Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico

Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico neImImA. zona ni ex. aimAmein Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico Un mercantile in convoglio caricp di armi affondato da un nostro aerosilurante nel Mediterraneo orientale Bollettino n. 773 Il Quartiere Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieni il seguente comuini-cato numm 773: Sul fronte egiziano, duelli di artiglierie. Qualche incursione di mezzi britannici leggeri nelle nostre retrovie: alcune camionette sono state distrutte o inutilizzate, altre mitragliate e incendiate da nostri apparecchi. Cacciatori italiani e tedeschi hanno abbattuto due velivoli britannici in Africa, sei a Malta dove l'aeroporto di Mikabba è stato nuovamente bombardato. Un nostro aereo non ha fatto ritorno. Nel Mediterraneo Orientale, una nave mercantile nemica di 5000 tonnellate navigante in convoglio scortato e trasportante carri armati ed autoveicoli veniva attaccata e affondata da un nostro aerosilurante. Nel pomeriggio di ieri, una coppia di aerosiluranti appartenenti alle formazioni aeree italiane che compiono giornalmente ricognizioni armate sulla vasta zona di mare tra le coste egiziane e quelle palestinesi, ha conseguito una bella, vittoria. I nostri velivoli in perlustrazione lungo la congiungente HaifaDelta del Nilo, alle ore 13, avvistavano un convoglio composto dun piroscafo di 5 mila tonnellate un incrociatore ausiliario, scortati da una torpediniera e una nave-vedetta, che. faceva rotta su Porto Said e procedeva alla velocità di dieci miglia orarie. Con pronta decisione, uno dei nostri velivoli, pilotato dal nostro tenente Giuliano Menini e dal aergente maggiore Amcide Speca, si portava a volo radente contro il giroscafo da 5 mila tonnellate, enchè fortemente ostacolato dall'intesa reazione contraerea delle quattro unità nemiche, il nostro velivolo riusciva con non comune perizia e audacia a sganciare il siluro da previssima distanza. Il piroscafo, colpito in pieno, affondava subito. L'equipaggio del velivolo attaccante e quello dell'altro aerosilu rante potevano accertare la presenza a bordo della unità afìon data di notevole quantità di carri armati e di automezzi che il nemi co non ha avuto tempo nè modo di salvare. L'impre3a dell'equipaggio dell'aerosilurante, che e alla sua prima vittoria sulla flotta nemica, merita particolarissima segnalazione p;r il risultato conseguito l'invio in fondo al mare di una notevole quantità di materiale bellico che il nemico inviava dalla Palestina in Egitto per alimentare le forze che combattono a El Alamein. Merita poi di essere segnalato un episodio di cui sono stati protagonisti i nostri insuperabili piloti da caccia, verso i quali il nemico stesso non può a meno di nutrire-il massimo rispetto. Mercoledì scorso, nove Afaccfti C. 202 in caccia libera a protezione delle nostre truppe operanti avvistavano diciotto Boston scortati da quindici Curtius. Nel combattimento che ne seguiva, un Boston, colpito mortalmente, precipitava al suolo, mentre altri sedici Boston e sei Curtiss venivano efficacemente mitragliati. Terminata la lotta contro i trentatre apparecchi avversari, i nove Macchi, che avevano esaurite le munizioni, si avviavano verso la propria base. Senonchè durante la rotta di rientro notavano la presenza di dieci Hurrìcane che mitragliavano le nostre'truppe in azione. Con pronta decisione il comandante della formazione, benché gli apparecchi fossero privi di munizioni per averle esaurite, come si è detto, durante il combattimento precedente, decideva un finto at tacco, chi, messo simultaneamen te in atto, riusciva a porre in fu ga gli Hurricwne liberando cosi le nostre truppe dal mitragliamento degli aerei nemici. Altri nostri cacciatoti in crociera di protezione sulle forze terrestri in combattimento hanno mitragliato una ventina di camionette nemiche in una località a sud delle nostre retrovie in Egitto. Ieri la nostra caccia ha continuato a svolgere crociere di protezione nel cielo della battaglia. In reiterati attacchi, nostri apparecchi d'assalto scortati da cacciatori, hanno bombardato e mitragliato forze motorizzate nemiche su' fronte di El Alamein. Sono stati Immobilizzati numerosi automezzi, provocati numerosi incendi, colpite riservette di munizioni e autobotti. I cacciatori di scorta hanno impegnato combattimento con una formazione di dodici Curtiss attrezzati come cacciabombardieri scortati dalla caccia costringendo gli avversari a sganciare le bombe entro le proprie linee. Un velivolo nemico è stato abbattuto e quindici mitragliati Dalle azioni surriferite, come annuncia l'odierno bollettino del Quartier generale delle Forze Armate, un solo nostro apparecchio non è