LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE Dal punto di vista informativo è la giornata più ermetica intorno alle operazioni sul fronte orientale. Il Comando germanico ritiene che i capi sovietici abbiano delle idee molto confuse sulla realtà della situazione e che quindi non convenga fornir loro alcuna indicazione. I russi continuano ad ostinarsi nei loro vani attacchi nel settore di Orel e si sono fatti più intraprendenti anche a nordovest di Voronez, seguendo il logico concetto di minacciare il fianco del saliente tedesco; ma manca loro il fiato per sviluppare una manòvra realmente pericolosa. Intanto le colonne corazzate germaniche hanno varcato in altri punti il medio corso del Don e tentano più a sud lo sfruttamento integrale della vittoria. Occupata, e il nemico con ritardo deve ammetterlo, la località di Rossosh sulla linea Mosca-Rostov, una formazione tedesca si è lanciata a nord per. congiungersi colle truppe avanzanti nella zona di Voronez e chiudere la sacca, mentre altre formazioni forse più potenti dilagano verso sudest coll' obiettivo evidente di determinare il crollo o la liquidazione delle armate del Donez. Nulla è trapelato nè da parte tedesca nè da parte russa di quanto succede fra Kupiansk e Taganrog; ma il dilemma appare inesorabile: o le posizioni sono sgombrate in tempo o fra qualche giorno esse saranno attaccate alle spalle. Una terza ipotesi, che cioè la spinta germanica verso sud-est possa essere arginata non presenta finora alcuna probabilità di at-' tuazione. nrpaj q• I miseri resti del convoglio del Mar Glaciale hanno subito nuove perdite; solo tre navi sono scampate alla caccia degli aerei e dei sommergibili tedeschi ma non sono ancora arrivate in porto. La catastrofe pone gli anglosassoni di fronte alla situazione più moralmente-angosciosa : dato che risulta1 impossibile aiutare Stalin coll'invio di rifornimenti è naturale che divengano più urgenti le richieste russe dell'apertura del secondo fronte europeo. Assistere impassibili alla rovina di un alleato è nelle secolari tradizioni britanniche; ma questa volta gli inglesi hanno un complice esigente, gli Stati Uniti i quali desiderano ardente- mente che si compia la folle avventura. • Un convoglio giapponese è arrivato nelle Aleutine; gli americani che si vantano di tenere sotto il loro controllo aereo le isole occupate dalle truppe del Tenno non sono riusciti a disturbare l'arrivo del convoglio che potrà avere delle ripercussioni nelle vicende militari in quell'arcipelago. • I sottomarini russi continuano a silurare e ad affondare navi svedesi nelle loro acque territoriali. Perchè tanta insistenza? E' difficile trovare una j spiegazione esauriente. Comunque i siluramenti avvengono; e gli svedesi aggrappati al principio della più rigida neutralità non sanno come salvare, almeno nelle apparenze, la propria dignità. a. s. LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE Dal punto di vista informativo è la giornata più ermetica intorno alle operazioni sul fronte orientale. Il Comando germanico ritiene che i capi sovietici abbiano delle idee molto confuse sulla realtà della situazione e che quindi non convenga fornir loro alcuna indicazione. I russi continuano ad ostinarsi nei loro vani attacchi nel settore di Orel e si sono fatti più intraprendenti anche a nordovest di Voronez, seguendo il logico concetto di minacciare il fianco del saliente tedesco; ma manca loro il fiato per sviluppare una manòvra realmente pericolosa. Intanto le colonne corazzate germaniche hanno varcato in altri punti il medio corso del Don e tentano più a sud lo sfruttamento integrale della vittoria. Occupata, e il nemico con ritardo deve ammetterlo, la località di Rossosh sulla linea Mosca-Rostov, una formazione tedesca si è lanciata a nord per. congiungersi colle truppe avanzanti nella zona di Voronez e chiudere la sacca, mentre altre formazioni forse più potenti dilagano verso sudest coll' obiettivo evidente di determinare il crollo o la liquidazione delle armate del Donez. Nulla è trapelato nè da parte tedesca nè da parte russa di quanto succede fra Kupiansk e Taganrog; ma il dilemma appare inesorabile: o le posizioni sono sgombrate in tempo o fra qualche giorno esse saranno attaccate alle spalle. Una terza ipotesi, che cioè la spinta germanica verso sud-est possa essere arginata