Colonne di truppe nemiche efficacemente colpite dalle nostre artiglierie
Colonne di truppe nemiche efficacemente colpite dalle nostre artiglierie Bollettino n. 789 Il Qu&rtier Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente comunicato n. 789: Sul fronte egiziano, colonne di truppe e di mezzi avversari sono state efficacemente colpite dalle nostro artiglierie. Formazioni dell'Asse hanno vigorosamente contrastato l'attività della RAF: tre apparecchi britannici risultano abbattuti. Nelle aspre recenti lotte si è distinto, della Divisione « Trento», anche il III battaglione del 62° reggimento fanteria che ha distrutto sedici carri armati nemici. Reparti aerei italiani e germanici hanno attaccato le basi <ti Malta: un « Hurrioane » è precipitato ad opera della caccia tedesca. Duo nostri velivoli non sono rientrati dalla loro missione di guerra. Colonne di truppe nemiche efficacemente colpite dalle nostre artiglierie Il terzo battaglione del 62° fanteria citato all'onore del Bollettino - Quattro aeroplani inglesi abbattuti della stretta, le nostre fanterie vittoriose a El Gazala, a Tobruk e a Marsa Matruh hanno respinto gli attacchi delle fanterie australiane e neo-zelandesi sulle quali il nemico riponeva ogni speranza di vittoria, non essendo esse state più impegnate nella battaglia. I nostri fanti resistettero meravigliosamente ed inflissero al nemico perdite gravissime in morti e prigionieri. Dopo avere persistito invano negli attacchi, il comando avversario lanciò contro i nostri caposaldi ì mezzi corazzati fatti affluire dal Medio Oriente. I carri armati attaccarono con irruenza; ma i caposaldi resistettero e il nemico fu ricacciato. L'attacco generale sferrato contro il nostro schieramento pochi (/torni or sono fu diretto personalmente da Auchinleck, il quale riteneva impossibile che le fanterie ■potessero resistere all'impeto dt una massa corazzata. Ma presto dovette ricredersi e pagare lo scot to della sua incredulità. Tredici carri armati rimasero inchiodati al suolo. Oggi è la « Pavia » che viene additata all' ammirazione della Nazione. Vecchia e gloriosa divisione questa, che ha ridato il suo nome a tutte le vicende svoltesi nell'Africa Settentrionale. Nell'ottobre del 19S9 partecipò alla prima riconquista della Cirenaica. Le venne quindi affidato un settore sul fronte di Tobruk e ricacciò più volte il nemico nei suoi tentativi di uscita dalla città assediata. Durante il ripiegamento strategico che portò per pochi giorni le unità dell'Asse ad Agedabia, la « Pavia » assunse un ruolo di retroguardia che assolse in maniera encomiabile. Ha partecipato alla battaglia in corso fin dallo sfondamento cioè della linea fortificata di Ahi El Gazala. Il nome della « Pavia » legato a tutte le vittorie conseguite nel dorso dell'avanzata sul fronte della stretta di El Alamein, si illumina di nuova • gloria. I colossi di acciaio che giacciono inanimati dopo gli ultimi assalti sono il tributo che il nemico ha dovuto versare all'eroismo dei nostri fanti. (Stefani) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiniiiiii iiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiGli "anzac,, ributtati dalla nostra fanteria Zona di operazione, 27 luglio. La. fanteria è stata in questi giorni additata con la citazione di varie unità sul bollettino di guerra all'ammirazione e al plauso del popolo italiano. Sul fronte che si stende tra il mare e la depressione di El Kattara, su quella stretta di El Alamein che è oggi il teatro dì questa importantissima fase del conflitto, la fanteria è la protagonista della battaglia. Tale ruolo glielo ha imposto la particolare caratteristica del terréno raggiunto dopo la rapida avanzata attraverso la Marmarica. Dopo l'usura inevitabile derivata da due mesi di ininterrotta azione sistematica sui caposaldi che controllano i punti più vulnerabili
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