La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi

La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi "Im'A.bìol agli asiatici,, La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi Malinconiche constatazioni d'un giornalista americano reduce dalie regioni dell'Asia orientale Buenos Aires, 28 luglio. Il noto giornalista americano Raimond Clapper si lascia andare a significative confessioni nel settimanale statunitense Lìok a proposito delle conquiste nipponiche in Asia Orientale. Il Clapper, che ha fatto ritorno recentemente dall'Asia Orientale, dichiara che i giapponesi nel paesi occupati o non, trovano dappertutto aiuto passivo o attivo tra le popolazioni indigene, ed aggiunge di essere rimasto profondamente impressionato del fatto, tanto più che ufficiali inglesi gli hanno riferito che la stessa cosa si verifica per quello che concerne l'India. Lo stesso giornalista rileva poi che l'astio dei popoli asiatici è diretto non soltanto contro gli inglesi e gli olandesi come si vuol credere negli Stati Uniti, ma purtroppo anche contro gli americani. Il Clapper vede la ragione di tale atteggiamento nel fatto che gli alleati non promisero mai senza riserve l'indipendenza politica e la libertà di quei popoli. Per contro la parola d'ordine dei giapponesi « 1 Asia agli asiatici » non aveva mancato di suscitare profonda impressione a suo tempo e di portare oggi alle note conseguenze. Nella stessa Cina di Ciang Rai Scek vi è una forte corrente contraria al ripristino degli antichi privilegi inglesi ed americani. Gli anglo-americani non dovrebbero quindi farsi illusioni sulla rinascila dei loro imperi coloniali poiché la cosa è ormai impossibile: lo status quo ante rimarrà come un sogno. Le malinconiche constatazioni del giornalista americano trovano il loro suffragio nelle notizie che vengono segnalate dall'Asia Orientale via Bangkok, c L'Europa ed il mondo intero reclamano un ordine nuovo — ha dichiarato il portavoce della Lega per l'indipendenza indiana parlando alla radio di Bangkok — e soltanto l'Inghilterra si ostina a parlare di un equilibrio europeo non volendo riconoscere che tutte le teorie di un tempo sono ormai superate. Essa ha fondato il suo impero sulla sventura e la miseria di milioni di uomini ed ha profittato dello sfruttamento brutale di altre nazioni più deboli. L'Inghilterra si sforza sempre di perpetuare tale stato di cose e di abbattere ogni popolo in via di progresso. Come può pretendere l'Inghilterra — ha detto l'oratore di radio Bangkok — di combattere per l'equità e la libertà quando ha essa stessa rifiutato tali benefici a mszza uma¬ nità? Gli inglesi non intendono la voce della ragione nel momento del maggiore pericolo. E' cosi che essi rifiutano a 400 milioni di uomini di realizzare le loro rivendicazioni più naturali e più fiustificate. Gli inglesi si servono ell'India anche come uno strumento di propaganda per tradire il Congresso indiano. Ma la nazione indiana è risoluta a marciare dietro i suoi capi. Il vessillo della libertà sventolerà su tutta l'Asia Orientale dove vi siano indiani poiché il movimento liberatore indiano gode la simpatia di tutti i popoli che amano la giustizia >. Notizie analoghe si hanno nei riguardi della Tailandia. Prima di rientrare in volo a Tokio il capo della delegazione nipponica in Tailandia Hirota ha esaltato in un discorso la chiaroveggenza del Capo del Governo tailandese che ha saputo superare una gravissima crisi nazionale decidendo tem- gestivamente di collaborare col iappone nonostante pressioni esercitate sul paese dagli anglosassoni. Tale collaborazione ha portato la Tailandia sul piano della comune prosperità asiatica insieme al Giappone, la Cina nazionale ed il Manciukuò. La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi "Im'A.bìol agli asiatici,, La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi Malinconiche constatazioni d'un giornalista americano reduce dalie regioni dell'Asia orientale Buenos Aires, 28 luglio. Il noto giornalista americano Raimond Clapper si lascia andare a significative confessioni nel settimanale statunitense Lìok a proposito delle conquiste nipponiche in Asia Orientale. Il Clapper, che ha fatto ritorno recentemente dall'Asia Orientale, dichiara che i giapponesi nel paesi occupati o non, trovano dappertutto aiuto passivo o attivo tra le popolazioni indigene, ed aggiunge di essere rimasto profondamente impressionato del fatto, tanto più che ufficiali inglesi gli hanno riferito che la stessa cosa si verifica per quello che concerne l'India. Lo stesso giornalista rileva poi che l'astio dei popoli asiatici è diretto non soltanto contro gli inglesi e gli olandesi come si vuol credere negli Stati Uniti, ma purtroppo anche contro gli americani. Il Clapper vede la ragione di tale atteggiamento nel fatto che gli alleati non promisero mai senza riserve l'indipendenza politica e la libertà di quei popoli. Per contro la parola d'ordine dei giapponesi « 1 Asia agli asiatici » non aveva mancato di suscitare profonda impressione a suo tempo e di portare oggi alle note conseguenze. Nella stessa Cina di Ciang Rai Scek vi è una forte corrente contraria al ripristino degli antichi privilegi inglesi ed americani. Gli anglo-americani non dovrebbero quindi farsi illusioni sulla rinascila dei loro imperi coloniali poiché la cosa è ormai impossibile: lo status quo ante rimarrà come un sogno. Le malinconiche constatazioni del giornalista americano trovano il loro suffragio nelle notizie che vengono segnalate dall'Asia Orientale via Bangkok, c L'Europa ed il