Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza

Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza AMERICA E SOVIETI Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza // messaggero di Roosevelt fa sempre anticamera - Un preoccupante raffronto - Inquietudini sulla capacità produttiva americana scere che Buenos Aires, 12 agosto. Si comunica da Mosca che l'ambasciatore nordamericano presso i Sovicti, ammiraglio Stanley, ha intorniato ufficialmente Molotof che il generale Follet Bradley è latore di una lettera personale di Roosevelt per Stalin. La comunicazione si e resa necessaria perchè dopo otto giorni di permanenza nella capitale sovietica, durante i quali il messo di Roosevelt si è incontrato soltanto con funzionari secondari del regime sovietico non è riuscito a farsi annunziare a Stalin pure informando di esse re portatore di un messaggio del Presidente. La stampa nordameri cana si mostra irritata per simile trattamento giustificabile soltanto con i gravi problemi creati al regime sovietico dall'incontenibile avanzata germanica nel Caucaso Tuttavia la Washington Post raffronta l'anticamera imposta a Bradley con quella fatta tre anni or sono dalla missione franco-in glese prima dell'inizio del conflit to e si chiede allarmata: «Si sta per ripetere un nuovo capovolgimento delle relazioni angio-sovie ticlie? Sarebbe una disastrosa fine dell'alleanza più solida giammai realizzata dagli Stati Uniti: l'eventuale fine sarebbe esclusivamente imputabile alla nostra indecisa politica, incapace di mantenere gli impegni pattuiti ». L'ambasciatore Stanley, pure riconoscendo la tenacia della resistenza russa ed augurandosi che essa abbia a durare indefinitamente, ha dovuto tuttavia riconoun grave disorienta¬ mento si è abbattuto sopra il po polo russo per la mancata aper¬ tura del secondo fronte: abbatti mento minacciante di trasformarsi in un'angosciata sfiducia nella capacità degli alleati e propria di resistere alle potenti azioni degli eserciti dell'Asse. Durante l'odierna conferenza alla stampa il Presidente Roosevelt ha avuto qualche commento da fare circa lo sviluppo del lavoro e della produzione di guerra. Egli ha detto, secondo quanto dirama il servizio radio-telegrafico da Washington, che doveva confe tfre in proposito con il capo della produzione di guerra signor Nelson prima di poter fare commenti sulle notizie che alcuni stabili menti per la produzione di mate riali da guerra dovranno essere temporaneamente chiusi per man canza di materie prime. Il ministro della Marina degli Stati Uniti Knox, come risulta da notizie pervenute da Washington, ha pronunciato lo scorso lunedi in una riunione di alcune migliaia di operai addetti ai cantieri navali un discorso nettamente pessimista sulle sorti future della nazione. Benché il ministro abbia proprio inizialmente dichiarato di non voler apparire troppo pessimista, ciò non ostante ha detto esplicitamente che * giammai nella storia dell'America vi è stato un pericolo cosi grave. Grandi ostacoli ed enormi difficoltà debbono ancora essere superate dagli Stati Uniti e non è lecito che taluno possa lasciarsi cullare da illusioni. La faccenda non è liscia e i sacrifici che gli americani dovranno sopportare sono tali da superare qualsiasi altro sacrificio affrontato nel passato ». Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza AMERICA E SOVIETI Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza // messaggero di Roosevelt fa sempre anticamera - Un preoccupante raffronto - Inquietudini sulla capacità produttiva americana scere che Buenos Aires, 12 agosto. Si comunica da Mosca che l'ambasciatore nordamericano presso i Sovicti, ammiraglio Stanley, ha intorniato ufficialmente Molotof che il generale Follet Bradley è latore di una lettera personale di Roosevelt per Stalin. La comunicazione si e resa necessaria perchè dopo otto giorni di permanenza nella capitale sovietica, durante i quali il messo di Roosevelt si è incontrato soltanto con funzionari secondari del regime sovietico non è riuscito a farsi annunziare a Stalin pure informando di esse re portatore di un messaggio del Presidente. La stampa nordameri cana si mostra irritata per simile trattamento giustificabile soltanto con i gravi problemi creati al regime sovietico dall'incontenibile avanzata germanica nel Caucaso Tuttavia la Washington Post raffronta l'anticamera imposta a Bradley con quella fatta tre anni or sono dalla missione franco-in glese prima dell'inizio del conflit to e si chiede allarmata: «Si sta per ripetere un nuovo capovolgimento delle relazioni angio-sovie ticlie? Sarebbe una disastrosa fine dell'alleanza più solida giammai realizzata dagli Stati Uniti: l'eventuale fine sarebbe esclusivamente imputabile alla nostra indecisa politica, incapace di mantenere gli impegni pattuiti ». L'ambasciatore Stanley, pure riconoscendo la tenacia della resistenza russa ed augurandosi che essa abbia a durare indefinitamente, ha dovuto