Timoscenko non domina più la ritirata di Guido Tonella

Timoscenko non domina più la ritirata Timoscenko non domina più la ritirata Anche Rossosh abbandonata dai bolscevichi ■■ L'impeto distruttore della kftwaffe sulle lasse in fuga eie si affollano ai passaggi del Don •■ L'offensiva russa di Orel non ha fatto un passo e ha sacrificato 390 carri armati Berlino, 10 luglio. Dal Quartier Generale del Fuhrer, li Comando Supremo delle Forze Armate tedesche ha comunicato: « Nel settore sud del fronte orientale, truppe tedesche, ed al leate continuano, su un ampio fronte, l'inseguimento del nemico in fuga. Resistenze locali del nemico sono state Infrante. Attacchi di alleggerimento dell'avversario appoggiati da formazioni blindate, a nord-ovest di Voronez, sono falliti con notevoli perdite per i sovietici. Poderose formazioni aeree di apparecchi da combattimento e distruttori hanno appoggiato la difesa dagli attacchi di alleggerimento nemici ed hanno martellato, con grande successo, le colonne sovietiche in ritirata che si accalcavano in grandi amdinanzi ai singoli massamènt passaggi distrutti* «A nord ed a nord-ovest di Orel, il nemico ha continuato i suoi attacchi con poderose forze di fanteria e corazzate. Essi sono stati respinti in duri combattimenti. Sono state contenute penetrazioni locali e in contrattacchi, eliminate. Il numero dei carri armati nemici distrutti durante tali combattimenti, con l'efficace coopera- zione fra le truppe terrestri e le forze aeree, è salito a 390. « Nelle retrovie della regione, a sud-ovest .di Rscev, tentativi di evasione da parte delle forze sovietiche accerchiate sono stati frustrati. « La caccia e l'artiglieria contraerea hanno abbattuto, nel corso della giornata di ieri, un totale di 68 aerei sovietici. Cinque apparecchi tedeschi non sono rientrati alle basi. « I resti del grande convoglio anglo-americano nel Mar Artico sono stati ieri nuovamente attaccati dagli apparecchi da combattimento e dai sommergibili. Il convoglio si componeva ancora di tre piroscafi scortati da tre cacciatorpediniere e da due navi-vedetta. I tre piroscafi sono stati affondati, due dei quali dai sottomarini. « Gli attacchi aerei contro le basi aeree dell'isola di Malta sono continuati con successo, di giorno e di notte. In combattimenti aerei, sei apparecchi da caccia nemici sono stati abbattuti. Non si registrano perdite da parte tedesca. « Dinanzi alla costa dell'Inghilterra meridionale, aerei leggeri da combattimento hanno affondato, nelle prime ore del mattino di ieri, una nave mercantile di 3000 tonnellate, nonché un grande bat tallo di sorveglianza, ed hanno danneggiato un'altra nave mercantile di medio tonnellaggio che facevano parte del convoglio britannico precedentemente attaccato da moto-siluranti germaniche «Nella Manica uno spazzamine ha affondato, speronandola, nella notte scorsa, in un combattlmen to a distanza ravvicinata, una moto-cannoniera britannica. «Nel golfo tedesco, battelli di scorta e l'artiglieria della Marina hanno abbattuto tre aerei da combattimento britannici ». glia in corso contro le armate di Timoscenko. Questo atteggiamento persegue lo scopo, secondo quanto ci insegnano tanti altri precedenti, di lasciare il nemieo totalmente all'oscuro circa la situazione che si va creando nei diversi settori del fronte di rottura, e circa gli obiettivi a cui tende la nuova grande manovra strategica tedesca. L'impossibilità di ricavare delle indicazioni di qualsiasi natura dai bollettini e dai comunicati complementari del Comando tedesco è di tanto maggbre pregiudizio per il nemico, in quanto si ha qui la netta sensazione che il maresciallo Timoscenko non disponga ormai più di alcuna diretta visione del campo di battaglia, al minto di non avere in molti cast alcuna precisa nozione nè della ubicazione di determinati gruppi delle sue forze, nè del loro