mondo intero reclamano un ordine nuovo — ha dichiarato il portavoce della Lega per l'indipendenza indiana parlando alla radio di Bangkok — e soltanto l'Inghilterra si ostina a parlare di un equilibrio europeo non volendo riconoscere che tutte le teorie di un tempo sono ormai superate. Essa ha fondato il suo impero sulla sventura e la miseria di milioni di uomini ed ha profittato dello sfruttamento brutale di altre nazioni più deboli. L'Inghilterra si sforza sempre di perpetuare tale stato di cose e di abbattere ogni popolo in via di progresso. Come può pretendere l'Inghilterra — ha detto l'oratore di radio Bangkok — di combattere per l'equità e la libertà quando ha essa stessa rifiutato tali benefici a mszza uma¬ nità? Gli inglesi non intendono la voce della ragione nel momento del maggiore pericolo. E' cosi che essi rifiutano a 400 milioni di uomini di realizzare le loro rivendicazioni più naturali e più fiustificate. Gli inglesi si servono ell'India anche come uno strumento di propaganda per tradire il Congresso indiano. Ma la nazione indiana è risoluta a marciare dietro i suoi capi. Il vessillo della libertà sventolerà su tutta l'Asia Orientale dove vi siano indiani poiché il movimento liberatore indiano gode la simpatia di tutti i popoli che amano la giustizia >. Notizie analoghe si hanno nei riguardi della Tailandia. Prima di rientrare in volo a Tokio il capo della delegazione nipponica in Tailandia Hirota ha esaltato in un discorso la chiaroveggenza del Capo del Governo tailandese che ha saputo superare una gravissima crisi nazionale decidendo tem- gestivamente di collaborare col iappone nonostante pressioni esercitate sul paese dagli anglosassoni. Tale collaborazione ha portato la Tailandia sul piano della comune prosperità asiatica insieme al Giappone, la Cina nazionale ed il Manciukuò. La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi "Im'A.bìol agli asiatici,, La rivolta contro gli anglo-sassoni serpeggia da Sciangai a Nuova Delhi Malinconiche constatazioni d'un giornalista americano reduce dalie regioni dell'Asia orientale Buenos Aires, 28 luglio. Il noto giornalista americano Raimond Clapper si lascia andare a significative confessioni nel settimanale statunitense Lìok a proposito delle conquiste nipponiche in Asia Orientale. Il Clapper, che ha fatto ritorno recentemente dall'Asia Orientale, dichiara che i giapponesi nel paesi occupati o non, trovano dappertutto aiuto passivo o attivo tra le popolazioni indigene, ed aggiunge di essere rimasto profondamente impressionato del fatto, tanto più che ufficiali inglesi gli hanno riferito che la stessa cosa si verifica per quello che concerne l'India. Lo stesso giornalista rileva poi che l'astio dei popoli asiatici è diretto non soltanto contro gli inglesi e gli olandesi come si vuol credere negli Stati Uniti, ma purtroppo anche contro gli americani. Il Clapper vede la ragione di tale atteggiamento nel fatto che gli alleati non promisero mai senza riserve l'indipendenza politica e la libertà di quei popoli. Per contro la parola d'ordine dei giapponesi « 1 Asia agli asiatici » non aveva mancato di suscitare profonda impressione a suo tempo e di portare oggi alle note conseguenze. Nella stessa Cina di Ciang Rai Scek vi è una forte corrente contraria al ripristino degli antichi privilegi inglesi ed americani. Gli anglo-americani non dovrebbero quindi farsi illusioni sulla rinascila dei loro imperi coloniali poiché la cosa è ormai impossibile: lo status quo ante rimarrà come un sogno. Le malinconiche constatazioni del giornalista americano trovano il loro suffragio nelle notizie che vengono segnalate dall'Asia Orientale via Bangkok, c L'Europa ed il mondo intero reclamano un ordine nuovo — ha dichiarato il portavoce della Lega per l'indipendenza indiana parlando alla radio di Bangkok — e soltanto l'Inghilterra si ostina a parlare di un equilibrio europeo non volendo riconoscere che tutte le teorie di un tempo sono ormai superate. Essa ha fondato il suo impero sulla sventura e la miseria di milioni di uomini ed ha profittato dello sfruttamento brutale di altre nazioni più deboli. L'Inghilterra si sforza sempre di perpetuare tale stato di cose e di abbattere ogni popolo in via di progresso. Come può pretendere l'Inghilterra — ha detto l'oratore di radio Bangkok — di combattere per l'equità e la libertà quando ha essa stessa rifiutato tali benefici a mszza uma¬ nità? Gli inglesi non intendono la voce della ragione nel momento del maggiore pericolo. E' cosi che essi rifiutano a 400 milioni di uomini di realizzare le loro rivendicazioni più naturali e più fiustificate. Gli inglesi si servono ell'India anche come uno strumento di propaganda per tradire il Congresso indiano. Ma la nazione indiana è risoluta a marciare dietro i suoi capi. Il vessillo della libertà sventolerà su tutta l'Asia Orientale dove vi siano indiani poiché il movimento liberatore indiano gode la simpatia di tutti i popoli che amano la giustizia >. Notizie analoghe si hanno nei riguardi della Tailandia. Prima di rientrare in volo a Tokio il capo della delegazione nipponica in Tailandia Hirota ha esaltato in un discorso la chiaroveggenza del Capo del Governo tailandese che ha saputo superare una gravissima crisi nazionale decidendo tem- gestivamente di collaborare col iappone nonostante pressioni esercitate sul paese dagli anglosassoni. Tale collaborazione ha portato la Tailandia sul piano della comune prosperità asiatica insieme al Giappone, la Cina nazionale ed il Manciukuò.

Persone citate: Ciang, Clapper, Hirota, Raimond Clapper