tuttavia riconoun grave disorienta¬ mento si è abbattuto sopra il po polo russo per la mancata aper¬ tura del secondo fronte: abbatti mento minacciante di trasformarsi in un'angosciata sfiducia nella capacità degli alleati e propria di resistere alle potenti azioni degli eserciti dell'Asse. Durante l'odierna conferenza alla stampa il Presidente Roosevelt ha avuto qualche commento da fare circa lo sviluppo del lavoro e della produzione di guerra. Egli ha detto, secondo quanto dirama il servizio radio-telegrafico da Washington, che doveva confe tfre in proposito con il capo della produzione di guerra signor Nelson prima di poter fare commenti sulle notizie che alcuni stabili menti per la produzione di mate riali da guerra dovranno essere temporaneamente chiusi per man canza di materie prime. Il ministro della Marina degli Stati Uniti Knox, come risulta da notizie pervenute da Washington, ha pronunciato lo scorso lunedi in una riunione di alcune migliaia di operai addetti ai cantieri navali un discorso nettamente pessimista sulle sorti future della nazione. Benché il ministro abbia proprio inizialmente dichiarato di non voler apparire troppo pessimista, ciò non ostante ha detto esplicitamente che * giammai nella storia dell'America vi è stato un pericolo cosi grave. Grandi ostacoli ed enormi difficoltà debbono ancora essere superate dagli Stati Uniti e non è lecito che taluno possa lasciarsi cullare da illusioni. La faccenda non è liscia e i sacrifici che gli americani dovranno sopportare sono tali da superare qualsiasi altro sacrificio affrontato nel passato ». Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza AMERICA E SOVIETI Gravi timori a Washington per la solidità dell'alleanza // messaggero di Roosevelt fa sempre anticamera - Un preoccupante raffronto - Inquietudini sulla capacità produttiva americana scere che Buenos Aires, 12 agosto. Si comunica da Mosca che l'ambasciatore nordamericano presso i Sovicti, ammiraglio Stanley, ha intorniato ufficialmente Molotof che il generale Follet Bradley è latore di una lettera personale di Roosevelt per Stalin. La comunicazione si e resa necessaria perchè dopo otto giorni di permanenza nella capitale sovietica, durante i quali il messo di Roosevelt si è incontrato soltanto con funzionari secondari del regime sovietico non è riuscito a farsi annunziare a Stalin pure informando di esse re portatore di un messaggio del Presidente. La stampa nordameri cana si mostra irritata per simile trattamento giustificabile soltanto con i gravi problemi creati al regime sovietico dall'incontenibile avanzata germanica nel Caucaso Tuttavia la Washington Post raffronta l'anticamera imposta a Bradley con quella fatta tre anni or sono dalla missione franco-in glese prima dell'inizio del conflit to e si chiede allarmata: «Si sta per ripetere un nuovo capovolgimento delle relazioni angio-sovie ticlie? Sarebbe una disastrosa fine dell'alleanza più solida giammai realizzata dagli Stati Uniti: l'eventuale fine sarebbe esclusivamente imputabile alla nostra indecisa politica, incapace di mantenere gli impegni pattuiti ». L'ambasciatore Stanley, pure riconoscendo la tenacia della resistenza russa ed augurandosi che essa abbia a durare indefinitamente, ha dovuto tuttavia riconoun grave disorienta¬ mento si è abbattuto sopra il po polo russo per la mancata aper¬ tura del secondo fronte: abbatti mento minacciante di trasformarsi in un'angosciata sfiducia nella capacità degli alleati e propria di resistere alle potenti azioni degli eserciti dell'Asse. Durante l'odierna conferenza alla stampa il Presidente Roosevelt ha avuto qualche commento da fare circa lo sviluppo del lavoro e della produzione di guerra. Egli ha detto, secondo quanto dirama il servizio radio-telegrafico da Washington, che doveva confe tfre in proposito con il capo della produzione di guerra signor Nelson prima di poter fare commenti sulle notizie che alcuni stabili menti per la produzione di mate riali da guerra dovranno essere temporaneamente chiusi per man canza di materie prime. Il ministro della Marina degli Stati Uniti Knox, come risulta da notizie pervenute da Washington, ha pronunciato lo scorso lunedi in una riunione di alcune migliaia di operai addetti ai cantieri navali un discorso nettamente pessimista sulle sorti future della nazione. Benché il ministro abbia proprio inizialmente dichiarato di non voler apparire troppo pessimista, ciò non ostante ha detto esplicitamente che * giammai nella storia dell'America vi è stato un pericolo cosi grave. Grandi ostacoli ed enormi difficoltà debbono ancora essere superate dagli Stati Uniti e non è lecito che taluno possa lasciarsi cullare da illusioni. La faccenda non è liscia e i sacrifici che gli americani dovranno sopportare sono tali da superare qualsiasi altro sacrificio affrontato nel passato ».

Persone citate: Follet Bradley, Knox, Roosevelt, Stalin

Luoghi citati: America, Buenos Aires, Mosca, Stati Uniti, Washington