ulteriore soprav vivere attraverso la catastrofica successione di sconfitte di questi ultimi dieci giorni. In pieno disordine Tutto ciò è confermato oltre che dall'ordine del giorno dello 3tesso Timoscenko, di cui già avete notizia, ma altresì da dirette, sempre più numerose constatazioni che si fanno sul campo di battaglia in merito allo sconvolgimento completo di tutto il dispositivo nemico. A dispetto delle ingiunzioni di Timoscenko a che ogni comandante di settore si preoccupi di contemperare le esigenze della ritirata ad un minimo di allineamento che — egli afferma nel suo ordine del giorno — « deve essere mantenuto a tutti i costi », si sa che la fuga delle colonne sovietiche avviene in molti punti del fronte in direzioni diverse, e cioè a seconda del senso in cui le frecce offensive che si staccano dai cunei principali di rottura indicano gli sviluppi della pressione. L'assenza di una direzione co¬ mune nella fuga delle truppe di Timoscenko dimostra in modo inoppugnabile come il cornando sovietico del Sud non abbia più la capacità di condurre in modo unitario le sue forze per la ormai totale mancanza dei necessari collegamenti. « /I maresciallo Timoscenko — scrive stasera a tal proposito il Dienst Hausdeutschland — non è più in grado, a quanto si giudica a Berlino, di realizzare il suo originario piano strategico, proteggere cioè il Caucaso mantenendo il collegamento col Nord. Così rapido è l'inseguimento dei gruppi bolscevichi battuti, così vasto il fronte su cui le forze tedesche si muovono, così grande infine la dinamica dell'offensiva tedesca, da far si che non si j>ossa assolutamente più parlare della applicazione di una qualsiasi idea strategica du parte soviètica. « E questo vale — aggiunge l'autorevole agenzia, fornendoci uno spiraglio di sicuro interesse circa la portata del suaccennato scivolamento a Sud — questo vale per l'intero settore meridionale, da Voronez fino alla regione di Statino, nel centro del bacino del Donez ». E' alla luce di queste considerazioni che si comprende il significato delle parole detteci da una personalità militare: « Qualunque siano le mire che si propone il nostro Comando, è ormai indubi tato che il risultato della batta glia attualmente in corso avrà una importanza decisiva anche per la battaglia del Caucaso ». Il materiale di oronaca di cui disponiamo stasera ci descrive in forma impressionante la fuga disordinata delle truppe di Timoscenko il loro caotico ammassarsi ai passaggi sul Don, le perdite spaventose ad esse arrecate daliatravolgente avanzata delle forze tedesche e alleate, le quali non solo operano alle spalle del ne¬ mico, ma in moltissimi punti anche più a sud delle teste di ponte di cui già si era parlalo nei giorni scorsi, occupano l'opposta sponda del fiume. L'aviazione è scatenata in pieno e particolarmente con l'impiego dei distruttori, opera a volo radente, seminando la morte e il panico nelle fila nemiche. Le punte acciaiate delle forze terrestri si valgono di questi esiziali interventi della huftwaffe^ per condurre innanzi e risolutamente la penetrazione nel vivo dell'organismo nemico e per assicurarsi sistematicamente il possesso di nuoin passaggi attraverso il Don. In diversi casi il fiume è stato forzato dalle colonne antibolsceviche nello stesso momento in cui le forze sovietiche erano impegnate sui ponti intatti. Il tentativo di giungere a salvamento oltre il Don è stato in tal modo frustrato in extremis senza neppure la necessità di distruggere i ponti: appena stabilite sulla riva orientale, le forze terrestri antibolsceviche hanno pensato, esse stesse, a reprimere ogni tentativo d'accostamento al fiume da parte dei sovietici, che si sono visti cosi costretti a buttarsi in fuga disperata verso il sud. La potenza offensiva aerea L'azione repressiva e annientatrice che esercita la Luftwaffe contro le orde rosse