LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Siamo nella fase dello sfruttamento della superba, folgorante vittoria di manovra ottenuta dal Comando germanico; ma ripetiamo, la vittoria è completa ed assoluta e se per alcuni giorni ritorneranno gli stessi nomi di località ciò non deve essere interpretato come un ristagno delle operazioni, bensì come un intervallo necessario a trarre dal successo decisivo tutte le sue conseguenze. La frecciata su Voroscilovsk è stata simile alla lama che trafìgge l'avversario nel suo lato scoperto; il destino di tutto il sistema difensivo del Kuban è stato segnato, la sua resistenza si è rivelata di colpo insostenibile. Così il Kuban e stato varcato; l'importante nodo ferroviario di Kropotkin è stato conquistato; la calata delle colonne alleate da Rostov, che per qualche giorno avevano segnato il passo, si è accelerata sia verso le coste del Mar d'Azov sia verso la biforcazione di Tikoriezk. Cosa faranno le notevoli forze sovietiche accumulate nella regione ? Si ritireranno in tempo ? Oppure riceveranno l'ordine di farsi massacrare pur di guadagnare qualche giorno -nella difesa dei valichi del Caucaso? • In stretto collegamento co'Ir sii unzione di questo setto¬ re è il portentoso successo dei nostri Mas che hanno affondato un incrociatore rosso di 6500 tonn. Le residue unità sovietiche raccolte a Novorossisk debbono sentir bollire le acque sotto gli scafi; fino a quando potranno servirsi del porto sufficientemente attrezzato ? Fra qualche settimana, forse fra qualche giorno dovranno trascinarsi alla ventura da uno scalo all'altro colla certezza di una fine non lontana. E così si lanciano in imprese avventurose e assurde quale era quella di bombardare Feodosia; una nostra gloriosa squadriglia di Arditi del mare ha fatto pagar loro molto caro il tentativo: la Crimea Rossa ha preceduto le altre navi "staliniane nella sorte che le attende inesorabile, a meno che non vogliano terminar la loro carriera disarmate in un porto turco. Gli sviluppi della lotta navale nel Mar Nero avranno un'influenza che potrà anche avere un valere decisivo nella battaglia di domani per penetrare oltre la barriera montuosa del Caucaso. • Ritorniamo agli altri settori del fronte orientale. La propaganda nemica seguita a menar grande vanto della resistenza di fronte a Stalingrad : è il minimo che ci si potesse aspettare dai bolscevichi. Ma la difesa non serve molto; l'essenziale è che l'ambiziosa controffensiva si tvi. gi\ smorba. L'iniziativa è completamente nelle mani di von Bock e il Bollettino germanico ci dà apertamente notizia di una colonna corazzata che avanza fra ilJSal e il Don. Si delinea una nuova manovra a carattere risolutivo, perchè quella colonna non ha più dinanzi a sè l'ostacolo di un grande fiume per arrivare al Volga e se il re dei fiumi russi verrà raggiunto in un punto solo, l'importanza della resistenza di Stalingrad sarà svuotata in gran parte. • Lo stato maggiore sovie tico, visti vani gli attacchi a nord di Orel e contro la testa di ponte di Voronez, ha cercato un nuovo fronte di alleggerimento a Rscev. Sembra trattarsi di un'operazione di notevole ampiezza; i combattimenti sono duri, ma il diversivo fallirà co me i precedenti. • Siamo al momento più critico del problema indiano. Gli inglesi hanno gettato il guanto di sfida perquisendo la sede del Comitato del Congresso e pubblicando i progetti di risoluzio ne. Noi non vogliamo intrometterci con giudizi e con previsioni sull'atteggiamento di Gandhi e dei suoi collaboratori; le Potenze del Tripartito hanno più volte nettamente manifestato le loro intenzioni che mirano alla piena libertà e indipendenza di quel paese. a. s. LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Siamo