La distruzione dei tedeschi propugnata da Vansittart di Giuseppe Piazza

La distruzione dei tedeschi propugnata da Vansittart IMPERIA. ImSSMO CIXSCO La distruzione dei tedeschi propugnata da Vansittart Berlino, 6 maggio. Un nuovo orgiastico sfogo di odio antitedesco, di quello che caratterizzò sempre tipicamente la mentalità della casta burocratica inglese cui risale in definitiva, in affinità di sentimenti con il plutocratismo burocratico e filobolscevico, la responsabilità della guerra per la riconquista delle perdute posizioni di Versaglia, richiama oggi su dì sè l'attenzione della stampa del Reich e getta vivida luce sul fatto che due anni di guerra sono passati invano se non sulla coscienza del popoli almeno, certo,, sulla coscienza delle cricche bellicistiche dei cattivi pastori che 11 traviano. Sono sempre gli stessi spiriti abbietti che vengono sorpresi con le mani nel sacco nell'opera di soffiare sotto le ceneri e sulle macerie già cosi abbondantemente apprestate ai popoli affinchè sempre nuove ondate di odio ne divampino, e 11 gioco d'azzardo, dalla cui Indefinita continuazione essi possono solo ripetere la toro personale salvezza, non finisca ancora. Si tratta del solito Vansittart, il cattivo genio a cui il Foreign Office deve la mirabile coerenza di un trentennio almeno di politica imperiale a capofitto che sta ora Iter arrivare alla sua mèta, il qua e dalle nuove quinte della Carne ra dei Lordi dove è stato da qualche tempo giubilato, nonché dalle pagine della grande stampa periodica londinese, persegue imperterrito la sua meritoria opera di affossatore dell'impero. Nella grande rivista londinese Nineleenth Century costui partendo dalla premessa della solita inconciliabilità e asocialità internazionale del popolo tedesco, inguaribilmente congiurato -e scatenato contro la libertà e la vita stessa dei popoli d'Europa malgrado una vernice di civiltà e di convivenza, arriva diritto diritto alla conclusione della necessità della sua distruzione come entità politica e statale. E' naturalmente una distruzione che già una volta fallita dopo Versailles nella forma dal signor Vansittart oggi ancora rimpianta e celebrata dell'* annientamento del militarismo tedesco nonché delle fonti industriali del suo armamento >, egli ora ripropone rinnovellata ma sostanzialmente immutata nella formula surrogato di « un nuovo disarmo > accompagnato «da una nuova educazione del popolo tedesco stesso > sempre ( per il bene della umanità e della'felicità che l'Inghilterra intende di assicurare al mondo. Si tratta — notano 1 giornali tedeschi — di un eufemismo distruttivo della cui delicata umanità depone già la preoccupazione esfltc espressa dal signor « Vansittart stesso, bontà sua, sulla difficoltà di far accettare spontaneamente, vale a dire senza una debita e adatta costrizione, questa nuova educazione al popolo tedesco nonché infine le tirate a cui l'autore si abbandona contro la rea unità delle stirpi tedesche raggiunta sotto Adolfo Hitler causa di tanto male. I giornali del Reich rilevando queste, inqualificabili eruzioni di odio ne traggono occasione per far notare quali sarebbero le delizie che l'Inghilterra, qualora vincesse, assicurerebbe ai popoli d'Europa e del mondo con la «nuova educazione » che saprebbe loro indubblsmente applicare e che del resto ha sempre applicato a quella quota di umanità che ha avuto la poca invidiata ventura di capitarle a portata di mano.. Peccato che non vincerà; e peccato anche che al signor Vansittart, con tanta chiaroveggenza di previsioni, la sola cosa che rimane ancora celata è che proprio l'impero Inglese sta già sulla buona via della fine. Se ne accorgerà però. Sarà compito delle armi tedesche e dell'Asse e del Tripartito — concludono i giornali — di soddisfare con l'acceleramento della vittoria finale la soddisfazione definitiva di questi ciechi imperialisti inglesi, che hanno per tutta la loro vita diffuso e giurato il verbo dell'impossibilità della sopravvivenza dell'Inghilterra se una grande Germania rimanga viva e in piedi. Giuseppe Piazza

Persone citate: Adolfo Hitler

Luoghi citati: Berlino, Europa, Germania, Imperia, Inghilterra, Versaglia