in fuga si estende ad uno spazio sempre più vasto. La Boersen Zeitung, nella corrispondenza^che già abbiamo avuto occasione di citare, ci informa come i bombardieri tedeschi abbiano incendiato un gran numero di ponti importanti giù a sud est fino al tratto superiore del grande arco del Don. Nonostante il preminente sviluppo che sembra vadano assumendo le operazioni a sud, la potenza offensiva. della catapulta j/ià così vittoriosamente manovrata dal Comando tedesco nel settore di Voronez, non è per nulla diminuita. A nord-est del grande centro occupato tre giorni or sono dalle forze antibolsceviche, non solo sono stati rotti con gravi perdite per i sovietici tutti i tentativi di alleggerimento svolti dal nemico con forte appoggio di carri armati (una sola divisione celere tedesca ne ha distrutti 44 nei due ultimi giorni), ma nuovi poderosi cunei offensivi si sono spinti ancora più innanzi nella stessa direzione, grazie al potente aiuto dell'aviazione da combattimento. Nonostante i nuovi sforzi fatti da quest'ultimo nel settore di Orel con contrattacchi di importanti contingenti di fanteria e di formazioni corazzate, il fronte tenuto dallo schieramento antibolscevico si è dimostrato in questo settore assolutamente tetragono. Guido Tonella [M-ft-.Ri^N0V0R0SSn$K EM&J&lSsh QMaicop Timoscenko non domina più la ritirata Timoscenko non domina più la ritirata Anche Rossosh abbandonata dai bolscevichi ■■ L'impeto distruttore della kftwaffe sulle lasse in fuga eie si affollano ai passaggi del Don •■ L'offensiva russa di Orel non ha fatto un passo e ha sacrificato 390 carri armati Berlino, 10 luglio. Dal Quartier Generale del Fuhrer, li Comando Supremo delle Forze Armate tedesche ha comunicato: « Nel settore sud del fronte orientale, truppe tedesche, ed al leate continuano, su un ampio fronte, l'inseguimento del nemico in fuga. Resistenze locali del nemico sono state Infrante. Attacchi di alleggerimento dell'avversario appoggiati da formazioni blindate, a nord-ovest di Voronez, sono falliti con notevoli perdite per i sovietici. Poderose formazioni aeree di apparecchi da combattimento e distruttori hanno appoggiato la difesa dagli attacchi di alleggerimento nemici ed hanno martellato, con grande successo, le colonne sovietiche in ritirata che si accalcavano in grandi amdinanzi ai singoli massamènt passaggi distrutti* «A nord ed a nord-ovest di Orel, il nemico ha continuato i suoi attacchi con poderose forze di fanteria e corazzate. Essi sono stati respinti in duri combattimenti. Sono state contenute penetrazioni locali e in contrattacchi, eliminate. Il numero dei carri armati nemici distrutti durante tali combattimenti, con l'efficace coopera- zione fra le truppe terrestri e le forze aeree, è salito a 390. « Nelle retrovie della regione, a sud-ovest .di Rscev, tentativi di evasione da parte delle forze sovietiche accerchiate sono stati frustrati. « La caccia e l'artiglieria contraerea hanno abbattuto, nel corso della giornata di ieri, un totale di 68 aerei sovietici. Cinque apparecchi tedeschi non sono rientrati alle basi. « I resti del grande convoglio anglo-americano nel Mar Artico sono stati ieri nuovamente attaccati dagli apparecchi da combattimento e dai sommergibili. Il convoglio si componeva ancora di tre piroscafi scortati da tre cacciatorpediniere e da due navi-vedetta. I tre piroscafi sono stati affondati, due dei quali dai sottomarini. « Gli attacchi aerei contro le basi aeree dell'isola di Malta sono continuati con successo, di giorno e di notte. In combattimenti aerei, sei apparecchi da caccia nemici sono stati abbattuti. Non si registrano perdite da parte tedesca. « Dinanzi alla costa dell'Inghilterra meridionale, aerei leggeri da combattimento hanno affondato, nelle prime ore del mattino di ieri, una nave mercantile di 3000 tonnellate, nonché un grande bat tallo di sorveglianza, ed