rientrato, Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico neImImA. zona ni ex. aimAmein Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico Un mercantile in convoglio caricp di armi affondato da un nostro aerosilurante nel Mediterraneo orientale Bollettino n. 773 Il Quartiere Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieni il seguente comuini-cato numm 773: Sul fronte egiziano, duelli di artiglierie. Qualche incursione di mezzi britannici leggeri nelle nostre retrovie: alcune camionette sono state distrutte o inutilizzate, altre mitragliate e incendiate da nostri apparecchi. Cacciatori italiani e tedeschi hanno abbattuto due velivoli britannici in Africa, sei a Malta dove l'aeroporto di Mikabba è stato nuovamente bombardato. Un nostro aereo non ha fatto ritorno. Nel Mediterraneo Orientale, una nave mercantile nemica di 5000 tonnellate navigante in convoglio scortato e trasportante carri armati ed autoveicoli veniva attaccata e affondata da un nostro aerosilurante. Nel pomeriggio di ieri, una coppia di aerosiluranti appartenenti alle formazioni aeree italiane che compiono giornalmente ricognizioni armate sulla vasta zona di mare tra le coste egiziane e quelle palestinesi, ha conseguito una bella, vittoria. I nostri velivoli in perlustrazione lungo la congiungente HaifaDelta del Nilo, alle ore 13, avvistavano un convoglio composto dun piroscafo di 5 mila tonnellate un incrociatore ausiliario, scortati da una torpediniera e una nave-vedetta, che. faceva rotta su Porto Said e procedeva alla velocità di dieci miglia orarie. Con pronta decisione, uno dei nostri velivoli, pilotato dal nostro tenente Giuliano Menini e dal aergente maggiore Amcide Speca, si portava a volo radente contro il giroscafo da 5 mila tonnellate, enchè fortemente ostacolato dall'intesa reazione contraerea delle quattro unità nemiche, il nostro velivolo riusciva con non comune perizia e audacia a sganciare il siluro da previssima distanza. Il piroscafo, colpito in pieno, affondava subito. L'equipaggio del velivolo attaccante e quello dell'altro aerosilu rante potevano accertare la presenza a bordo della unità afìon data di notevole quantità di carri armati e di automezzi che il nemi co non ha avuto tempo nè modo di salvare. L'impre3a dell'equipaggio dell'aerosilurante, che e alla sua prima vittoria sulla flotta nemica, merita particolarissima segnalazione p;r il risultato conseguito l'invio in fondo al mare di una notevole quantità di materiale bellico che il nemico inviava dalla Palestina in Egitto per alimentare le forze che combattono a El Alamein. Merita poi di essere segnalato un episodio di cui sono stati protagonisti i nostri insuperabili piloti da caccia, verso i quali il nemico stesso non può a meno di nutrire-il massimo rispetto. Mercoledì scorso, nove Afaccfti C. 202 in caccia libera a protezione delle nostre truppe operanti avvistavano diciotto Boston scortati da quindici Curtius. Nel combattimento che ne seguiva, un Boston, colpito mortalmente, precipitava al suolo, mentre altri sedici Boston e sei Curtiss venivano efficacemente mitragliati. Terminata la lotta contro i trentatre apparecchi avversari, i nove Macchi, che avevano esaurite le munizioni, si avviavano verso la propria base. Senonchè durante la rotta di rientro notavano la presenza di dieci Hurrìcane che mitragliavano le nostre'truppe in azione. Con pronta decisione il comandante della formazione, benché gli apparecchi fossero privi di munizioni per averle esaurite, come si è detto, durante il combattimento precedente, decideva un finto at tacco, chi, messo simultaneamen te in atto, riusciva a porre in fu ga gli Hurricwne liberando cosi le nostre truppe dal mitragliamento degli aerei nemici. Altri nostri cacciatoti in crociera di protezione sulle forze terrestri in combattimento hanno mitragliato una ventina di camionette nemiche in una località a sud delle nostre retrovie in Egitto. Ieri la nostra caccia ha continuato a svolgere crociere di protezione nel cielo della battaglia. In reiterati attacchi, nostri apparecchi d'assalto scortati da cacciatori, hanno bombardato e mitragliato forze motorizzate nemiche su' fronte di El Alamein. Sono stati Immobilizzati numerosi automezzi, provocati numerosi incendi, colpite riservette di munizioni e autobotti. I cacciatori di scorta hanno impegnato combattimento con una formazione di dodici Curtiss attrezzati come cacciabombardieri scortati dalla caccia costringendo gli avversari a sganciare le bombe entro le proprie linee. Un velivolo nemico è stato abbattuto e quindici mitragliati Dalle azioni surriferite, come annuncia l'odierno bollettino del Quartier generale delle Forze Armate, un solo nostro apparecchio non è rientrato, Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico neImImA. zona ni