IL CASTORO

IL CASTORO IL CASTORO Lewis, raffinato eroe del signor Paul Morand, -definito come « cosmopolissen », ad indicare un complesso ideale di canagliesca ed internazionale eleganza, giocava volentieri il castoro, gioco importato dall'Inghilterra a Parigi negli anni della «prosperiti/» e dei banchieri rasati, dell'irriverenza compiaciuta e della calcolata arroganza. «Si gioca a castoro secondo il punteggio del tennis, quindici, trenta, fino a raggiungere il game», spiegava, condiscendente, Paul Morand, e difatti Lewis coscienzioso numerava, quìndici, trenta... ma non palle, il castoro si gioca per la strada, in treno, a teatro, se, invece di palle, bisogna numerare le barbe, e, d'altra parte, non si hanno altri avversari che se stessi — ed i barbieri. Lewis, fiorissimo di sentirsi scanzonato (che abbietta parola, in fondo, cosi pesantemente flimola e si pensa subito uomini brillantinoti, leggermente calvi, sigaretta all'angolo della bocca, abito grigio troppo chiaro, pull-over blu, unghie leggermente lucidate di rosa), Lewis continua la sua partita anche in chiesa, al funerale di un amico, e, quando, desolato di non trovare, sotto le navate, oltre .agli sparuti senatori ed al ministro, timidamente barbuti, un ultimo pelo che gli concèda la- vittoria, improvvisamente ricorda come- il defunto davvero portava il pizzo, la sua gioia è assoluta e sportiva, ed egli dice al suo cuòre «game» ripromettendosi di raccontare in giro il suo proprio ammirevole cinismo. Né si creda che l'esempio dovesse restare unico, e libresco. Le riviste illustrate di allora conservano, accanto alle sfilate di reginette, col pancino attraversato dal nastro, miss Alabama, miss Connecticut, anche i risultati di complicate inchieste sul castoro: ne risultava che i giocatori hanno il massimo delle probabilità piazzandosi sugli imperiali dei « bus » di Londra, poiché le ultime barbe vittoriane prediligono questo stile di trasporto, e, d'altra parte, dall'alto si domina anche la strada, con le possibilità, rare, ma non disprezzabili, di passanti pelosi. L'umorismo consacrava con solennità il castoro, tf- Tit Bits mostrava un uomo barbutissimo in atto di scendere dalla sua automobile, tra l'ammirazione di antichi colleghi mendicanti: -Il segreto era nel sapersi presentare in tempo — spiegava — e devo al castoro la mia pelliccia' assortita »: Erano ammessi al punteggio anche i divi dello schermo: Rodolfo Valentino, apparendo come Sceicco padre, a mento velato, Victor Franeen e Harry Baur — quest'ultimo irregolarmente, spesso si rasa a metà film —, ebbero la loro importanza nei calcoli dei tifosi, che ostentatamente distratti mugolavano «game» oppure «set» fino a quando, improvvisamente, scoprivano, che la murder-party era gioco assai più movimentato ed attuale. Il castoro deperì, s'intignò, se ne può parlare, ora, come di una mitica bestia, scomparsa, il dinosauro, se volete, o la balena bianca. Irene Brin

Persone citate: Castoro Lewis, Harry Baur, Irene Brin, Paul Morand, Rodolfo Valentino, Sceicco, Victor Franeen

Luoghi citati: Alabama, Connecticut, Inghilterra, Londra, Parigi