Sottomissione e complicità

Sottomissione e complicità La neutralità svizzera Sottomissione e complicità è o , e o o i ri I e i i Roma, 29 giugno. L'atteggiamento ufficiale e ufficioso, della Svizzera che può essere ormai definito di sottomissione e di complicità in favore dei nemici dell'Anse, è ancora una volta documentato dai seguenti significativi episodi. In un suo articolo lo scrittore svizzero Amiguet aveva scritto la frase: «L'esperienza sanguinosa del bolscevismo in Ungheria ». La censura svizzera gli ha tagliato la parola « sanguinosa ». Poiché lo stesso Amiguet, direttore della rivista Le mais suisse, protestò perchè gli si impediva di scrivere contro la Russia bolscevica, la censura militare svizzera gli rispose testualmente che « ogni attacco contro la Russia bolscevica è in questo momento un attacco contro la Gran Bretagna e ciò non può naturalmente essere permesso in omaggio alla neutralità». Altro episodio. Il console Inglese di Ginevra, seguendo le Istruzioni della legazione britannica di Berna ha incautamente domandato la soppressione della rivista Le mois suisse che si muove con atteggiamenti indipendenti secondo quei princlpii di libertà del pensiero e del giudizio che sembrereb- . bero appartenere al canoni del regimi democratici. Non riuscendo ancora nel suo intento, egli ha convocato nel suo ufficio lo stampatore della rivista e lo ha invitato a rifiutare la sua tipografia. Gli ha fatto presente che in caso di resistenza alla sua imposizione egli avrebbe rifiutato il navicert a tutte quelle ditte esportatrici di macchine e di orologi, sue clienti, per le quali stampa gli annunci pubblicitari, costringendole cosi ad abbandonare la sua tipografia. Non risulta in alcun modo che il Governo svizzero abbia reagito. Terzo episodio. La censura fran- ' cese, che ha un suo ufficio ad Annemasse, ha respinto alla frontie-, ra due numeri della rivista Le mois suisse l'uno perchè conteneva ujd. articolo sul Duca d'Aosta e l'altro Eerchè conteneva pensieri del >uce. La censura francese vuol continuare ad impegnare il suo Governo nella politica di guerra contro .l'Italia che arriva fino alle espressioni dello spirito. Sta bene. Ancora una volta l'Italia annota. E però tutto questo riguarda soltanto i rapporti tra l'Italia e la Francia e non la Svizzera* ina nella redazione del Journal'de Genève che si pubblica a Ginevra si è nientemeno che installato, senza protesta delle autorità" governative e dell'associazione giornalistica della Repubblica elvetica, un rappresentante della censura francese, tale Ph. Latour, il quale rivede tutto quanto si prepara per la pubblicazione del giornale secondo le direttive delle autorità francesi.

Persone citate: Latour