non presenta finora alcuna probabilità di at-' tuazione. nrpaj q• I miseri resti del convoglio del Mar Glaciale hanno subito nuove perdite; solo tre navi sono scampate alla caccia degli aerei e dei sommergibili tedeschi ma non sono ancora arrivate in porto. La catastrofe pone gli anglosassoni di fronte alla situazione più moralmente-angosciosa : dato che risulta1 impossibile aiutare Stalin coll'invio di rifornimenti è naturale che divengano più urgenti le richieste russe dell'apertura del secondo fronte europeo. Assistere impassibili alla rovina di un alleato è nelle secolari tradizioni britanniche; ma questa volta gli inglesi hanno un complice esigente, gli Stati Uniti i quali desiderano ardente- mente che si compia la folle avventura. • Un convoglio giapponese è arrivato nelle Aleutine; gli americani che si vantano di tenere sotto il loro controllo aereo le isole occupate dalle truppe del Tenno non sono riusciti a disturbare l'arrivo del convoglio che potrà avere delle ripercussioni nelle vicende militari in quell'arcipelago. • I sottomarini russi continuano a silurare e ad affondare navi svedesi nelle loro acque territoriali. Perchè tanta insistenza? E' difficile trovare una j spiegazione esauriente. Comunque i siluramenti avvengono; e gli svedesi aggrappati al principio della più rigida neutralità non sanno come salvare, almeno nelle apparenze, la propria dignità. a. s. LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE Dal punto di vista informativo è la giornata più ermetica intorno alle operazioni sul fronte orientale. Il Comando germanico ritiene che i capi sovietici abbiano delle idee molto confuse sulla realtà della situazione e che quindi non convenga fornir loro alcuna indicazione. I russi continuano ad ostinarsi nei loro vani attacchi nel settore di Orel e si sono fatti più intraprendenti anche a nordovest di Voronez, seguendo il logico concetto di minacciare il fianco del saliente tedesco; ma manca loro il fiato per sviluppare una manòvra realmente pericolosa. Intanto le colonne corazzate germaniche hanno varcato in altri punti il medio corso del Don e tentano più a sud lo sfruttamento integrale della vittoria. Occupata, e il nemico con ritardo deve ammetterlo, la località di Rossosh sulla linea Mosca-Rostov, una formazione tedesca si è lanciata a nord per. congiungersi colle truppe avanzanti nella zona di Voronez e chiudere la sacca, mentre altre formazioni forse più potenti dilagano verso sudest coll' obiettivo evidente di determinare il crollo o la liquidazione delle armate del Donez. Nulla è trapelato nè da parte tedesca nè da parte russa di quanto succede fra Kupiansk e Taganrog; ma il dilemma appare inesorabile: o le posizioni sono sgombrate in tempo o fra qualche giorno esse saranno attaccate alle spalle. Una terza ipotesi, che cioè la spinta germanica verso sud-est possa essere arginata non presenta finora alcuna probabilità di at-' tuazione. nrpaj q• I miseri resti del convoglio del Mar Glaciale hanno subito nuove perdite; solo tre navi sono scampate alla caccia degli aerei e dei sommergibili tedeschi ma non sono ancora arrivate in porto. La catastrofe pone gli anglosassoni di fronte alla situazione più moralmente-angosciosa : dato che risulta1 impossibile aiutare Stalin coll'invio di rifornimenti è naturale che divengano più urgenti le richieste russe dell'apertura del secondo fronte europeo. Assistere impassibili alla rovina di un alleato è nelle secolari tradizioni britanniche; ma questa volta gli inglesi hanno un complice esigente, gli Stati Uniti i quali desiderano ardente- mente che si compia la folle avventura. • Un convoglio giapponese è arrivato nelle Aleutine; gli americani che si vantano di tenere sotto il loro controllo aereo le isole occupate dalle truppe del Tenno non sono riusciti a disturbare l'arrivo del convoglio che potrà avere delle ripercussioni nelle vicende militari in quell'arcipelago. • I sottomarini russi continuano a silurare e ad affondare navi svedesi nelle loro acque territoriali. Perchè tanta insistenza? E' difficile trovare una j spiegazione esauriente. Comunque i siluramenti avvengono; e gli svedesi aggrappati al principio della più rigida neutralità non sanno come salvare, almeno nelle apparenze, la propria dignità. a. s.

Persone citate: Orel, Stalin

Luoghi citati: Stati Uniti, Voronez