Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni

Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Stalin fa lavvoce grossa con Churchill e Roosevelt - "Non possiamo attendere un minuto di più. L'aiuto deve essere dato subito prima che la catastrofe diventi irreparabile,, Stoccolma, 3 agosto. (M. V.). La lettura della stampa di Mosca conferma che la discordia ed il malumore si accentuano fra la Russia che si dissangua e i suoi alleati anglosassoni che finora non si sono mossi e non intendono affatto muoversi. 1 manifestini con scritte queste sole parole: « E il secondo fronte? » che gli aviatori tedeschi hanno lasciato cadere, a milioni di coppie fra le truppe russe in ritirata, hanno grandemente aumentato l'agitazione popolare e il malcontento e lo scoraggiamento fra i combattenti. Che l'Unione sovietica o più esattamente l'esercito russo, possa continuare a rappresentare un fattore militare modernamente organizzato, atto a mantenere la capacità di combattere e di resistere sotto la irresistibile pressione dell'avversario, appare più che dubbio. Ondata di sfiducia Come a suo tempo i francesi, i belgi, gli olandesi, jugoslavi, greci e tanti altri popoli, ebbero l'ingenuità di credere nelle promesse della Gran Bretagna, anche i russi si sentono ingannati e traditi. Questo popolo incomincia ora a comprendere che esso non combatte per il suo Paese ma per l'alta finanza giudeo-democratica inglese, vera banda di pirati come la chiamò Lenin. « L'umore a Mosca — scrive il Times — è assai nero. Tutti giornali moscoviti, nelle loro corrispondenze da Londra e da Washington segnalano la crescente amarezza e la sfiducia dei Sovieti nei confronti degli alleati ». L'inviato speciale del Times così descrive il clima in Russia in questo momento : « Non vi è dubbio che i nostri alleati vadano perdendo ogni fiducia in un aiuto delle potenze anglosassoni. Finora la delusione era stata contenuta in un frasario convenzionale e diplo matico, ma è venuto il momento per la stampa sovietica di esprimere un malcontento che va facenr!o~i strada soprattutto tra le file delle ermatc rosse. Si dichiara apertamente che la Russia combatte da 14 mesi completamente sola e che da parte alleata vi sono state delle promesse ma non aiuti concreti. Nei circoli sovietici si insiste soprattutto nell'affermare che il comando germanico ha potuto in piena tranquillità procedere a spostamenti di divisioni in Francia e in Olanda e si rileva che ciò non sarebbe accaduto se Inghilterra e America avessero adempiuto alle promesse fatte a Molotof ». Un fenomeno che perciò preoc- ',11 IV I1UÌ111.1IU L IH | 1 v_ 1 U1U avi tVIL cupa molto i dirigenti anglosas-soni, è quello dello stato moraledelle truppe russe. La massa rus sa è più di ogni altra sensibile ad una impressione semplice e collettiva. Nel 1917 i soldati dello Zar erano stanchi della guerra e questa loro stanchezza fu più potente di tutti gli sforzi del governo provvisorio che si era formato al crollo dello zarismo. L'armata sovietica di oggd è senza dubbio più solida di quella del '17; il rifornimento del paese è molto meglio organizzato, ma l'esercito è rimasto un'armata russa, vale a dire una folla più che una riunione di individui selezionati. Un discorso di Lady Astor D'altro canto non può non pesare sullo stato d'animo che s'èvenuto creando ira russi ed an glosussoni qualche episodio come il discorso che Lady Astor ha pronunciato a Oldham provocando una tempesta d'indignazione nella stessa stampa britannica. L'Astor nel suo discorso ha affermato che il popolo sovietico non è libero come quello britannico ed ha aggiunto che l'esercito russo non combatte per la causa britannica, ma per difendere la pelle dei russi. Infine ella ha detto che non è stata l'Unione sovietica ma l'America a venire in aluto della Gran Bretagna. H D>iily Herald, il Dai ly Mirror e il News Chronìcle, fra gli altri, insorgono energicamente contro le affermazioni dell'Astor. sottolineando come esse siano del tutto inopportune, particolarmente in questo momento, tanto da intralciare seriamente il normale svolgimento dei rapporti fra l'Inghilterra e la Russia. La stampa di Mosca, infatti, co me obbedendo ad una parola d'ordine, ha iniziato un'aperta e violenta campagna perchè gli aiuti promessi non vengano più procrastinati. Nei giornali russi si leg gono così oggi brani di articoli ap parsi nei quotidiani di Londra e di Washington, i