I generali Baldassarre e Piacenza caduti al posto di combattimento

I generali Baldassarre e Piacenza caduti al posto di combattimento I generali Baldassarre e Piacenza caduti al posto di combattimento Roma, 29 giugno. Al loro posto di combattimento, in territorio egiziano, sono caduti sul campo dell'onore, il imitano dei 26 giugno, il generale Ettore Baldassarre comandante di un nostro Corpo d'Armata, ed il generale Guido Piacenza. Sono altri due nomi che si aggiungono all'albo delta gloria scritto dai generali italiani in guerra: ad essi rendono l'estremo saluto le vittoriose bandiere tricolori e l'Italia fascista, fiera delle rinnovate eroiche gesta dei suoi fiali- Ettore Baldassarre Il generale Ettore Baldassarre, nato a Tranl, compiè gli studi ginnasiali a Messina, distinguendosi per prontezza di ingegno. Fu fra f prirnlssimi studenti ad ottenere la licenza a onore, ambito titolo istituito in quegli anni per premiare gli allievi migliori. Iniziò la carriera militare all'Accademia di Torino, da dove usci brillante ufficiale di artiglieria con la votazione piti alta. La prima guerra mondiale lo trovò in linea come comandante dei reparti degli osservatori di artiglierìa prima, come comandante di un raggruppamento di artiglieria pesante dopo. In seguito venne trasferito alla Terza Armata, comandata dal Duca d'Aosta. Terminato il conflitto passò all'Ispettorato generale di artiglieria e promosso quindi colonnello per meriti eccezionali. Fu successivamente Comandante dell' Vili Reggimento di Artiglieria di corpo di armata in Modena, e poi col generale Dall'Olio .al Commissa¬ riato generale per le fabbricaztoni+di guerra. Promosso generale di brigata nel dicembre 1935, assunse il comando di una grande unità. Nel 1938 succedette al Duca di Bergamo del Comando della divisione « Legnano », essendo stato nello stesso anno promosso al grado superiore. Passo quindi alla divisione « Cuneo >, per partecipare alla guerra sul fronte occidentale e quindi assunse il co¬ +ne * Ariete* ha>-avuto nella guer mando della divisione corazzata «Ariete>, che egli organizzò nei suoi quadri e portò sul suolo africano nel dicembre 1940. E' nota la parte che la divisio- ra africana. Numerose volte que sta nostra unità è stata- citata nel l'ordine del "giorno dal comandante del Corpo di spedizione tedesco. Il 17 maggio 1941 un ordine del giorno del Comandò di una unità germanica rivolgeva al generale Baldassarre un vivo elogio per i combattenti dell'* Ariete ». L'ordine del giorno fra l'altro diceva; « Ufficiali e truppe hanno tenu- - . l à e i - a e o i a e e o o a o a e n a a to le posizioni impegnandosi fine all'ultimo. Un reparto preposto alla difesa della pianura del Passo di Halfaya ha resistito con leonino coraggio fino all'ultimo uomo contro preponderanti forze nemiche. La maggior parte di essi si è immolata fedele alla bandiera. Sia reso onore alla loro memoria ». Dopo un breve periodo di assenza dal campo di battaglia per assumere la direzione del servizio tecnico di artiglieria tornava in Africa al comando di una delle più importanti unità operanti, alla testa della quale ha trovato floriosa morte. Era decorato deiOrdine militare di Savoia e della Croce di ferro tedesca. Guido Piacenza H gen. Guido Piacenza era nato a Mondovl il 21 giugno 1896, ma poteva considerarsi torinese, polche nella nostra città risiede la sua famiglia (un suo fratello era il compianto col. Dino Piacenza, decorato di guerra, e direttore della Segreteria amministrativa della Federazione dei Fasci; un altro suo fratello, il col. del Genio Camillo Piacenza, pur decorato di guerra, è a Torino) polche qui egli ha frequentato l'Accademia militare dalla quale è uscito sottotenente di artiglieria nel 1915 e qui più tardi ha compiuto i corsi all'Istituto Superiore di guerra. Nel 1915 era partito per la prima guerra mondiale durante la quale fu sempre in prima linea, comandando reparti di artiglieria alpina e di bombardieri. Consegui per le sue valorose e intelligenti azioni la promozione a capuano per merito, di guerra. Frequentato 1 corsi all'Istituto Superiore di guerra, passò a far parte del Corpo di Stato maggiore. Quale ufficiale di S. M. prestò servizio presso 11 Ministero della Guerra e nel 1933, col grado di ten. colonnello di S. M. venne Inviato a Mosca quale addetto militare presso l'Ambasciata d'Italia, rimanendovi fino al principio del 1938. Promosso colonnello, comandò il 26» Artiglieria, ad Asti. All'inizio dell'attuale guerra, ricopriva la carica di Sottocapo di S. M. della IV Armata sul fronte occidentale. Quindi passò Capo di S. M. del Corpo d'Armata autotrasportabile, che partecipò alle operazioni per la conquista della Dalmazia. Ultimate queste operazioni ricopri la stessa carica presso il Corpo di spedizione italiano in Russia. Con anzianità dal 1" gennaio 1942 venne promosso generale ed assegnato al Comando di artiglieria di un nostro Corpo d'Armata operante in Marmarica, sui cui campi il giovanissimo generale, figlio di un ufficiale superiore dell'Arma dei RR. Carabinieri e appartenente ad una famiglia di valorosi soldati, ha gloriosamente Immolato la propria vita. AZtri due generali, Baldassarre e Piacenza, sono caduti alla testa delle nostre gloriose truppe in territorio egiziano. Sono così nove i generali che hanno offerto alla Patria la loro vita durante l'attuale guerra. I generali Lorenzini e-Volpini sono caduti in Africa Orientale; i generali Muletti, Miele e Tetterà sono caduti sul fronte della Marmarica; il generale De Carolis è caduto sul fronte, russo; il generale Borsaréllx è morto appena rientrato in Patria in seguito alle ferite riportate in combattimento. Questa fulgida schiera di eroi dimostra che l'esercito ttaJia?io è tuttavia all'altezza delle sue gloriose tradizioni, e dall'ufficiale più elevato in grado al più modesto fante tutti cooperano col rischio della propria vita alla grandezza e alla potenza della Patria. L'Italia saluta con commossa fierezza la memoria dei generali Baldassarre e Piacenza. Il loro eroico sacrificio sarà vendicato il giorno della i?n?uancabiJe vittoria. e e , taaslunsrma li gen. Ettore Baldassarre