hanno danneggiato un'altra nave mercantile di medio tonnellaggio che facevano parte del convoglio britannico precedentemente attaccato da moto-siluranti germaniche «Nella Manica uno spazzamine ha affondato, speronandola, nella notte scorsa, in un combattlmen to a distanza ravvicinata, una moto-cannoniera britannica. «Nel golfo tedesco, battelli di scorta e l'artiglieria della Marina hanno abbattuto tre aerei da combattimento britannici ». glia in corso contro le armate di Timoscenko. Questo atteggiamento persegue lo scopo, secondo quanto ci insegnano tanti altri precedenti, di lasciare il nemieo totalmente all'oscuro circa la situazione che si va creando nei diversi settori del fronte di rottura, e circa gli obiettivi a cui tende la nuova grande manovra strategica tedesca. L'impossibilità di ricavare delle indicazioni di qualsiasi natura dai bollettini e dai comunicati complementari del Comando tedesco è di tanto maggbre pregiudizio per il nemico, in quanto si ha qui la netta sensazione che il maresciallo Timoscenko non disponga ormai più di alcuna diretta visione del campo di battaglia, al minto di non avere in molti cast alcuna precisa nozione nè della ubicazione di determinati gruppi delle sue forze, nè del loro ulteriore soprav vivere attraverso la catastrofica successione di sconfitte di questi ultimi dieci giorni. In pieno disordine Tutto ciò è confermato oltre che dall'ordine del giorno dello 3tesso Timoscenko, di cui già avete notizia, ma altresì da dirette, sempre più numerose constatazioni che si fanno sul campo di battaglia in merito allo sconvolgimento completo di tutto il dispositivo nemico. A dispetto delle ingiunzioni di Timoscenko a che ogni comandante di settore si preoccupi di contemperare le esigenze della ritirata ad un minimo di allineamento che — egli afferma nel suo ordine del giorno — « deve essere mantenuto a tutti i costi », si sa che la fuga delle colonne sovietiche avviene in molti punti del fronte in direzioni diverse, e cioè a seconda del senso in cui le frecce offensive che si staccano dai cunei principali di rottura indicano gli sviluppi della pressione. L'assenza di una direzione co¬ mune nella fuga delle truppe di Timoscenko dimostra in modo inoppugnabile come il cornando sovietico del Sud non abbia più la capacità di condurre in modo unitario le sue forze per la ormai totale mancanza dei necessari collegamenti. « /I maresciallo Timoscenko — scrive stasera a tal proposito il Dienst Hausdeutschland — non è più in grado, a quanto si giudica a Berlino, di realizzare il suo originario piano strategico, proteggere cioè il Caucaso mantenendo il collegamento col Nord. Così rapido è l'inseguimento dei gruppi bolscevichi battuti, così vasto il fronte su cui le forze tedesche si muovono, così grande infine la dinamica dell'offensiva tedesca, da far si che non si j>ossa assolutamente più parlare della applicazione di una qualsiasi idea strategica du parte soviètica. « E questo vale — aggiunge l'autorevole agenzia, fornendoci uno spiraglio di sicuro interesse circa la portata del suaccennato scivolamento a Sud — questo vale per l'intero settore meridionale, da Voronez fino alla regione di Statino, nel centro del bacino del Donez ». E' alla luce di queste considerazioni che si comprende il significato delle parole detteci da una personalità militare: « Qualunque siano le mire che si propone il nostro Comando, è ormai indubi tato che il risultato della batta glia attualmente in corso avrà una importanza decisiva anche per la battaglia del Caucaso ». Il materiale di oronaca di cui disponiamo stasera ci descrive in forma impressionante la fuga disordinata delle truppe di Timoscenko il loro caotico ammassarsi ai passaggi sul Don, le perdite spaventose ad esse arrecate daliatravolgente avanzata delle forze tedesche e alleate, le quali non solo operano alle