quali provano che il problema del secondo frónte è divenuto un argomento di dissidio politico fra l'Inghilterra e gli Sta »■ . i A*. . » . — " Uniti; ma il fatto più importan Ue di tutti è che lo stesso governo russo, valendosi di un discorso pronunciato oggi a Mosca in occasione di una grande riunione sportiva, si è rivolto direttamente al popolo inglese e a quello americano. I richiami di Stalin Stalin si è evidentemente stan cato di fare anticamera al di fuori dei gabinetti di Churchill e di Roosevelt: « La situazione è tale che non possiamo attendere un minu to di più — è stato detto nel cita to discorso. — Voi avete il do vere di aiutarci attaccando la Germania non solamente con l'aviazione come fate attualmente, ma anche per mezzo dei vostri carri armati, dei vostri cannoni e dei vostri s'oldati. Questo aiuto deve però essere dato subito se non si vuole che la catastrofe intervenga improvvisa e irrepara bile ». Stalin ha cosi fatto chiaramente intendere a Churchill e a Roosevelt che egli non intende essere turlupinato più a lungo. Inoltre, parlando direttamente ai popoli inglese e americano, egli ha complicato la situazione interna di quei due paesi già così dìvisi e turbati dal fatto che, men tre fino all'anno scorso, vi sì considerava il bolscevismo come fat tore decisivo di vittoria per l'In ghilterra e per l'America.'oggi in-vece l'opinione pubblica si doman-da se esso sarà capace di sfuggirealla catastrofe anche con i soccor- ìi anglosassoni. Mario Vanni Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Stalin fa lavvoce grossa con Churchill e Roosevelt - "Non possiamo attendere un minuto di più. L'aiuto deve essere dato subito prima che la catastrofe diventi irreparabile,, Stoccolma, 3 agosto. (M. V.). La lettura della stampa di Mosca conferma che la discordia ed il malumore si accentuano fra la Russia che si dissangua e i suoi alleati anglosassoni che finora non si sono mossi e non intendono affatto muoversi. 1 manifestini con scritte queste sole parole: « E il secondo fronte? » che gli aviatori tedeschi hanno lasciato cadere, a milioni di coppie fra le truppe russe in ritirata, hanno grandemente aumentato l'agitazione popolare e il malcontento e lo scoraggiamento fra i combattenti. Che l'Unione sovietica o più esattamente l'esercito russo, possa continuare a rappresentare un fattore militare modernamente organizzato, atto a mantenere la capacità di combattere e di resistere sotto la irresistibile pressione dell'avversario, appare più che dubbio. Ondata di sfiducia Come a suo tempo i francesi, i belgi, gli olandesi, jugoslavi, greci e tanti altri popoli, ebbero l'ingenuità di credere nelle promesse della Gran Bretagna, anche i russi si sentono ingannati e traditi. Questo popolo incomincia ora a comprendere che esso non combatte per il suo Paese ma per l'alta finanza giudeo-democratica inglese, vera banda di pirati come la chiamò Lenin. « L'umore a Mosca — scrive il Times — è assai nero. Tutti giornali moscoviti, nelle loro corrispondenze da Londra e da Washington segnalano la crescente amarezza e la sfiducia dei Sovieti nei confronti degli alleati ». L'inviato speciale del Times così descrive il clima in Russia in questo momento : « Non vi è dubbio che i nostri alleati vadano perdendo ogni fiducia in un aiuto delle potenze anglosassoni. Finora la delusione era stata contenuta in un frasario convenzionale e diplo matico, ma è venuto il momento per la stampa sovietica di esprimere un malcontento che va facenr!o~i strada soprattutto tra le file delle ermatc rosse. Si dichiara apertamente che la Russia combatte da 14 mesi completamente sola e che da parte alleata vi sono state delle promesse ma non aiuti concreti. Nei circoli sovietici si insiste soprattutto nell'affermare che il comando germanico ha potuto in piena tranquillità procedere a spostamenti di divisioni in Francia e in Olanda e si rileva che ciò non sarebbe accaduto se Inghilterra e America avessero adempiuto alle promesse fatte a Molotof ». Un fenomeno che perciò preoc- ',11 IV I1UÌ111.1IU L IH | 1 v_ 1 U1U avi tVIL cupa molto i dirigenti anglosas-soni, è quello dello stato moraledelle truppe russe. La massa rus sa è più di ogni altra sensibile ad una impressione semplice e collettiva. Nel 1917 i soldati dello Zar erano stanchi della guerra e questa loro stanchezza fu più potente di tutti gli sforzi del governo provvisorio che si era formato al crollo dello