Allarmati annunci di Radio-Mosca

Allarmati annunci di Radio-Mosca Allarmati annunci di Radio-Mosca ; e Stoccolma, 20 luglio. L'ultima trasmissione della notte di ieri di radio Mosca diceva: « Secondo quanto comunica l'alto Comando sovietico le truppe russe hanno dovuto abbandonare Voroscilovgrad. I tedeschi hanno conquistato nuovo terreno a sud di questa posizione. Le armate di Rostov e del Don si trovano di conseguenza in una difficile situazione; si sta cercando di far giungere a Timoscenko nuovi rinforzi ». Sulla base di queste notizie di radio Mosca e dei rapporti mandati dagli inviati speciali dei giornali londinesi al fronte orientale, a Londra si fa un quadro molto nero della situazione.. Il Times scrive che l'intero fronte sovietico è gravemente minacciato e che a nord del Caucaso è incominciata la grande e definitiva battaglia dalla quale può dipendere la sorte dell'Unione Sovietica. « S'è chiusa — aggiunge il giornale — una assai cattiva settimana per la Russia e per ì suoi alleati; un'altra peggiore potrebbe succedere! ». Garvin, del Sunday Express, scrive: « E giunta per noi l'ora più amara; la crisi che minaccia l'Unione Sovietica è fatta per turbare in modo grave anche l'esistenza di noi, suoi alleati. Se Stalingrado cade in mani nemiche, le sue conseguenze saranno maggiori che non la perdita eventuale di Mosca, perche Stalingrado e la porta del Caucaso ». E i lamenti londinesi han ben ragione di essere se si pensa che la Stella Rossa, organo dell'esercito sovietico, dice che il centro di gravità della battaglia si è spostato nella regione settentrionale del Caucaso, non fa che prendere atto della realtà creatasi in seguito alle recenti battaglie che hanno costretto le truppe russe & indietreggiare. L'agenzia Exchange Informa da Mosca che-il gruppo d'armate tedesco sotto gli ordini dei generale Schwedler è riuscito a compiere nuovi progressi e si è avvicinato su un fronte di 65 chilometri alla città di Rostov. La situazione di pericolo di questa città ha costretto il maresciallo Timoscenko a ritirare il grosso delle sue truppe più all'est per proteggere il Caucaso. Il maresciallo he. impegnato per 'la prima volta nella lotta truppe appartenenti agli eserciti del Volga e del Caucaso del nord. Rinforzi importanti sono arrivati a Rostov, i cui dintorni in direzione nord e ovest sono abbondantemente forniti di difese anticarro, di reticolati e di fortini su una profondità di cinquanta chilometri. E' in questa regione che si svolgono attualmente i combattimenti più accaniti. Lozowski, direttore dell'ufficio sovietico di informazioni, parlando alla radio ha dichiarato: «I nostri alleati s'ingannano sopravalutando le nostre forze di resistenza politica militare ed economica, e devono persuadersi che la minaccia sul Don mette In pericolo anche Londra e Washington». A Londra, secondo il corrispondente della Suisse, la situazione è commentata cosi: « Si teme che la ritirata sovietica debba prendere forma di un movimento che faccia pernio intorno a Rostov. La minaccia dell'Asse contro Stalingrado diverrebbe più difficile ad essere parata. La minaccia che pesa più al sud, in direzione di Novorossijsk e Krasnodar, da lungo tempo latente, diverrebbe pur estremamente seria ». I circoli russi di Londra ammettono la pravità di questa situazione, ma hanno ancora la speranza che gli inglesi e gli americani aggiungano una nuova pressione sulla macchina di guerra tedesca.

Persone citate: Garvin