Il Mediterraneo al centro del convegno di Washington

Il Mediterraneo al centro del convegno di Washington Il Mediterraneo al centro del convegno di Washington Buenos Aires, 20 giugno. Secondo informatori autorizzati Churchill e Roosevelt hanno affrontato lo studio dei seguenti problemi: 1) Rovesci britannici nel Nord Africa dove l'esercito imperlale in ritirata ha creato il pericolo che l'Asse stabilisca il proprio dominio sul Mediterraneo orientale; 2) Misure per mantenere l'invio di armi e rifornimenti in Russia; 3) Maggiore cooperazione delle forze britanniche e del corpo aereo nordamericano fià operante in Asia Minore; ) Urgenza del problema di mantenere aperte le rotte marittime annullando la guerra sottomarina dell'Asse e coordinando la costruzione delle navi nel cantieri nordamericani e britannici onde superare le grandi perdite; 5) Preparare il terreno per la collaborazione tripartita dentro il sistema di sicurezza del dopoguerra; 6) Utilizzazione dell'esercito britannico radunato nel territorio nazionale e valutato a 1.500.000 uomini perfettamente addestrato lasciando alla guardia imperiale consistente in due milioni di uomini il compito di difendere l'Inghilterra da un eventuale tentativo d'invasione. Tuttavia il tema più importante è la difesa dell'Egitto, del Ca naie di Suez, del Caucaso e del Mediterraneo orientale dove, secondo il New York Sun esiste già ponte collegante lo schieramento africano con lo schieramento caucasico. La difesa di questa delicata zona strategica si è impostata come urgente facendo passare in secondo piano persino lo studio della possibilità di aprire un autentico secondo fronte, tanto vero che la stampa nord americana riconosce essere impossibile so¬ gnare per il corrente anno l'invasione del continente o qualcosa di slmile se prima non si consolida 11 possesso del fronte africano esistente dall'entrata dell'Italia in guerra. Queste le Informazioni sul convegno Interalleatb a cui fa da sfondo la crescente inquietudine dei paesi nord americani nei quali il pacifismo e il disfattismo assumono proporzioni notevoli sia in ampiezza che in profondità. Contrariamente infatti alle dichiarazioni ufficiali secondo le quali il popolo nord americano appoggia unanimemente la politica del governo e partecipa alla guerra con la totalità delle sue forze materiali e morali, la diffusa rivista Life pubblica un documentato articolo sull'attività disfattista e pacifista di numerose associazioni politiche e sindacali nord americane. Non senza preoccupazione la rivista riconosce che coloro che si dedicano a codesta attività sono cittadini nord americani, usufruenti quindi del pieno diritto di pensare liberamente e di Uberamente esprimere le loro opinioni, c Mentre il nostro paese lotta per la sua esistenza, non mancano voci lancienti il veleno della disunione e impegnate a distruggere quella stessa libertà che permette loro di esprimersi come si esprimono». La rivista informa poi dell'esistenza di un ufficio clandestino che ha diramato al mobilitati una circolare di questo tono: « Volete imboscarvi? Consultateci e saprete come evitare il servizio militare ». • L'11 febbraio la associazione Amici del pogresso ha Indetto una riunione durante la quale gli oratori hanno pronunziate le seguenti frasi: « Perchè chiamare eroll Mssneaddgmltlbtmtptnncpsnpgdcgguv l Mac Arthur e 1 suol uomini? Non sono degli eroi; sono degli imbecilli ». < Il Giappone è stato costretto a farci la guerra per la nostra politica aggressiva. Per evitare danni maggiori dobbiamo chiedere la pace e ritornare al nostri affari». Le associazioni maggiormente attive sono la Legione delle madri e donne d'America, il Centro degli avvenimenti mondiali, la Le gione cristiana d'America, il Comitato dei cittadini dell'Unione, le Camicie bianche. Windhorst, fondatore dirigente dell'associazione appoggiante la politica sostenuta da Linci bergli ha affermato pubblicamen te: « Roosevelt è ebreo come tutti discendenti della colonia olan dese ». Tutte queste associazioni legalmente costituite combattono contro il bolscevismo, l'ebraismo e la plutocrazia e sono perciò accusate di servire il nemico e di sostenere la causa fascista. Tuttavia non'essendosi mai provato che ricevano sovvenzioni o materiale di propaganda dall'Asse, le autorità si sono dichiarate impotenti ad impedire la loro attività od a pu nire i loro dirìgenti. Il giornale più pericoloso era la Justicia Social diretto dal famoso padre Coughlin acerrimo nemico del presidente, largamente diffuso e circolante negli ambienti fami giiari maggiormente toccati dalla guerra. Concludendo, la rivista chiede un immediato intervento del go verno giacché « è estremamente pericoloso permettere un'attività sediziosa pacifista e disfattista in un momento cosi grave per la vita e l'avvenire del paese ». Mario Intaglietta

Persone citate: Churchill, Coughlin, Mac Arthur, Mario Intaglietta, Roosevelt