zarismo. L'armata sovietica di oggd è senza dubbio più solida di quella del '17; il rifornimento del paese è molto meglio organizzato, ma l'esercito è rimasto un'armata russa, vale a dire una folla più che una riunione di individui selezionati. Un discorso di Lady Astor D'altro canto non può non pesare sullo stato d'animo che s'èvenuto creando ira russi ed an glosussoni qualche episodio come il discorso che Lady Astor ha pronunciato a Oldham provocando una tempesta d'indignazione nella stessa stampa britannica. L'Astor nel suo discorso ha affermato che il popolo sovietico non è libero come quello britannico ed ha aggiunto che l'esercito russo non combatte per la causa britannica, ma per difendere la pelle dei russi. Infine ella ha detto che non è stata l'Unione sovietica ma l'America a venire in aluto della Gran Bretagna. H D>iily Herald, il Dai ly Mirror e il News Chronìcle, fra gli altri, insorgono energicamente contro le affermazioni dell'Astor. sottolineando come esse siano del tutto inopportune, particolarmente in questo momento, tanto da intralciare seriamente il normale svolgimento dei rapporti fra l'Inghilterra e la Russia. La stampa di Mosca, infatti, co me obbedendo ad una parola d'ordine, ha iniziato un'aperta e violenta campagna perchè gli aiuti promessi non vengano più procrastinati. Nei giornali russi si leg gono così oggi brani di articoli ap parsi nei quotidiani di Londra e di Washington, i quali provano che il problema del secondo frónte è divenuto un argomento di dissidio politico fra l'Inghilterra e gli Sta »■ . i A*. . » . — " Uniti; ma il fatto più importan Ue di tutti è che lo stesso governo russo, valendosi di un discorso pronunciato oggi a Mosca in occasione di una grande riunione sportiva, si è rivolto direttamente al popolo inglese e a quello americano. I richiami di Stalin Stalin si è evidentemente stan cato di fare anticamera al di fuori dei gabinetti di Churchill e di Roosevelt: « La situazione è tale che non possiamo attendere un minu to di più — è stato detto nel cita to discorso. — Voi avete il do vere di aiutarci attaccando la Germania non solamente con l'aviazione come fate attualmente, ma anche per mezzo dei vostri carri armati, dei vostri cannoni e dei vostri s'oldati. Questo aiuto deve però essere dato subito se non si vuole che la catastrofe intervenga improvvisa e irrepara bile ». Stalin ha cosi fatto chiaramente intendere a Churchill e a Roosevelt che egli non intende essere turlupinato più a lungo. Inoltre, parlando direttamente ai popoli inglese e americano, egli ha complicato la situazione interna di quei due paesi già così dìvisi e turbati dal fatto che, men tre fino all'anno scorso, vi sì considerava il bolscevismo come fat tore decisivo di vittoria per l'In ghilterra e per l'America.'oggi in-vece l'opinione pubblica si doman-da se esso sarà capace di sfuggirealla catastrofe anche con i soccor- ìi anglosassoni. Mario Vanni Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Si accentua il malumore sovietico contro gli alleati anglosassoni Stalin fa lavvoce grossa con Churchill e Roosevelt - "Non possiamo attendere un minuto di più. L'aiuto deve essere dato subito prima che la catastrofe diventi irreparabile,, Stoccolma, 3 agosto. (M. V.). La lettura della stampa di Mosca conferma che la discordia ed il malumore si accentuano fra la Russia che si dissangua e i suoi alleati anglosassoni che finora non si sono mossi e non intendono affatto muoversi. 1 manifestini con scritte queste sole parole: « E il secondo fronte? » che gli aviatori tedeschi hanno lasciato cadere, a milioni di coppie fra le truppe russe in ritirata, hanno grandemente aumentato l'agitazione popolare e il malcontento e lo scoraggiamento fra i combattenti. Che l'Unione sovietica o più esattamente l'esercito russo, possa continuare a rappresentare un fattore militare modernamente organizzato, atto a mantenere la capacità di combattere e di resistere sotto la irresistibile pressione dell'avversario, appare più che dubbio. Ondata di sfiducia Come a suo tempo i francesi, i belgi, gli olandesi, jugoslavi, greci e tanti altri popoli, ebbero l'ingenuità di credere nelle promesse della Gran Bretagna, anche i russi si sentono ingannati e traditi. Questo popolo incomincia ora a comprendere che esso non combatte per il suo Paese ma per l'alta finanza giudeo-democratica inglese, vera banda di pirati come la chiamò Lenin. « L'umore a Mosca — scrive il Times — è assai nero. Tutti giornali moscoviti, nelle loro corrispondenze da Londra e da Washington segnalano la crescente amarezza e la sfiducia dei Sovieti nei confronti degli alleati ». L'inviato speciale del Times così descrive il clima in Russia in questo momento : « Non vi è dubbio che i nostri alleati vadano perdendo ogni fiducia in un aiuto delle potenze anglosassoni. Finora la delusione era stata contenuta in un frasario convenzionale e diplo matico, ma è venuto il momento per la stampa sovietica di esprimere un malcontento che va facenr!o~i strada soprattutto tra le file delle ermatc rosse. Si dichiara apertamente che la Russia combatte da 14 mesi completamente sola e che da parte alleata vi sono state delle promesse ma non aiuti concreti. Nei circoli sovietici si insiste soprattutto nell'affermare che il comando germanico ha potuto in piena tranquillità procedere a spostamenti di divisioni in Francia e in Olanda e si rileva che ciò non sarebbe accaduto se Inghilterra e America avessero adempiuto alle promesse fatte a Molotof ». Un fenomeno che perciò preoc- ',11 IV I1UÌ111.1IU L IH | 1 v_ 1 U1U avi tVIL cupa molto i dirigenti anglosas-soni, è quello dello stato moraledelle truppe russe. La massa rus sa è più di ogni altra sensibile ad una impressione semplice e collettiva. Nel 1917 i soldati dello Zar erano stanchi della guerra e questa loro stanchezza fu più potente di tutti gli sforzi del governo provvisorio che si era formato al crollo dello zarismo. L'armata sovietica di oggd è senza dubbio più solida di quella del '17; il rifornimento del paese è molto meglio organizzato, ma l'esercito è rimasto un'armata russa, vale a dire una folla più che una riunione di individui selezionati. Un discorso di Lady Astor D'altro canto non può non pesare sullo stato d'animo che s'èvenuto creando ira russi ed an glosussoni qualche episodio come il discorso che Lady Astor ha pronunciato a Oldham provocando una tempesta d'indignazione nella stessa stampa britannica. L'Astor nel suo discorso ha affermato che il popolo sovietico non è libero come quello britannico ed ha aggiunto che l'esercito russo non combatte per la causa britannica, ma per difendere la pelle dei russi. Infine ella ha detto che non è stata l'Unione sovietica ma l'America a venire in aluto della Gran Bretagna. H D>iily Herald, il Dai ly Mirror e il News Chronìcle, fra gli altri, insorgono energicamente contro le affermazioni dell'Astor. sottolineando come esse siano del tutto inopportune, particolarmente in questo momento, tanto da intralciare seriamente il normale svolgimento dei rapporti fra l'Inghilterra e la Russia. La stampa di Mosca, infatti, co me obbedendo ad una parola d'ordine, ha iniziato un'aperta e violenta campagna perchè gli aiuti promessi non vengano più procrastinati. Nei giornali russi si leg gono così oggi brani di articoli ap parsi nei quotidiani di Londra e di Washington, i quali provano che il problema del secondo frónte è divenuto un argomento di dissidio politico fra l'Inghilterra e gli Sta »■ . i A*. . » . — " Uniti; ma il fatto più importan Ue di tutti è che lo stesso governo russo, valendosi di un discorso pronunciato oggi a Mosca in occasione di una grande riunione sportiva, si è rivolto direttamente al popolo inglese e a quello americano. I richiami di Stalin Stalin si è evidentemente stan cato di fare anticamera al di fuori dei gabinetti di Churchill e di Roosevelt: « La situazione è tale che non possiamo attendere un minu to di più — è stato detto nel cita to discorso. — Voi avete il do vere di aiutarci attaccando la Germania non solamente con l'aviazione come fate attualmente, ma anche per mezzo dei vostri carri armati, dei vostri cannoni e dei vostri s'oldati. Questo aiuto deve però essere dato subito se non si vuole che la catastrofe intervenga improvvisa e irrepara bile ». Stalin ha cosi fatto chiaramente intendere a Churchill e a Roosevelt che egli non intende essere turlupinato più a lungo. Inoltre, parlando direttamente ai popoli inglese e americano, egli ha complicato la situazione interna di quei due paesi già così dìvisi e turbati dal fatto che, men tre fino all'anno scorso, vi sì considerava il bolscevismo come fat tore decisivo di vittoria per l'In ghilterra e per l'America.'oggi in-vece l'opinione pubblica si doman-da se esso sarà capace di sfuggirealla catastrofe anche con i soccor- ìi anglosassoni. Mario Vanni