ex. aimAmein Duelli delle opposte artiglierie e vane incursioni del nemico Un mercantile in convoglio caricp di armi affondato da un nostro aerosilurante nel Mediterraneo orientale Bollettino n. 773 Il Quartiere Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieni il seguente comuini-cato numm 773: Sul fronte egiziano, duelli di artiglierie. Qualche incursione di mezzi britannici leggeri nelle nostre retrovie: alcune camionette sono state distrutte o inutilizzate, altre mitragliate e incendiate da nostri apparecchi. Cacciatori italiani e tedeschi hanno abbattuto due velivoli britannici in Africa, sei a Malta dove l'aeroporto di Mikabba è stato nuovamente bombardato. Un nostro aereo non ha fatto ritorno. Nel Mediterraneo Orientale, una nave mercantile nemica di 5000 tonnellate navigante in convoglio scortato e trasportante carri armati ed autoveicoli veniva attaccata e affondata da un nostro aerosilurante. Nel pomeriggio di ieri, una coppia di aerosiluranti appartenenti alle formazioni aeree italiane che compiono giornalmente ricognizioni armate sulla vasta zona di mare tra le coste egiziane e quelle palestinesi, ha conseguito una bella, vittoria. I nostri velivoli in perlustrazione lungo la congiungente HaifaDelta del Nilo, alle ore 13, avvistavano un convoglio composto dun piroscafo di 5 mila tonnellate un incrociatore ausiliario, scortati da una torpediniera e una nave-vedetta, che. faceva rotta su Porto Said e procedeva alla velocità di dieci miglia orarie. Con pronta decisione, uno dei nostri velivoli, pilotato dal nostro tenente Giuliano Menini e dal aergente maggiore Amcide Speca, si portava a volo radente contro il giroscafo da 5 mila tonnellate, enchè fortemente ostacolato dall'intesa reazione contraerea delle quattro unità nemiche, il nostro velivolo riusciva con non comune perizia e audacia a sganciare il siluro da previssima distanza. Il piroscafo, colpito in pieno, affondava subito. L'equipaggio del velivolo attaccante e quello dell'altro aerosilu rante potevano accertare la presenza a bordo della unità afìon data di notevole quantità di carri armati e di automezzi che il nemi co non ha avuto tempo nè modo di salvare. L'impre3a dell'equipaggio dell'aerosilurante, che e alla sua prima vittoria sulla flotta nemica, merita particolarissima segnalazione p;r il risultato conseguito l'invio in fondo al mare di una notevole quantità di materiale bellico che il nemico inviava dalla Palestina in Egitto per alimentare le forze che combattono a El Alamein. Merita poi di essere segnalato un episodio di cui sono stati protagonisti i nostri insuperabili piloti da caccia, verso i quali il nemico stesso non può a meno di nutrire-il massimo rispetto. Mercoledì scorso, nove Afaccfti C. 202 in caccia libera a protezione delle nostre truppe operanti avvistavano diciotto Boston scortati da quindici Curtius. Nel combattimento che ne seguiva, un Boston, colpito mortalmente, precipitava al suolo, mentre altri sedici Boston e sei Curtiss venivano efficacemente mitragliati. Terminata la lotta contro i trentatre apparecchi avversari, i nove Macchi, che avevano esaurite le munizioni, si avviavano verso la propria base. Senonchè durante la rotta di rientro notavano la presenza di dieci Hurrìcane che mitragliavano le nostre'truppe in azione. Con pronta decisione il comandante della formazione, benché gli apparecchi fossero privi di munizioni per averle esaurite, come si è detto, durante il combattimento precedente, decideva un finto at tacco, chi, messo simultaneamen te in atto, riusciva a porre in fu ga gli Hurricwne liberando cosi le nostre truppe dal mitragliamento degli aerei nemici. Altri nostri cacciatoti in crociera di protezione sulle forze terrestri in combattimento hanno mitragliato una ventina di camionette nemiche in una località a sud delle nostre retrovie in Egitto. Ieri la nostra caccia ha continuato a svolgere crociere di protezione nel cielo della battaglia. In reiterati attacchi, nostri apparecchi d'assalto scortati da cacciatori, hanno bombardato e mitragliato forze motorizzate nemiche su' fronte di El Alamein. Sono stati Immobilizzati numerosi automezzi, provocati numerosi incendi, colpite riservette di munizioni e autobotti. I cacciatori di scorta hanno impegnato combattimento con una formazione di dodici Curtiss attrezzati come cacciabombardieri scortati dalla caccia costringendo gli avversari a sganciare le bombe entro le proprie linee. Un velivolo nemico è stato abbattuto e quindici mitragliati Dalle azioni surriferite, come annuncia l'odierno bollettino del Quartier generale delle Forze Armate, un solo nostro apparecchio non è rientrato,

Persone citate: Amcide Speca, Curtius, Giuliano Menini

Luoghi citati: Africa, Boston, Egitto, El Alamein, Malta, Palestina, Porto Said