nella fase dello sfruttamento della superba, folgorante vittoria di manovra ottenuta dal Comando germanico; ma ripetiamo, la vittoria è completa ed assoluta e se per alcuni giorni ritorneranno gli stessi nomi di località ciò non deve essere interpretato come un ristagno delle operazioni, bensì come un intervallo necessario a trarre dal successo decisivo tutte le sue conseguenze. La frecciata su Voroscilovsk è stata simile alla lama che trafìgge l'avversario nel suo lato scoperto; il destino di tutto il sistema difensivo del Kuban è stato segnato, la sua resistenza si è rivelata di colpo insostenibile. Così il Kuban e stato varcato; l'importante nodo ferroviario di Kropotkin è stato conquistato; la calata delle colonne alleate da Rostov, che per qualche giorno avevano segnato il passo, si è accelerata sia verso le coste del Mar d'Azov sia verso la biforcazione di Tikoriezk. Cosa faranno le notevoli forze sovietiche accumulate nella regione ? Si ritireranno in tempo ? Oppure riceveranno l'ordine di farsi massacrare pur di guadagnare qualche giorno -nella difesa dei valichi del Caucaso? • In stretto collegamento co'Ir sii unzione di questo setto¬ re è il portentoso successo dei nostri Mas che hanno affondato un incrociatore rosso di 6500 tonn. Le residue unità sovietiche raccolte a Novorossisk debbono sentir bollire le acque sotto gli scafi; fino a quando potranno servirsi del porto sufficientemente attrezzato ? Fra qualche settimana, forse fra qualche giorno dovranno trascinarsi alla ventura da uno scalo all'altro colla certezza di una fine non lontana. E così si lanciano in imprese avventurose e assurde quale era quella di bombardare Feodosia; una nostra gloriosa squadriglia di Arditi del mare ha fatto pagar loro molto caro il tentativo: la Crimea Rossa ha preceduto le altre navi "staliniane nella sorte che le attende inesorabile, a meno che non vogliano terminar la loro carriera disarmate in un porto turco. Gli sviluppi della lotta navale nel Mar Nero avranno un'influenza che potrà anche avere un valere decisivo nella battaglia di domani per penetrare oltre la barriera montuosa del Caucaso. • Ritorniamo agli altri settori del fronte orientale. La propaganda nemica seguita a menar grande vanto della resistenza di fronte a Stalingrad : è il minimo che ci si potesse aspettare dai bolscevichi. Ma la difesa non serve molto; l'essenziale è che l'ambiziosa controffensiva si tvi. gi\ smorba. L'iniziativa è completamente nelle mani di von Bock e il Bollettino germanico ci dà apertamente notizia di una colonna corazzata che avanza fra ilJSal e il Don. Si delinea una nuova manovra a carattere risolutivo, perchè quella colonna non ha più dinanzi a sè l'ostacolo di un grande fiume per arrivare al Volga e se il re dei fiumi russi verrà raggiunto in un punto solo, l'importanza della resistenza di Stalingrad sarà svuotata in gran parte. • Lo stato maggiore sovie tico, visti vani gli attacchi a nord di Orel e contro la testa di ponte di Voronez, ha cercato un nuovo fronte di alleggerimento a Rscev. Sembra trattarsi di un'operazione di notevole ampiezza; i combattimenti sono duri, ma il diversivo fallirà co me i precedenti. • Siamo al momento più critico del problema indiano. Gli inglesi hanno gettato il guanto di sfida perquisendo la sede del Comitato del Congresso e pubblicando i progetti di risoluzio ne. Noi non vogliamo intrometterci con giudizi e con previsioni sull'atteggiamento di Gandhi e dei suoi collaboratori; le Potenze del Tripartito hanno più volte nettamente manifestato le loro intenzioni che mirano alla piena libertà e indipendenza di quel paese. a. s. LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Siamo