spalle del ne¬ mico, ma in moltissimi punti anche più a sud delle teste di ponte di cui già si era parlalo nei giorni scorsi, occupano l'opposta sponda del fiume. L'aviazione è scatenata in pieno e particolarmente con l'impiego dei distruttori, opera a volo radente, seminando la morte e il panico nelle fila nemiche. Le punte acciaiate delle forze terrestri si valgono di questi esiziali interventi della huftwaffe^ per condurre innanzi e risolutamente la penetrazione nel vivo dell'organismo nemico e per assicurarsi sistematicamente il possesso di nuoin passaggi attraverso il Don. In diversi casi il fiume è stato forzato dalle colonne antibolsceviche nello stesso momento in cui le forze sovietiche erano impegnate sui ponti intatti. Il tentativo di giungere a salvamento oltre il Don è stato in tal modo frustrato in extremis senza neppure la necessità di distruggere i ponti: appena stabilite sulla riva orientale, le forze terrestri antibolsceviche hanno pensato, esse stesse, a reprimere ogni tentativo d'accostamento al fiume da parte dei sovietici, che si sono visti cosi costretti a buttarsi in fuga disperata verso il sud. La potenza offensiva aerea L'azione repressiva e annientatrice che esercita la Luftwaffe contro le orde rosse in fuga si estende ad uno spazio sempre più vasto. La Boersen Zeitung, nella corrispondenza^che già abbiamo avuto occasione di citare, ci informa come i bombardieri tedeschi abbiano incendiato un gran numero di ponti importanti giù a sud est fino al tratto superiore del grande arco del Don. Nonostante il preminente sviluppo che sembra vadano assumendo le operazioni a sud, la potenza offensiva. della catapulta j/ià così vittoriosamente manovrata dal Comando tedesco nel settore di Voronez, non è per nulla diminuita. A nord-est del grande centro occupato tre giorni or sono dalle forze antibolsceviche, non solo sono stati rotti con gravi perdite per i sovietici tutti i tentativi di alleggerimento svolti dal nemico con forte appoggio di carri armati (una sola divisione celere tedesca ne ha distrutti 44 nei due ultimi giorni), ma nuovi poderosi cunei offensivi si sono spinti ancora più innanzi nella stessa direzione, grazie al potente aiuto dell'aviazione da combattimento. Nonostante i nuovi sforzi fatti da quest'ultimo nel settore di Orel con contrattacchi di importanti contingenti di fanteria e di formazioni corazzate, il fronte tenuto dallo schieramento antibolscevico si è dimostrato in questo settore assolutamente tetragono. Guido Tonella [M-ft-.Ri^N0V0R0SSn$K EM&J&lSsh QMaicop Timoscenko non domina più la ritirata Timoscenko non domina più la ritirata Anche Rossosh abbandonata dai bolscevichi ■■ L'impeto distruttore della kftwaffe sulle lasse in fuga eie si affollano ai passaggi del Don •■ L'offensiva russa di Orel non ha fatto un passo e ha sacrificato 390 carri armati Berlino, 10 luglio. Dal Quartier Generale del Fuhrer, li Comando Supremo delle Forze Armate tedesche ha comunicato: « Nel settore sud del fronte orientale, truppe tedesche, ed al leate continuano, su un ampio fronte, l'inseguimento del nemico in fuga. Resistenze locali del nemico sono state Infrante. Attacchi di alleggerimento dell'avversario appoggiati da formazioni blindate, a nord-ovest di Voronez, sono falliti con notevoli perdite per i sovietici. Poderose formazioni aeree di apparecchi da combattimento e distruttori hanno appoggiato la difesa dagli attacchi di alleggerimento nemici ed hanno martellato, con grande successo, le colonne sovietiche in ritirata che si accalcavano in grandi amdinanzi ai singoli massamènt passaggi distrutti* «A nord ed a nord-ovest di Orel, il nemico ha continuato i suoi attacchi con poderose forze di fanteria e corazzate. Essi sono stati respinti in duri combattimenti. Sono state contenute penetrazioni locali e in contrattacchi, eliminate. Il numero dei carri armati