Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche di Guido Tonella

Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche AI CONFINI MERIDIONALI DELL'EUROPA CON L'ASIA Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche Berlino, 28 luglio. Fra le indicazioni topografiche che con eccezionale larghezza ci va fornendo da qualche giorno l'alto Comando tedesco, a proposito delle vittoriose operazioni in corso nel settore dell'estremo sud, ve n'è oggi una che merita particolare rilievo, quella riguardante ti raggiungimento del fiume Manie a sud-est di Rostov. Sotto questo nome, s'intende non soltanto il corso d'acqua che confluisce nel Don, una quarantina di chilometri a -monte di Rostov, ma altresì il suo gemello orientale che corre in direzione del Mar Caspio. I due fiumi, il JSanic Occidentale e il Manie Orientale, sono fra loro uniti dn una serie di laghi che formano il così detto grande liman deZ Afonie. L'atraitamento entro il quale si stende questo complesso idrico misura circa 600 chilometri — a un dipresso la larghezza del grande istmo della Ciscaucasia, tra il Mare d'Azof e il Mar Caspio — e costituisce, secondo l'opinione dei geografi più accreditati (i quali considerano il massiccio del Caucaso come un tutto unico) il confine naturale tra l'Europa e l'Asia. Il fatto che le forze antibolsceviche, a trenta giorni appena dalla loro ripresa offensiva, già stiano sviluppando il loro travolgente inseguimento fino oltre i limiti dell'Europa, non potrebbe essere più significativo. Col Manie è stato raggiunto e oltrepassato un altro affluènte di sinistra del Don, il Sai, che trae le sue acque dalle alture di Ergeni, a metà circa dell'istmo tra il Mar d'Azof e il Caspio e che si svolge con corso quusi parallelo al Don attraverso la stepposa regione dei Calmucchi. | Il centro principale del bacino del Manie e del Sai è la città di Salsk (Torgovaia dell'epoca zarista) situata al punto d"vcontro >• della ferrovia Stalingrado-Novo rossisc con la ferrovia provenien \ te da Rostov e da Bataisk già oc ., cupata come ieri si è detto, nel -{> suo tratto occidentale dalle forze I tedesche. Ss si proietta sulla carta il rifà sultato conseguito dalle forze ani* bolsceviche in queste loro fot i■;. ^oranti puntate all'estremo sud est e se si tiene inoltre conto del fatto che il tratto orientale della ferrovia Novorossisc-Bialingrado è già stato troncato dagli attac chi della Luftwaffe e reso, come risulta da precedenti informaeioni tedesche, praticamente inu tilizzabUe per il nemico, si deve concludere che le forze rimaste a disposizione di Timoscenko sono ormai praticamente divise in due gruppi, ad est e ad ovest del bacino Sai-Manie, con una sola possibilità di collegamento, quella consistente nel ricorrete alla lunghissima diversione attraverso il Mar Caspio e il porto di Astrakan. Soltanto uno di questi due gruppi, quello occidentale, può d'al¬ tronde ancora valersi di collegamenti ferroviari appoggiandosi alla rete che si sviluppa a nord-est del Mare d'Azov, in direzione del Caucaso, rete che, anche astraendo dagli attacchi della Luftwaffe che Vlianno ormqi in gran parte resa inefficiente, è sempre più direttamente minacciata dall'avanzata delle forze terrestri tedesche e alleate. Dal confermato superamento su largo fronte del basso Don, da Rostov al mare, risulta infatti che anche l'ala destra della massa lanciata all'assalto delle posizioni ciscaucasiche è in piena vittoriosa avanzata. Al centro del gruppo operante all'estremo sud, la conquista più notevole realizzata nelle ultime ventiquattr'ore è quella della località di Olginskaia già rilevata ieri a proposito dell'importanza strategica della strada Novocercask-Salsk scelta appunto come via di penetrazione di una poderosa- puntata germanica. Come già Bataisk anche Olginskaia è stata tenacemente difesa dal nemico, ma senza risultato: ogni resistenza è stata spezzata e le forze antibolsceviche, come ci si segnala stasera, hanno ripreso la loro rapida marcia verso il sud. Nel settore dell'ansa, l'avvenimento del giorno è costituito dal superamento del Don; l'ora dell'investimento diretto di Stalingrado è ormai prossima. L'accanita resistenza che il nemico cerca di svolgere a nord-ovest di Kalasc è ormai rotta. Le forze tedesche e alleate si sono impadronite di un importante complesso di alture dominanti il corso del Don, in prossimità del vertice dell'ansa, cosicché il forzamento del fiume su largo fronte è ormai in corso. Un indizio significativo della violenza dei combattimenti svoltisi in questo settore è dato dal numero di duecentocinquanta carri armati che sono stati qui distrutti dalle forze tedesche e romene. Anche in questo settore la Luftwaffe ha operato con grandissima efficacia, riuscendo a distruggere nelle ultime ventiquattro ore alcune centinaia di autoveicoli. Guido