Il fatale indebolimento della resistenza russa

Il fatale indebolimento della resistenza russa Il fatale indebolimento della resistenza russa Buenos Aires, 20 luglio, (M. I.) - Continua sulla stampa nordamericana la discussione polemica intorno alle urgenti necessità belliche. Discussione altrettanto sterile quanto oziosa giacchè, come ha avvertito Cordell Hull, «i piani dell'alto comando alleato tengono soltanto presenti i problemi militari e politici e non la giustificata impazienza dell'opinione pubblica ». Anche Benes ha spezzato una sua lancia a favore dell'immediata entrata sul campo di battaglia delle forze anglosassoni ozianti in Inghilterra. Infatti decorando a Londra gli aviatori cechi distintisi nei bombardamenti di città aperte tedesche ha promesso di fare una nuova consegna di decorazioni alla squadriglia che opererà nel continente europeo ove «indubbiamente — egli ha detto — gli aviatori cechi prossimamente opereranno ». Tuttavia niente lascia intravvedere imminente questa possibilità. Il New York Times riconosce che, malgrado l'ottimismo regnante nelle masse anglosassoni e il desiderio di Roosevelt e di Churchill di fare qualcosa di efficace onde indebolire l'offensiva tedesca contro la Russia « non esiste nelle capitali anglosassoni grande fiducia sulla capacità delle nazioni unite di agire durante l'estate ».

Persone citate: Benes, Churchill, Cordell Hull, Roosevelt

Luoghi citati: Buenos Aires, Inghilterra, Londra, Russia