nemici distrutti durante tali combattimenti, con l'efficace coopera- zione fra le truppe terrestri e le forze aeree, è salito a 390. « Nelle retrovie della regione, a sud-ovest .di Rscev, tentativi di evasione da parte delle forze sovietiche accerchiate sono stati frustrati. « La caccia e l'artiglieria contraerea hanno abbattuto, nel corso della giornata di ieri, un totale di 68 aerei sovietici. Cinque apparecchi tedeschi non sono rientrati alle basi. « I resti del grande convoglio anglo-americano nel Mar Artico sono stati ieri nuovamente attaccati dagli apparecchi da combattimento e dai sommergibili. Il convoglio si componeva ancora di tre piroscafi scortati da tre cacciatorpediniere e da due navi-vedetta. I tre piroscafi sono stati affondati, due dei quali dai sottomarini. « Gli attacchi aerei contro le basi aeree dell'isola di Malta sono continuati con successo, di giorno e di notte. In combattimenti aerei, sei apparecchi da caccia nemici sono stati abbattuti. Non si registrano perdite da parte tedesca. « Dinanzi alla costa dell'Inghilterra meridionale, aerei leggeri da combattimento hanno affondato, nelle prime ore del mattino di ieri, una nave mercantile di 3000 tonnellate, nonché un grande bat tallo di sorveglianza, ed hanno danneggiato un'altra nave mercantile di medio tonnellaggio che facevano parte del convoglio britannico precedentemente attaccato da moto-siluranti germaniche «Nella Manica uno spazzamine ha affondato, speronandola, nella notte scorsa, in un combattlmen to a distanza ravvicinata, una moto-cannoniera britannica. «Nel golfo tedesco, battelli di scorta e l'artiglieria della Marina hanno abbattuto tre aerei da combattimento britannici ». glia in corso contro le armate di Timoscenko. Questo atteggiamento persegue lo scopo, secondo quanto ci insegnano tanti altri precedenti, di lasciare il nemieo totalmente all'oscuro circa la situazione che si va creando nei diversi settori del fronte di rottura, e circa gli obiettivi a cui tende la nuova grande manovra strategica tedesca. L'impossibilità di ricavare delle indicazioni di qualsiasi natura dai bollettini e dai comunicati complementari del Comando tedesco è di tanto maggbre pregiudizio per il nemico, in quanto si ha qui la netta sensazione che il maresciallo Timoscenko non disponga ormai più di alcuna diretta visione del campo di battaglia, al minto di non avere in molti cast alcuna precisa nozione nè della ubicazione di determinati gruppi delle sue forze, nè del loro ulteriore soprav vivere attraverso la catastrofica successione di sconfitte di questi ultimi dieci giorni. In pieno disordine Tutto ciò è confermato oltre che dall'ordine del giorno dello 3tesso Timoscenko, di cui già avete notizia, ma altresì da dirette, sempre più numerose constatazioni che si fanno sul campo di battaglia in merito allo sconvolgimento completo di tutto il dispositivo nemico. A dispetto delle ingiunzioni di Timoscenko a che ogni comandante di settore si preoccupi di contemperare le esigenze della ritirata ad un minimo di allineamento che — egli afferma nel suo ordine del giorno — « deve essere mantenuto a tutti i costi », si sa che la fuga delle colonne sovietiche avviene in molti punti del fronte in direzioni diverse, e cioè a seconda del senso in cui le frecce offensive che si staccano dai cunei principali di rottura indicano gli sviluppi della pressione. L'assenza di una direzione co¬ mune nella fuga delle truppe di Timoscenko dimostra in modo inoppugnabile come il cornando sovietico del Sud non abbia più la capacità di condurre in modo unitario le sue forze per la ormai totale mancanza dei necessari collegamenti. « /I maresciallo Timoscenko — scrive stasera a tal proposito il Dienst Hausdeutschland — non è più in grado, a quanto si giudica a Berlino, di realizzare il suo originario piano strategico, proteggere cioè il Caucaso