà nel vuoto e la congestione a Washington aumenterà. Congestione a Washington Congestione a Washington Washington è una piccola città aristocratica di funzionari e di politici. Può ospitare seicentomila persone, oggi gli abitanti sono ialiti ad un milione e duecentomila. Gli uffici statali si moltiplicano di settimana in settimana, perchè, gradatamente, tutta l'economia del Paese passa sotto il controllo dell'Amministra, zione e dall'Amministrazione dipendono nei prossimi dodici mesi cinquanta miliardi di dollari di ordinazioni. Naturalmente tutti gli avventurieri della congiuntura bellica premono sulla capitale. La situazione pare sia diventata insopportabile. Sono state create delle enormi baracche di legno che ospitano provvisoriamente i nuovi abitanti ed anche molti uffici statali e Washington assume aspetti d'una città coloniale. La vita è cosi scomoda ed affannosa che, informa una rivista medica di New York, si moltiplicano le malattie nervose. Roosevelt è intervenuto. Il Presidente ha detto: « E' giunta l'ora che i parassiti abbandonino la città e lascino il posto a chi svolge un lavoro costruttivo per la difesa nazionale ». La dichiarazione ha suscitato una polemica: chi sono i parassiti? Una polemica pericolosa perchè dalla discussione è risultato che gli uomini del « trust dei cervelli j che circondano e consigliano il Presidente dispongono per meditare i loro preziosi consigli vasti appartamenti di 15 o 20 stanze, mentre, ad esempio, gli operai addetti alle nuove costruzioni sono schiacciati in cinque o sei per ogni camera. Altre enormi disuguaglianze sono segnalate al Presidente. Roosevelt ha cercato di deviare la polemica. Non si tratta di fare un lungo elenco dei parassiti ma semplicemente di allontanare da Washington' ,chi non svolge un lavoro costruttivo. Bisognerebbe incominciare, osserva un giornale di New York, con i numerosi ospiti della Casa Bianca. Forse allora sarebbe possibile incominciare a ricostruire. La proposta cadrà nel vuoto e la congestione a Washington aumenterà.
Persone citate: Roosevelt
Luoghi citati: New York, Washington
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