Le finali del Gran Premio dei Giovani confermano le speranze dell'atletismo italiano

Le finali del Gran Premio dei Giovani confermano le speranze dell'atletismo italiano Cinque primati battuti dagli atleti avanguardisti Le finali del Gran Premio dei Giovani confermano le speranze dell'atletismo italiano 4r2m6VntmslcdGutpmssibRipclsttpnecvmLIl Gran Premio dei Giovani anno XJC. luminoso richiamo per gli atleti all'inizio della loro carriera, traguardo agognato per gli avanguardisti sportivi di tutta Italia, raccolta appassionante delle forze nascenti, e per questo più care del nostro atletismo, ha continuato nelle sue lusinghiere tradizioni. Ai cinquecento giovani rappresentanti di 73 Comandi federali schierati in campo per la'manifestazione di apertura si guardava ieri con simpatia. C'erano in tribuna alte autorità: il sottocapo di S. M. della Gii, Feliciani, l'Ecc. il , Prefetto, il Podestà, il Federale, il Comandante di Corpo d'Armata, il Comandante della difesa, il rappresentante del Questore; c'erano sugli spalti migliaia di persone e da tutti scrosciavano applausi, con cord'alità, diremmo quasi con allegria, mentre i concorrenti con passo cadenzato sfilavano lungo la pista. Difatti si è incominciato subito con il superamento di un primato della manifestazione: Toso, di Venezia: m. 1,78 nel salto in alto. La misura e buona e potrà ancora essere migliorata quando l'agile specialista, dotato di uno scatto veramente notevole, avrà perfezionato il suo stile al momento di passare l'ostacolo (gli 1,80 tentati alla fine sarebbero stati raggiunti senza questo difetto), mala nota più lieta della prova è stata data dal vedere numerosi concorrenti applicar? con profitto e buona volontà lo stile « ufficiale » all'Horine, superando cosi altezze notevoli e dimostrandosi bene impostati. Quasi contemporaneamente a quello del salto cadeva il primato del giavellotto ad opera dello zaratino Rélla che, con metri 52,58, si imponeva al modenese Taglieri ed al genovese Cananzi. La'gara aveva un ritmo appassionante e veniva decisa solo all'ultima serie di lanci, dopo che gli avversari del vincitore credevano, ognuno per conto proprio, di aver raggiunto il titolo, grazie alle misure rispettive di m. 51,35 e m. 50. Le distanze ottenute sono di per sè eloquenti. I 110 ostacoli, caratterizzati da un'app:issionante lotta tra Pittarello ed il torinese Buffa, venivano corsi mentre il pubblico incitava a gran voce il suo rappre sentante. Buffa, elemento ben do tato, ma il cui stile può ancora es sere migliorato, era superato di un soffio dal più completo Pitta retto, mentre nella scia finiva il goriziano Gasparini, che pure avena destato buona impressione. Più netta la disputa dei 100 metri, in cui il milanese Perrucconi si imponeva con facilità al concittadino Muzzani ed al torinese Chiabrera, e quella dei 400 piani dove Zitelli superava il padovano Santon, favorito della prova. Poi è continuata la serie dei primati migliorati. Sessa, pure di Milano, al terniine dei 3000 metri aspramente tirati faceva segnare ai cronometri 8'56"2, contro 9'8"2 ottenuti dal vincitore dello scorso anno. Lussano, di Bergamo, copriva gli 800 nel tempo dt l'59"4, ed infine i milanesi della staffetta 4x100 si aggiudicavano il primato e la vittoria, mentre il torinese Chiabrera dopo un vivace duello con Spabenza, di Brescia, assicurava alla sua squadra il secondo posto. Ancora dei milanesi tagliavano per primi il traguardo nella gara di marcia a squadre ed è logico che dopo tante affermazioni il Comando Federale di Milano si sia aggiudicato il primato assoluto di classifica. Torino, non ostante i buoni piazzamenti di alcuni suoi atleti, è finita seconda, alquanto staccata. Una nuora pagina dell'eterno sportivo duello tra milanesi e torinesi. Paolo Bertoldi Allo: 1. Toso Lorenzo (Venezia) metri 1,78 (nuovo primato della manifestazione; p. p. Marzotto m. 1,75): 2. Scarzanella (Boi.) 1.76; 3. Salvia (Palermo) 1.70; 4. Rividi» 1.70; 4. Spadro 1.70; 6. Ripamonti. Giavellotto: 1. Rellu Stanco (Zara) m. 52,58 (nuovo primato-, p. p. Maschietto m. 48.52); 2. Taglieri (Modena) 51.35; 3. Cananzi (Genova) 50: 4. G&gliani 49,83; 5. Marcuzzo; 6. Lasagna. Staffetta 4xi00: 1. Milano (Cattaneo, Puzzana, Cauein, Perrucconi) 43"5/io (nuovo primato; p. p. Milano 43"9) ; 2. Torino (Maccalli, Marazzi, Brambilla, Chiabrera) 44"6; 3. Brescia 44"8: 4. Venezia; 5. Novara; 6. Vicenza. M. 8CO: 1. Lussana Filippo (Bergamo) D'59"4 (nuovo primato; p. p. Littarclli l'59"6); 2. Ganilolfi (Pavia) 20"7; 3. Bonvini (Milano) 2'0"7 ; 4. Furonl; 5. Setoli; 6. Mura-, 7. De Mattels. M. 3000: 1. Sessa Ercole (Milano) 8'56"2 (nuovo primato; p. p. Pcteletti 9'8"2); 2. Bonicchio ('Bergamo) 9'13"8; 5. Bracant (Gorizia) 9'21"6; 4. De Pasquale 9'24"4; 5. Di Bella 9'29"2; 6. Beguini; 7. Sibilla. M. 400: 1. Zitelli Giorgio (Trieste) 50"7; 2 Santon (Pad.) 51 "3; 3. Razzoli (Milano) 51"7; 4. Graziosi; 5. Procopio; 6. Branconì. M. 100i 1. Perruconi Enrico (Milano) 111"; 2. Muzzani (Milano) 11"3; 3. Chiabrera (Torino) 1>1"3; 4. Del Favero; 5. Benzoni; 6. Buttinelli. M. 110 ost.: 1. Pittarello Attilio (Venezia) 15"6; 2. Buffa (Torino) 15"6; 3. Gasparini (Gorizia) 15"7; 4. De Francescantonio; 5. Polettini; 6. Leporati. Cara di marcia (lsm. 10): 1. Genova (Cocchi?. Zanetti. Costa) 59T;3"4; 2. filano (Magnagli!, Mentili, Florio) 1 ora e 16"; 3. Reggio Emilia 1,1'27"1; 4. Homa 1.2'0"2; 5. Firenze; 6. Verona; 7. Terni; 8. Vicenza; 9. Torino. Classifica Anali: 1. Milano, p. 62; 2. Torino 24; 3. Venezia 20; 4. Homa 18; 5. (ìenova 16; 6. Bergamo 1G; 6. Trieste 12; 10 Novara. Lotta serrata nei 110 ostacoli. HI veneziano Pittarono sta per mutare nel sorriso della vittoria la smorfia dovuta allo sforzo finale; Buffa e Gasparinl incalzano da Vicino, ma inutilmente.