mantenendo il collegamento col Nord. Così rapido è l'inseguimento dei gruppi bolscevichi battuti, così vasto il fronte su cui le forze tedesche si muovono, così grande infine la dinamica dell'offensiva tedesca, da far si che non si j>ossa assolutamente più parlare della applicazione di una qualsiasi idea strategica du parte soviètica. « E questo vale — aggiunge l'autorevole agenzia, fornendoci uno spiraglio di sicuro interesse circa la portata del suaccennato scivolamento a Sud — questo vale per l'intero settore meridionale, da Voronez fino alla regione di Statino, nel centro del bacino del Donez ». E' alla luce di queste considerazioni che si comprende il significato delle parole detteci da una personalità militare: « Qualunque siano le mire che si propone il nostro Comando, è ormai indubi tato che il risultato della batta glia attualmente in corso avrà una importanza decisiva anche per la battaglia del Caucaso ». Il materiale di oronaca di cui disponiamo stasera ci descrive in forma impressionante la fuga disordinata delle truppe di Timoscenko il loro caotico ammassarsi ai passaggi sul Don, le perdite spaventose ad esse arrecate daliatravolgente avanzata delle forze tedesche e alleate, le quali non solo operano alle spalle del ne¬ mico, ma in moltissimi punti anche più a sud delle teste di ponte di cui già si era parlalo nei giorni scorsi, occupano l'opposta sponda del fiume. L'aviazione è scatenata in pieno e particolarmente con l'impiego dei distruttori, opera a volo radente, seminando la morte e il panico nelle fila nemiche. Le punte acciaiate delle forze terrestri si valgono di questi esiziali interventi della huftwaffe^ per condurre innanzi e risolutamente la penetrazione nel vivo dell'organismo nemico e per assicurarsi sistematicamente il possesso di nuoin passaggi attraverso il Don. In diversi casi il fiume è stato forzato dalle colonne antibolsceviche nello stesso momento in cui le forze sovietiche erano impegnate sui ponti intatti. Il tentativo di giungere a salvamento oltre il Don è stato in tal modo frustrato in extremis senza neppure la necessità di distruggere i ponti: appena stabilite sulla riva orientale, le forze terrestri antibolsceviche hanno pensato, esse stesse, a reprimere ogni tentativo d'accostamento al fiume da parte dei sovietici, che si sono visti cosi costretti a buttarsi in fuga disperata verso il sud. La potenza offensiva aerea L'azione repressiva e annientatrice che esercita la Luftwaffe contro le orde rosse in fuga si estende ad uno spazio sempre più vasto. La Boersen Zeitung, nella corrispondenza^che già abbiamo avuto occasione di citare, ci informa come i bombardieri tedeschi abbiano incendiato un gran numero di ponti importanti giù a sud est fino al tratto superiore del grande arco del Don. Nonostante il preminente sviluppo che sembra vadano assumendo le operazioni a sud, la potenza offensiva. della catapulta j/ià così vittoriosamente manovrata dal Comando tedesco nel settore di Voronez, non è per nulla diminuita. A nord-est del grande centro occupato tre giorni or sono dalle forze antibolsceviche, non solo sono stati rotti con gravi perdite per i sovietici tutti i tentativi di alleggerimento svolti dal nemico con forte appoggio di carri armati (una sola divisione celere tedesca ne ha distrutti 44 nei due ultimi giorni), ma nuovi poderosi cunei offensivi si sono spinti ancora più innanzi nella stessa direzione, grazie al potente aiuto dell'aviazione da combattimento. Nonostante i nuovi sforzi fatti da quest'ultimo nel settore di Orel con contrattacchi di importanti contingenti di fanteria e di formazioni corazzate, il fronte tenuto dallo schieramento antibolscevico si è dimostrato in questo settore assolutamente tetragono. Guido Tonella [M-ft-.Ri^N0V0R0SSn$K EM&J&lSsh QMaicop

Persone citate: Orel

Luoghi citati: Berlino, Inghilterra, Voronez