Tonella Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche AI CONFINI MERIDIONALI DELL'EUROPA CON L'ASIA Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche Berlino, 28 luglio. Fra le indicazioni topografiche che con eccezionale larghezza ci va fornendo da qualche giorno l'alto Comando tedesco, a proposito delle vittoriose operazioni in corso nel settore dell'estremo sud, ve n'è oggi una che merita particolare rilievo, quella riguardante ti raggiungimento del fiume Manie a sud-est di Rostov. Sotto questo nome, s'intende non soltanto il corso d'acqua che confluisce nel Don, una quarantina di chilometri a -monte di Rostov, ma altresì il suo gemello orientale che corre in direzione del Mar Caspio. I due fiumi, il JSanic Occidentale e il Manie Orientale, sono fra loro uniti dn una serie di laghi che formano il così detto grande liman deZ Afonie. L'atraitamento entro il quale si stende questo complesso idrico misura circa 600 chilometri — a un dipresso la larghezza del grande istmo della Ciscaucasia, tra il Mare d'Azof e il Mar Caspio — e costituisce, secondo l'opinione dei geografi più accreditati (i quali considerano il massiccio del Caucaso come un tutto unico) il confine naturale tra l'Europa e l'Asia. Il fatto che le forze antibolsceviche, a trenta giorni appena dalla loro ripresa offensiva, già stiano sviluppando il loro travolgente inseguimento fino oltre i limiti dell'Europa, non potrebbe essere più significativo. Col Manie è stato raggiunto e oltrepassato un altro affluènte di sinistra del Don, il Sai, che trae le sue acque dalle alture di Ergeni, a metà circa dell'istmo tra il Mar d'Azof e il Caspio e che si svolge con corso quusi parallelo al Don attraverso la stepposa regione dei Calmucchi. | Il centro principale del bacino del Manie e del Sai è la città di Salsk (Torgovaia dell'epoca zarista) situata al punto d"vcontro >• della ferrovia Stalingrado-Novo rossisc con la ferrovia provenien \ te da Rostov e da Bataisk già oc ., cupata come ieri si è detto, nel -{> suo tratto occidentale dalle forze I tedesche. Ss si proietta sulla carta il rifà sultato conseguito dalle forze ani* bolsceviche in queste loro fot i■;. ^oranti puntate all'estremo sud est e se si tiene inoltre conto del fatto che il tratto orientale della ferrovia Novorossisc-Bialingrado è già stato troncato dagli attac chi della Luftwaffe e reso, come risulta da precedenti informaeioni tedesche, praticamente inu tilizzabUe per il nemico, si deve concludere che le forze rimaste a disposizione di Timoscenko sono ormai praticamente divise in due gruppi, ad est e ad ovest del bacino Sai-Manie, con una sola possibilità di collegamento, quella consistente nel ricorrete alla lunghissima diversione attraverso il Mar Caspio e il porto di Astrakan. Soltanto uno di questi due gruppi, quello occidentale, può d'al¬ tronde ancora valersi di collegamenti ferroviari appoggiandosi alla rete che si sviluppa a nord-est del Mare d'Azov, in direzione del Caucaso, rete che, anche astraendo dagli attacchi della Luftwaffe che Vlianno ormqi in gran parte resa inefficiente, è sempre più direttamente minacciata dall'avanzata delle forze terrestri tedesche e alleate. Dal confermato superamento su largo fronte del basso Don, da Rostov al mare, risulta infatti che anche l'ala destra della massa lanciata all'assalto delle posizioni ciscaucasiche è in piena vittoriosa avanzata. Al centro del gruppo operante all'estremo sud, la conquista più notevole realizzata nelle ultime ventiquattr'ore è quella della località di Olginskaia già rilevata ieri a proposito dell'importanza strategica della strada Novocercask-Salsk scelta appunto come via di penetrazione di una poderosa- puntata germanica. Come già Bataisk anche Olginskaia è stata tenacemente difesa dal nemico, ma senza risultato: ogni resistenza è stata spezzata e le forze antibolsceviche, come ci si segnala stasera, hanno ripreso la loro rapida marcia verso il sud. Nel settore dell'ansa, l'avvenimento del giorno è costituito dal superamento del Don; l'ora dell'investimento diretto di Stalingrado è ormai prossima. L'accanita resistenza che il nemico cerca di svolgere a nord-ovest di Kalasc è ormai rotta. Le forze tedesche e alleate si sono impadronite di un importante complesso di alture dominanti il corso del Don, in prossimità del vertice dell'ansa, cosicché il forzamento del fiume su largo fronte è ormai in corso. Un indizio significativo della violenza dei combattimenti svoltisi in questo settore è dato dal numero di duecentocinquanta carri armati che sono stati qui distrutti dalle forze tedesche e romene. Anche in questo settore la Luftwaffe ha operato con grandissima efficacia, riuscendo a distruggere nelle ultime ventiquattro ore alcune centinaia di autoveicoli. Guido Tonella Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche