Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America

Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Lo sbarco a Goteborg - Le angherie subite dalle autorità nordamericane Stoccolma, 28 luglio. La nave svedese Brottningholm ha attraccato nel porto di Goteborg dopo 12 giorni di regolare navigazione atlantica. A bordo erano oltre all'equipaggio svedese un gran numero di passeggeri provenienti dagli Stati Uniti tra cui 124 italiani, 646 tedeschi, 43 svedesi, 2 ungheresi, per lo più impiegati e lavoratori che rimpatriavano volontariamente. Per ricevere i nostri connazionali reduci dell'America il Regio Ministro d'Italia a Stoccolma si era recato appositamente a Goteborg con un certo numero di funzionari della Legazione onde portare ad essi al primo ingresso in Europa il saluto della Patria. Il Ministro Renzetti è salito a bordo e la sua apparizione tra i centoventiquattro italiani ha dato luogo a scene di indescrivibile entusiasmo. I compatrioti sono uomini, donne e bambini di tutte le età che hanno sofferto negli ultimi tempi ogni sorta di soprusi da parte delle autorità americane. Alcuni di essi vengono dai campi di concentramento, altri dalle prigioni vere e proprie. Gli altri, i tedeschi e gli ungheresi hanno passato anche essi il loro periodo di guai e di disavventure. Si sono viste delle donne ringraziare Iddio in ginocchio per essere scampate al peggio. Tutti gli italiani reduci hanno voluto baciare la bandiera tricolore che è stata Issata su uno dei ponti della nave. I connazionali hanno raccontato che negli Stati Uniti vi sono ancora molti italiani che vivono nella speranza di potere rivedere presto la Patria. Il loro destino è oggi quello di una vasta collettività perseguitata pur avendo essa dato il più largo contributo alla civiltà ed alla prosperità americana. Posti sotto la più severa sorveglianza, gli italiani rimpatriati sono stati spogliati di tutti i loro averi. Le autorità americane hanno strappato loro persino le fotografie dei famigliari. Alla partenza da Nuova York, la polizia federale degli Stati Uniti ha voluto perquisire ogni valigia ed ha sottoposto ciascun partente alle più rigorose visite. Fino al momento di salire a bordo si è cercato con ogni sorta di misure e di difficoltà di impedire il libero ritorno di questi stranieri ai loro paesi. Lungo tempo i nostri connazionali si sono intrattenuti con il Ministro ansiosi di apprendere le notizie della Patria. Oggi, a cura della Legazione d'Italia, avrà luogo a bordo una rappressntazione cinematografica con proiezioni di documentari. Con la stessa nave ha fatto ritorno in Europa anche un diplo¬ matico già Ministro di Svezia nel Cile, il quale ha potuto raggiungere Nuova York dopo un lungo viaggio e cosi imbarcarsi. La nave porta a destinazione della Svezia un carico di merci tra cui cotone e tabacco. I reduci italiani proseguiranno con treno speciale per l'Italia, via Danimarca e Germania. Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Lo sbarco a Goteborg - Le angherie subite dalle autorità nordamericane Stoccolma, 28 luglio. La nave svedese Brottningholm ha attraccato nel porto di Goteborg dopo 12 giorni di regolare navigazione atlantica. A bordo erano oltre all'equipaggio svedese un gran numero di passeggeri provenienti dagli Stati Uniti tra cui 124 italiani, 646 tedeschi, 43 svedesi, 2 ungheresi, per lo più impiegati e lavoratori che rimpatriavano volontariamente. Per ricevere i nostri connazionali reduci dell'America il Regio Ministro d'Italia a Stoccolma si era recato appositamente a Goteborg con un certo numero di funzionari della Legazione onde portare ad essi al primo ingresso in Europa il saluto della Patria. Il Ministro Renzetti è salito a bordo e la sua apparizione tra i centoventiquattro italiani ha dato luogo a scene di indescrivibile entusiasmo. I compatrioti sono uomini, donne e bambini di tutte le età che hanno sofferto negli ultimi tempi ogni sorta di soprusi da parte delle autorità americane. Alcuni di essi vengono dai campi di concentramento, altri dalle prigioni vere e proprie. Gli altri, i tedeschi e gli ungheresi hanno passato anche essi il loro periodo di guai e di disavventure. Si sono viste delle donne ringraziare Iddio in ginocchio per essere scampate al peggio. Tutti gli italiani reduci hanno voluto baciare la bandiera tricolore che è stata Issata su uno dei ponti