nella fase dello sfruttamento della superba, folgorante vittoria di manovra ottenuta dal Comando germanico; ma ripetiamo, la vittoria è completa ed assoluta e se per alcuni giorni ritorneranno gli stessi nomi di località ciò non deve essere interpretato come un ristagno delle operazioni, bensì come un intervallo necessario a trarre dal successo decisivo tutte le sue conseguenze. La frecciata su Voroscilovsk è stata simile alla lama che trafìgge l'avversario nel suo lato scoperto; il destino di tutto il sistema difensivo del Kuban è stato segnato, la sua resistenza si è rivelata di colpo insostenibile. Così il Kuban e stato varcato; l'importante nodo ferroviario di Kropotkin è stato conquistato; la calata delle colonne alleate da Rostov, che per qualche giorno avevano segnato il passo, si è accelerata sia verso le coste del Mar d'Azov sia verso la biforcazione di Tikoriezk. Cosa faranno le notevoli forze sovietiche accumulate nella regione ? Si ritireranno in tempo ? Oppure riceveranno l'ordine di farsi massacrare pur di guadagnare qualche giorno -nella difesa dei valichi del Caucaso? • In stretto collegamento co'Ir sii unzione di questo setto¬ re è il portentoso successo dei nostri Mas che hanno affondato un incrociatore rosso di 6500 tonn. Le residue unità sovietiche raccolte a Novorossisk debbono sentir bollire le acque sotto gli scafi; fino a quando potranno servirsi del porto sufficientemente attrezzato ? Fra qualche settimana, forse fra qualche giorno dovranno trascinarsi alla ventura da uno scalo all'altro colla certezza di una fine non lontana. E così si lanciano in imprese avventurose e assurde quale era quella di bombardare Feodosia; una nostra gloriosa squadriglia di Arditi del mare ha fatto pagar loro molto caro il tentativo: la Crimea Rossa ha preceduto le altre navi "staliniane nella sorte che le attende inesorabile, a meno che non vogliano terminar la loro carriera disarmate in un porto turco. Gli sviluppi della lotta navale nel Mar Nero avranno un'influenza che potrà anche avere un valere decisivo nella battaglia di domani per penetrare oltre la barriera montuosa del Caucaso. • Ritorniamo agli altri settori del fronte orientale. La propaganda nemica seguita a menar grande vanto della resistenza di fronte a Stalingrad : è il minimo che ci si potesse aspettare dai bolscevichi. Ma la difesa non serve molto; l'essenziale è che l'ambiziosa controffensiva si tvi. gi\ smorba. L'iniziativa è completamente nelle mani di von Bock e il Bollettino germanico ci dà apertamente notizia di una colonna corazzata che avanza fra ilJSal e il Don. Si delinea una nuova manovra a carattere risolutivo, perchè quella colonna non ha più dinanzi a sè l'ostacolo di un grande fiume per arrivare al Volga e se il re dei fiumi russi verrà raggiunto in un punto solo, l'importanza della resistenza di Stalingrad sarà svuotata in gran parte. • Lo stato maggiore sovie tico, visti vani gli attacchi a nord di Orel e contro la testa di ponte di Voronez, ha cercato un nuovo fronte di alleggerimento a Rscev. Sembra trattarsi di un'operazione di notevole ampiezza; i combattimenti sono duri, ma il diversivo fallirà co me i precedenti. • Siamo al momento più critico del problema indiano. Gli inglesi hanno gettato il guanto di sfida perquisendo la sede del Comitato del Congresso e pubblicando i progetti di risoluzio ne. Noi non vogliamo intrometterci con giudizi e con previsioni sull'atteggiamento di Gandhi e dei suoi collaboratori; le Potenze del Tripartito hanno più volte nettamente manifestato le loro intenzioni che mirano alla piena libertà e indipendenza di quel paese. a. s.

Persone citate: Gandhi, Orel

Luoghi citati: Novorossisk, Rostov, Voronez