DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO Documenti -1 nuovi film di Genina e di Camerini •• Un albo d'onore •■ «Bismarck» e «Rembrandt » - In Bulgaria Una scuola Sono quasi ultimati due nostri documentari, rispettivamente dedicati all'opera architettonica del Bernini e del Borromini. In questo moltiplicarsi d'iniziative che al documentario hanno dato diritto di cittadinanza in tutte le nostre sale di proiezione, è proprio quello cosidetto artistico che vorremmo vedere più frequentemente: documenti di opere d'arte, esposti e illustrati con sobria e sicura competenza. I temi e i motivi della produzione documentaria sono naturalmente infiniti, è assai giusto che anche la cronaca, sia pure la più spicciola, abbia i suoi diritti, più o meno «di varietà »; ma il nostro patrimonio artistico è talmente alto e vasto, e per lo più sconosciuto alle grandi masse, che una sua efficace divulgazione cinematografica sarebbe tanto meritoria quanto redditizia. Le ragioni culturali ne sono certo evidenti; non forse altrettanto quelle pratiche, di reddito per il produttore. Di solito un documentario ha una vita non molto lunga. I temi e i motivi che l'hanno originato, se legati a contingenze d'attuaJitd, accomunano a quelle stesse contingenze l'attrattiva del film- e la durata delle sue possibilità di diffusione. E' soltanto in casi eccezionali, nei quali la cronaca ha già in sè i germi della storia, che il documentario è senz'altro documento, e come tale pu§ poi efficacemente essere ìiesumato, non importa se a breve o a lunga scadenza di tempo. Un tema d'arte, invece, non è per nulla menomato da tali considerazioni; è un tema che sempre ha e avrà la sua vitale evidenza; e, se ben trattato, può e potrà sempre prestarsi a scambi e a « riprese », contribuendo alla formazione di un solido e indiscutibile repertorio. *\ * Piero Ballerini dirigerà una ri' duzione della commedia di Nino Martoglio, l'Eccellenza di Falcomarzano, con Nerio ' Bernardi, Carlo Lombardi, Clelia Matania e Lauro Gazzolo. — Dopo L'assedio dell'Alcazar e dopo Bengasi, ormai prossimo a. essere ultimato. Augusto Genina dirigerà Famiglia, attualmente in preparazione. — In quésti giorni Mario Camerini ha iniziato le riprese di litui storia d'amore, da un soggetto dovuto a cinque autori: lo stesso Camerini, Cataldo, Morel li, Pannunzio e Visentin!; prota- fon in ti Assia Noria e un giovane, 'iero Lulli, quasi al suo esordio. — Flavio Caizavara sta dirigen'J do Calafuria, dall'omonimo romanzo di Delfino Cinelli, il compianto scrittore toscano recentemente scomparso; sono fra gli interpreti Dori Duranti, Gustav Diessl, Rubi D'Alma, Olga Sol belli e Lamberto Picasso. — IdeaIto dal pugile Enzo Fiermcnte, che ne è 11 protagonista, e sceneggiato da Salvator Gotta, il soggetto de II campione s'avvia a diventare un film negli studi torinesi della Fert, per la regia di Carlo Borghesio. Albo d'onore e ruolino di marcia del nostro cinema di guerra. Fra gli operatori che l'Istituto Luce ha dislocato sui vari fronti: due caduti durante i combattimenti che stavano riprendendo, un disperso; vn ferito, due prigionieri; una medaglia d'oro, due di bronzo, otto croci di guerra. Nel 19il, per alimentare i giornali dell'Istituto, sono stati complessivamente girati 160.000 metri di negativo, mentre gli operatori fotografici hanno eseguito 25.800 fotografie. * + Negli. studi di Berlino un film predomina su gli altri; ed è 11 nuovo film di Jannings, Le dimissioni. Come già a suo tempo se ne dette notizia, sarà questa la rievocazione del tramonto di Bismarck; ha in sè tutti gli elementi Far un complesso spettacolo; ma più veri motivi d'interesse sono certo nel binomio del primo attore e del regista. Jannings, tutta una vita d'attore, tutta una tradizione, tutta un'esperienza, confortata apche da formule sicure; e Liebeneiner, che già rievocò il cancelliere « di ferro >, un giovane ansioso di nuove vie e di nuovi tentativi. Intanto. Hans Steinhoff, che con Jannings divise la regia e le fatiche per l'Ohm Kriiger, continua nelle riprese del suo monumentale Rembrandt, inteso come una vera e propria autobiografìa pittorica. Nessuno infatti, afferma Steinhoff, ha mai narrato la propria vita con il pennello come Rembrandt, quasi ogni capitolo ha il sorriso o le lagrime di Saskia o di Hendrickje, le due donne che in gran parte dominarono le opere e i giorni del pittore. Tutto il film aspira a una atmosfera tipicamente fiamminga, ispirata dal capolavori di quella grande pittura. * * In Bulgaria quasi i quattro quinti della popolazione vive la vita dei campi, dove il cinema stenta a penetrare. Si ha così un vero e proprio urbanesimo cinematografico, lo stesso che già in contì-ammo dando un'occhiata ad altri minofi mercati europei. Esistono 156 sale cinematografiche, delle quali IBS nella capitale e nelle città maggiori; SS vivono, o vivacchiano, in altrettanti popolosi villaggi. L'incasso annuo di tutti i cinema giunge ai 185 milioni di leva; e una radicale trasformazione si è recentemente avuta nelle aliquote d'importazione. Mentre ancora nel 19S9 erano in queste proporzioni: Stati Uniti 6 milioni HO mila leva, Germania S milioni 800 mila, Francia 3 milioni 150 mila, Unione Sovietica 1 milione 819 mila, Inghilterra 861 mila, Italia 301 mila, dalle ultime statistiche, che si soffermano al settembre 19il, si rileva che a quella data il pi imo posto delle importazioni è passato alla Germania (59 film), seguita dar gli Stati Uniti (SS), dall'Ungheria <Z8), dall'Italia (17) e dalla Francia (5). Ora, dopo la cessazione di ogni importazione ame- ricanal le maggiori frequenze di proiezione si polarizzano sui film italiani, tedeschi e ungheresi. * * ' La Tobis ha da qualche tempo creato una sua scuola, detta semplicemente « sezione speciale » ; e in questa sezione aspiranti registi e attori possono fare le loro prove. La scuola è tutta pratica, imperniata sulla lavorazione di corti metraggi. Ma non si eretta che questi corti metraggi abbiano prestabiliti i loro temi e'i loro termini. Accordatagli la fiducia che deve essergli accordata in seguito a selezioni esaurienti, il giovane aspirante regista ha a sua disposizione tutti 1 mezzi necessari per girare il suo breve film; liberissimo di comporsedo come vuole; lo si giudicherà poi, alla prolezione. Pare che il sistema abbia dato òttimi risultati. Fuori l nomi? Eccone due. Il giovane Walther Felsensteln, dopo un eclente esordio con un corto metraggio per l'appunto a « tema libero », e da lui dedicato alla patetica di Beethoven, è stato subito incaricato di una regia vera e propria; e un altro giovane, Volker von Kollande, avuto l'incarico, a prova superata, di dirigere il film Due in una grande città, del quale si dice assai bene, espresse il desiderio di poter guidare attori nuovi; e due, da lui prescelti fra gli aspiranti della « sezione », e addirittura come protagonisti, Walter 'John e Marianne Slmson, Sono oggi noti come due rivelazioni. m. g. unii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmiimii iiiiiii