La Commissione del Bilancio

La Commissione del Bilancio La Commissione del Bilancio Grazia e Giustizia - Educazione nazionale a o . d e n a e i a e . Roma, 7 maggio. Sotto la presidenza del Presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, Grandi, si sono riunite stamane le commissioni legislative del bilancio e della giustizia per l'approvazione del bilancio del Ministero di Grazia e Giustizia. Aperta la discussione il presidente della commissione della giustizia, Farinacci, ricordando l'alto elogio tributato ieri dal Duce al Guardasigilli per l'opera di codificazione compiuta, ha manifestato al Ministro Grandi l'ammirazione e 11 plauso vivissimo delle commissioni riunite per la fatica da lui tanto nobilmente condotta a termine e che ha dato al Paese i nuovi codici fascisti. Il presidente Grandi ha ringraziato 11 camerata Farinacci e con lui tutti 1 consiglieri nazionali e 1 camerati della commissione della giustizia ricordando la loro collaborazione costante e amichevole e §articolarmente 11 Sottosegretario 'utzolu che con lui condivide il compito di direzione del dicastero della giustizia. Le pene per gli accaparratori Il coris. naz. Paoloni ha invocato pene più severe in materia di accaparramento. Il cons. naz. Pedale si è occupato delle vertenze di lavoro e In particolare dell'assistenza legale al lavoratori e dell'intervento in giudizio delle associazioni sindacali. Il consigliere Campagnoli ha chiesto che sia diminuito il gravame delle spese per consentire una maggiore tutela dei lavoratori Il cons. naz. Landi si è dichiarato contrario all'allargamento dell'assistenza dei lavoratori nella forma del gratuito patrocinio dato che le organizzazioni sindacali hanno 1 mezzi necessari per sostenere le spese di giudizio. Il Sottosegretario di stato Putzolu ha dato conto dell'attività svolta dal Ministero per diffondere la conoscenza dei nuovi codici e ha rivolto, a nome del Ministro, un vivo elogio a tutti 1 magistrati, avvocati e cancellieri che fanno a gara per assicurarne il successo. ' Occupandosi della giustizia penale ha sottolineato la curva discendente dell'attività delittuosa. Quanto alla esecuzione penale ha posto In luce come la riforma penitenziaria italiana sia largamente imitata all'estero. Sempre più va perfezionandosi la lotta contro la delinquenza minorile con risii) tati brillanti, specie nel campo morale: su 900 minori che allo scoppio del conflitto avevano l'età prescritta, 450 si sono arruolati volontariamente: molti sono eroicamente -raduti, uno è stato de corato di medaglia d'oro. In Inghilterra invece la delinquenza minorile è in grande aumento. La magistratura della Libia ha tenuto alto il prestigio della giù stizia resistendo impavida duran te le effimere occupazioni nemiche. Nel palazzo di giustizia di Tripoli, mezzo diroccato dai bombardamenti, si Bono tenute sempre regolarmente le udienze. A Bengali i magistrati del Tribunale si sono opposti alle illegali ingiurio se pretese del nemico. pnnds à a a i e i Il bilancio è stato quindi approvato. Successivamente la Commissione del Bilancio ha tenuto una riunione con la Commissione dell'Educazione Nazionale sotto la presidenza del Presldene Grandi, per l'esame del bilancio del Ministero dell' Educazione Nazionale. Il Ministro Bottai ha illustrato la metodica ascensione delle epe se sostenute dallo Stato per la Scuola, che va dai 50 milioni del 1900 ai 3 miliardi del 1941-42. I problemi della Scuola formatrice di coscienze e di caratteri, sono ravi e numerosi: essi sono stati efinitl- nettamente dalla Carta della Scuola che considera la Scuola come una funzione sociale. Primo fra essi è il problema edilizio congiunto a quello dell'ob bligo della frequenza scolastica. Purtroppo oggi non tutti 1 centri hanno la loro scuola: solo per la Scuola materna occorreranno 50 mila aule, per quella elemen tare ne mancano ,- attualmente 37 mila, per la Scuola media ne occorreranno altre 10 mila. Circa l'inquadramento