AI CONFINI MERIDIONALI DELL'EUROPA CON L'ASIA Il Sal e il Manic a sud-est di Rostov raggiunti dalle truppe germaniche Berlino, 28 luglio. Fra le indicazioni topografiche che con eccezionale larghezza ci va fornendo da qualche giorno l'alto Comando tedesco, a proposito delle vittoriose operazioni in corso nel settore dell'estremo sud, ve n'è oggi una che merita particolare rilievo, quella riguardante ti raggiungimento del fiume Manie a sud-est di Rostov. Sotto questo nome, s'intende non soltanto il corso d'acqua che confluisce nel Don, una quarantina di chilometri a -monte di Rostov, ma altresì il suo gemello orientale che corre in direzione del Mar Caspio. I due fiumi, il JSanic Occidentale e il Manie Orientale, sono fra loro uniti dn una serie di laghi che formano il così detto grande liman deZ Afonie. L'atraitamento entro il quale si stende questo complesso idrico misura circa 600 chilometri — a un dipresso la larghezza del grande istmo della Ciscaucasia, tra il Mare d'Azof e il Mar Caspio — e costituisce, secondo l'opinione dei geografi più accreditati (i quali considerano il massiccio del Caucaso come un tutto unico) il confine naturale tra l'Europa e l'Asia. Il fatto che le forze antibolsceviche, a trenta giorni appena dalla loro ripresa offensiva, già stiano sviluppando il loro travolgente inseguimento fino oltre i limiti dell'Europa, non potrebbe essere più significativo. Col Manie è stato raggiunto e oltrepassato un altro affluènte di sinistra del Don, il Sai, che trae le sue acque dalle alture di Ergeni, a metà circa dell'istmo tra il Mar d'Azof e il Caspio e che si svolge con corso quusi parallelo al Don attraverso la stepposa regione dei Calmucchi. | Il centro principale del bacino del Manie e del Sai è la città di Salsk (Torgovaia dell'epoca zarista) situata al punto d"vcontro >• della ferrovia Stalingrado-Novo rossisc con la ferrovia provenien \ te da Rostov e da Bataisk già oc ., cupata come ieri si è detto, nel -{> suo tratto occidentale dalle forze I tedesche. Ss si proietta sulla carta il rifà sultato conseguito dalle forze ani* bolsceviche in queste loro fot i■;. ^oranti puntate all'estremo sud est e se si tiene inoltre conto del fatto che il tratto orientale della ferrovia Novorossisc-Bialingrado è già stato troncato dagli attac chi della Luftwaffe e reso, come risulta da precedenti informaeioni tedesche, praticamente inu tilizzabUe per il nemico, si deve concludere che le forze rimaste a disposizione di Timoscenko sono ormai praticamente divise in due gruppi, ad est e ad ovest del bacino Sai-Manie, con una sola possibilità di collegamento, quella consistente nel ricorrete alla lunghissima diversione attraverso il Mar Caspio e il porto di Astrakan. Soltanto uno di questi due gruppi, quello occidentale, può d'al¬ tronde ancora valersi di collegamenti ferroviari appoggiandosi alla rete che si sviluppa a nord-est del Mare d'Azov, in direzione del Caucaso, rete che, anche astraendo dagli attacchi della Luftwaffe che Vlianno ormqi in gran parte resa inefficiente, è sempre più direttamente minacciata dall'avanzata delle forze terrestri tedesche e alleate. Dal confermato superamento su largo fronte del basso Don, da Rostov al mare, risulta infatti che anche l'ala destra della massa lanciata all'assalto delle posizioni ciscaucasiche è in piena vittoriosa avanzata. Al centro del gruppo operante all'estremo sud, la conquista più notevole realizzata nelle ultime ventiquattr'ore è quella della località di Olginskaia già rilevata ieri a proposito dell'importanza strategica della strada Novocercask-Salsk scelta appunto come via di penetrazione di una poderosa- puntata germanica. Come già Bataisk anche Olginskaia è stata tenacemente difesa dal nemico, ma senza risultato: ogni resistenza è stata spezzata e le forze antibolsceviche, come ci si segnala stasera, hanno ripreso la loro rapida marcia verso il sud. Nel settore dell'ansa, l'avvenimento del giorno è costituito dal superamento del Don; l'ora dell'investimento diretto di Stalingrado è ormai prossima. L'accanita resistenza che il nemico cerca di svolgere a nord-ovest di Kalasc è ormai rotta. Le forze tedesche e alleate si sono impadronite di un importante complesso di alture dominanti il corso del Don, in prossimità del vertice dell'ansa, cosicché il forzamento del fiume su largo fronte è ormai in corso. Un indizio significativo della violenza dei combattimenti svoltisi in questo settore è dato dal numero di duecentocinquanta carri armati che sono stati qui distrutti dalle forze tedesche e romene. Anche in questo settore la Luftwaffe ha operato con grandissima efficacia, riuscendo a distruggere nelle ultime ventiquattro ore alcune centinaia di autoveicoli. Guido Tonella

Persone citate: Manic, Novo

Luoghi citati: Asia, Berlino, Europa, Rostov, Stalingrado