Vessazioni in Brasile ai rimpatriati italiani di Giorgio Sansa

Vessazioni in Brasile ai rimpatriati italiani Vessazioni in Brasile ai rimpatriati italiani La lunga odissea del transatlantico spagnolo che ha trasportato il personale diplomatico dal Panama e dà altre repubbliche sud - americane Madrid, 25 maggio. E' arrivato a Barcellona il grande transatlantico spagnolo Cobo de Buena Bsperanza a bordo del quale hanno viaggiato una settantina di diplomatici e residenti italiani reduci da vari paesi del Sud America e dal Panama. I nostri connazionali però non hanno varcato lo stretto di Gibilterra: scesi a Lisbona, hanno attraversato la penisola Iberica In ferrovia ed hanno transitato da Barcellona con uno dei soliti treni. Il Cobo de Buena Bsperanza è un magnifico vapore (l'antico Presidente Wilson americano), costruito con criteri commerciali e senza lusso. La traversata è stata buona ma lunga: partito quarantatre giorni fa da Montevideo, il transatlantico dovette fare una sosta forzata nella rada di Rio de Janeiro perchè le autorità brasiliane e inglesi, contrariamente alla promessa fatta, non davano la nafta necessaria alia prosecuzione del viaggio. Il vapore rimase ben dodici giorni fermo: grazie in parte all'interessamento del ministro di Spagna a Rio de Janeiro che telegrafò opportunamente a Madrid, le autorità nemiche si decisero a dare il permesso d'ap pròwigionaimento. Tuttavia fu ne cessarlo obbedire ancora una voi ta alle ingiunzioni degli inglesi e il vapore dovette far rotta sull'Isola di Trinidad, possedimento inglese, dove i diplomatici italiani e tedeschi non vollero essere trasportati se non dopo avere ottenuto formali garanzie di inviolabilità. La permanenza nell'isola di Trinidad durò tre giorni. Ufficiali Inglesi salirono a bordo ma si limitarono ad una visita sommarla. Da Trinidad il piroscafo potè finalmente dirigersi a Lisbona. Du rante la sosta nella rada di Rio de Janeiro 1 viaggiatori non furono autorizzati a scendere a terra, e rimasero privi di qualunque comunicazione. A Rio de Janeiro l'atteggiamento del presidente Vargas che si diceva amico dell'Italia, ha sorpreso profondamente gli Italiani. Non solo le autorità si sono mostrate altrettanto ostili verso ì nostri connazionali quanto quelle dell'Uruguay e dell'Ecuador, ma le vessazioni cui essi sono stati sottoposti non sono state risparmiate neppure agli stessi diplomatici. Questi sono stati trattati come stranieri sospetti, chiusi nelle proprie case dopo, le otto di sera, privati di qualsiasi libertà di movimento. L'ispettore dei Fasci nel Brasile, Martini, è stato arrestato senz'aitra motivazione che quella dell'attività che ufficialmente svolgeva. Per alcuni giorni non vi saranno più treni di rimpatriane. Per il 27 maggio è atteso a Lisbona il vapore portoghese Bage che viene eia Rio de Janeiro e che recherà altri duecento residenti italiani. R. F. si conclude ora con l'annientamento di forti unità bolsceviche insaccate. « Con abile càlcolo il nemico aveva iniziato il suo grosso tentativo — scrive il corrispondente di guerra Rudolph Bruning — in un momento in cui una ragguardevole parte dell'aviazione germanica era impegnata nei combattimenti di Kerc. Benanche in quel suo calcolo v'era pure un errore. I russi cioè non avevano tenuto sufficiente conto della mobilità delle forze aeree tedesche che sempre intervengono in tempo nei punti critici del fronte. I primi mezzi corazzati russi avevano appena cominciato la marcia verso Karkov che già si trovavano sul posto anche le prime squadriglie della Luftwaffe. Sopraggiungevano- più tardi gU « Stuka ». In pochi giorni l'assalto nemico si paralizzava ». Circa i vanta agi con i quali i russi avevano inziato l'azione, ci racconta U corrispondente Bruning che ad est di Karkov essi guadagnarono del terreno, sebbene non tanto da soddisfare l'aspettativa del comando sovietico. Inoltre la pressione nemica su Krasnograa ( Constantinograd) era fortissima, perchè i bolscevichi speravano ai colpire in questo settore, a sud-ovest di Karkov, i nervi vitali del rifornimento germanico. Effettivamente essi riuscirono, ingaggiando nell'operazione forze notevoli, a penetrare in direzione ovest dopo avere aperto una breccia nelle linee. Ma i tedeschi fermarono a tempo l'avanzata, e prima ancora che il nemico se ne accorgesse, il suo attacco si trasformò qua e là in difesa. Il n maggio all'alba, dalle posizioni tedesche della regione settentrionale del Donez partiva in direzione.nord il contrattacco. In un altro punto, come riferisce l'agenzia ufficiosa, un gruppo tedesco rimase circondato. Ai russi tuttavia non riuscì di annientarlo. I tedeschi insaccati si difesero eroicamente fino al momento della liberazione. Un altro corrispondente di guerra, Fred Gressenbauer rivela anche lui particolari interessanti. Egli dice che la testa di ponte di Timoscenko, al di qua del Donez, a nord-est di Karkov, venne a poco a poco ridotta ai minimi termini dalla pressione dei tedeschi Lentamente ma sicuramente Ze unita corazzate germaniche ebbero U sopravvento au quelle sovietiche. In certi punti del campo di battaglia, che è molto accidentato alternandosi la collina alPavvallamento, sono disseminate le carcasse dei grossi carri bolscevichi. Sul cocuzzolo di un'altura ne giacciono sette od otto, egli racconta, tsncpri tragliatrici di bordo. Strano a dirsi, l'artiglieria contraerea nemica non si fa sentire; non ci sono nel cielo i fiocchi bianchi dei suoi proiettili intorno ai nostri apparecchi. I Messerschmitt guizzano in ogni direzione alla caccia dei velivoli nemici». L'Ucraina è un paese estremista in fatto di temperatura. Fino a poche settimane, fa'si gelava', il termometro non si moveva dai venti, dai trenta sotto zero. Adesso invece si combatte con trenta gradi sopra zero, cioè nella canicola estiva. Il sole ardente ha'prosciugato il terreno della lotta dal quale si alzano immensi nuvoloni di polvere gialla. Questo valore, non meno eccezionale del freddo intenso che Io precedette, rende naturalmente faticose e spossanti le operazioni. Ma il caldo, dopo tutto, era atteso, era desiderato: esso è la condizione indispensabile di una guerra di movimento. Giorgio Sansa .0 50 100 150

Persone citate: Bruning, Buena, Fred Gressenbauer, Rudolph Bruning, Trinidad, Vargas