dei maestri elementari nel ruoli statali, il Ministro ha dichiarato che esso è un primo passo. Il Ministro ha poi annunziato che la nuova legge sulla scuola elementare è già pronta e importerà un nuovo re gelamento dei relativi servizi: es sa prevede una Scuola materna di due anni, una Scuola elementare di tre anni, una Scuola artigiana di due. Le esportazioni artistiche Anche l'accoglienza fatta dagli alunni alla nuova scuola è stata entusiastica. Occorrevano per essa strumenti perfetti: i libri di testo, e oggi alcuni di essi sono veri capolavori. Il nuovo sistema di va lutazione è certo più severo. Il numero dei bocciati del 1941 è stato più del doppio del 1940. Si attua cosi una rigorosa selezione, mentre è stata scongiurata l'invasione di elementi poco idonei. Accennato alle prime esperienze date dal lavoro nella scuola, il Ministro si è occupato dell'azione svolta nel campo delle arti. E tra l'altro parlando del mercato artistico interno ed estero ha detto: Ferme parole del Duce hanno boi lato la premura superflua e poco avveduta, con la quale una parte, fortunatamente esigua, della borghesia italiana si è data a convertire in antichi o presunti antichi manufatti artistici il proprio denaro: pensando cosi di garantire in beni sicuri la propria sostanza ed assieurarsi'preventivamente contro la crisi economica della guerra, e contro l'Incognita che 11 nuovo ordine europeo necessariamente rappresenta per il piccolo e 11 grande capitalismo. Il fenomeno non ha avuto proporzioni allarmanti e a noi tutori del patrimonio artistico non poteva dare serie preoccupazioni se non ai fini dell'eventuale esportazione delle opere d'arte. L'amministrazione è intervenuta con prontezza e, applicando la legge di guerra, ha vietato categoricamente per tutta la durata della guerra ogni esportazione di opere d'arte e parallelamente ha so¬ rstta apeso la facoltà condizionata, concessa agli Enti, dalla legge del 1939, di trattare l'alienazione delle opere • d'arte di loro proprietà, n Ministro ha poi proseguito: « Sono corse notizie allarmistiche circa acquisti in grande stile fatti in Italia da cittadini tedeschi. Che cosa c'è di véro? Si è detto perfino che opere del Musei dello Stato abbiano passato le Alpi dirette all'amica Germania: e questo basti a dimostrare l'Infondatezza di quelle chiacchiere. Un tale espatrio non sarebbe potuto avvenire senza .una apposita legge che non fu mai promulgata, nè proposta, nè immaginata. Il quesito al quale dunque posso e devo rispondere è 11 seguente: se sia stata arbitrariamente o troppo estesamente applicata la legge sull'esportazione nei confronti di acquirenti tedeschi ». « L'elenco delle opere esportate con il consenso dello Stato è il seguente: opere munite di certificato di temporanea importazione: la Leda col cigno, attribuita a Leonardo da Vinci; due frammenti di predella con storie di S. Agostino; una deposizione attribuita a1 Tintoretto; un ritratto di senatore veneziano, di Alessandro Longhi; cinque arazzi; un gruppo notevole di mobili antichi. « Altre, opere erano da tempo, per decreto, libere da ogni vincolo ed esportabili in qualsiasi momento perchè provenienti dalla smembrata collezione Barberini. Sono state esportate attraverso la regolare procedura col consenso dello Stato diverse opere da varie città italiane. Se da alcune di tali opere ci siamo separati con rimpianto, nessuna di esse era tuttavia tale da doversi considerare categoricamente inesportabile. Era anzi logico che, chiudendosi, con la guerra tutte le altre comunicazioni con l'estero, l'attività di esportazione del mercato artistico italiano venisse convogliata verso 14 Germania e la Germania sostituisse l'America nel primato delle Importazioni artistiche dall'Italia ». «Nè può sfuggire che se l'esportazione di un capolavoro è sempre un sacrificio, ben diverso è il peso di un'esportazione in Europa e particolarmente in Germania da quello di un'esportazione oltre oceano ».