Il solenne rito dello scambio di opere d'arte tra Venezia e Croazia

Il solenne rito dello scambio di opere d'arte tra Venezia e Croazia Il solenne rito dello scambio di opere d'arte tra Venezia e Croazia Venezia, 25 maggio. Nel portico anteriore dei-fondaco del Turchi si è svolto ieri mattina un solenne rito d'arte e di amicizia fra la Croazia, e Venezia, La città ha offerto allo Stato croato un prezioso cimelio: il fónte battesimale del principe Vericeslao, già appartenente al battistero della cattedrale di Nona, in Dalmazia, che i più eminenti, sto-1 rici. dell'arte assegnano alla fine dell'ottavo secolo. Tale fonte ha un valore inestimabile, essendo collegato alla storia, alla tratìizlo-' ne e alla religione avita del popolo creato. In cambio del fonte battesimale, la Croazia ha offerto a sua volta a Venezia due dipinti di Vettore Carpaccio, rappresentanti un San Sebastiano e un San Pietro martire e facenti parte di un polittico esistente in origine nella chiesa di Santa Pasca in Venezia, e poi passati In proprietà dell'Accademia delle scienze e delle arti di Zagabria, alla quale sono pervenuti con legato del Vescovo Strossmeyer. La cerimonia dello scambio dei cimeli si è svolta alla presenza dell'A. R. 11 Duca di Genova, del presidente del Civico Museo di Venezia, oolite Volpi di Misurata,' dell'accademico prof. Karaman Jubo, direttore del Musei di Croazia, in rappresentanza dell'Accademia nazionale croata, delle autorità e gerarchie cittadine e di un eletto stuolo di invitati. Il prof. Karaman Jubo ha pi» nunefato in italiano un breve discorso, nel quale ha messo in rilievo l'importanza ed il significato simbolico dello scambio, ed ha concluso dicendosi onorato di consegrare al Museo di Venezia due dipinti del Carpaccio. Ha preso quindi la parola il conte Volpi di Misurata, il quale, dopo aver ringraziato il Duca di Genova per aver voluto presenziare la significativa cerimonia e ringraziato il prof. Karaman dell'offerta del due dipinti del Carpaccio, ha esaltato le relazioni .di amicizia esistenti fra l'Italia e.la Croazia, .amicizia che si esprime oggi nella fraterna solidarietà dei soldati italiani e croati «he combattono sul fronte russo contro il comune nemico bolscevico. Il conte Volpi ha concluso auspicando al certo e prospero avvenire dei due popoli affacciatisi sullo stesso mare, che si chiama ancora Golfo di Venezia.

Persone citate: Pasca, Turchi, Vettore Carpaccio