della nave. I connazionali hanno raccontato che negli Stati Uniti vi sono ancora molti italiani che vivono nella speranza di potere rivedere presto la Patria. Il loro destino è oggi quello di una vasta collettività perseguitata pur avendo essa dato il più largo contributo alla civiltà ed alla prosperità americana. Posti sotto la più severa sorveglianza, gli italiani rimpatriati sono stati spogliati di tutti i loro averi. Le autorità americane hanno strappato loro persino le fotografie dei famigliari. Alla partenza da Nuova York, la polizia federale degli Stati Uniti ha voluto perquisire ogni valigia ed ha sottoposto ciascun partente alle più rigorose visite. Fino al momento di salire a bordo si è cercato con ogni sorta di misure e di difficoltà di impedire il libero ritorno di questi stranieri ai loro paesi. Lungo tempo i nostri connazionali si sono intrattenuti con il Ministro ansiosi di apprendere le notizie della Patria. Oggi, a cura della Legazione d'Italia, avrà luogo a bordo una rappressntazione cinematografica con proiezioni di documentari. Con la stessa nave ha fatto ritorno in Europa anche un diplo¬ matico già Ministro di Svezia nel Cile, il quale ha potuto raggiungere Nuova York dopo un lungo viaggio e cosi imbarcarsi. La nave porta a destinazione della Svezia un carico di merci tra cui cotone e tabacco. I reduci italiani proseguiranno con treno speciale per l'Italia, via Danimarca e Germania. Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Un nuovo gruppo di italiani reduci dall'America Lo sbarco a Goteborg - Le angherie subite dalle autorità nordamericane Stoccolma, 28 luglio. La nave svedese Brottningholm ha attraccato nel porto di Goteborg dopo 12 giorni di regolare navigazione atlantica. A bordo erano oltre all'equipaggio svedese un gran numero di passeggeri provenienti dagli Stati Uniti tra cui 124 italiani, 646 tedeschi, 43 svedesi, 2 ungheresi, per lo più impiegati e lavoratori che rimpatriavano volontariamente. Per ricevere i nostri connazionali reduci dell'America il Regio Ministro d'Italia a Stoccolma si era recato appositamente a Goteborg con un certo numero di funzionari della Legazione onde portare ad essi al primo ingresso in Europa il saluto della Patria. Il Ministro Renzetti è salito a bordo e la sua apparizione tra i centoventiquattro italiani ha dato luogo a scene di indescrivibile entusiasmo. I compatrioti sono uomini, donne e bambini di tutte le età che hanno sofferto negli ultimi tempi ogni sorta di soprusi da parte delle autorità americane. Alcuni di essi vengono dai campi di concentramento, altri dalle prigioni vere e proprie. Gli altri, i tedeschi e gli ungheresi hanno passato anche essi il loro periodo di guai e di disavventure. Si sono viste delle donne ringraziare Iddio in ginocchio per essere scampate al peggio. Tutti gli italiani reduci hanno voluto baciare la bandiera tricolore che è stata Issata su uno dei ponti della nave. I connazionali hanno raccontato che negli Stati Uniti vi sono ancora molti italiani che vivono nella speranza di potere rivedere presto la Patria. Il loro destino è oggi quello di una vasta collettività perseguitata pur avendo essa dato il più largo contributo alla civiltà ed alla prosperità americana. Posti sotto la più severa sorveglianza, gli italiani rimpatriati sono stati spogliati di tutti i loro averi. Le autorità americane hanno strappato loro persino le fotografie dei famigliari. Alla partenza da Nuova York, la polizia federale degli Stati Uniti ha voluto perquisire ogni valigia ed ha sottoposto ciascun partente alle più rigorose visite. Fino al momento di salire a bordo si è cercato con ogni sorta di misure e di difficoltà di impedire il libero ritorno di questi stranieri ai loro paesi. Lungo tempo i nostri connazionali si sono intrattenuti con il Ministro ansiosi di apprendere le notizie della Patria. Oggi, a cura della Legazione d'Italia, avrà luogo a bordo una rappressntazione cinematografica con proiezioni di documentari. Con la stessa nave ha fatto ritorno in Europa anche un diplo¬ matico già Ministro di Svezia nel Cile, il quale ha potuto raggiungere Nuova York dopo un lungo viaggio e cosi imbarcarsi. La nave porta a destinazione della Svezia un carico di merci tra cui cotone e tabacco. I reduci italiani proseguiranno con treno speciale per l'Italia, via Danimarca e Germania.

Persone citate: Renzetti