II primo annuale dell'entrata in guerra dell'Iraq

II primo annuale dell'entrata in guerra dell'Iraq II primo annuale dell'entrata in guerra dell'Iraq Roma, 1 maggio. Or è un anno l'Iraq entrava In guerra con la Gran Bretagna preferendo affrontare una lotta impari per non cedere all'imposizione dell'Inghilterra che, per ragioni imperialistiche, intendeva occupare il .territorio irachiano, violando il trattato anglo-irachiano e la riconosciuta indipendenza dell'Iraq. La nobile nazione amica non era preparata alla lotta; scarsi erano gli armamenti, limitata l'aviazione, deficiente la meccanizzazione dell'esercito; malgrado ciò popolo ed esercito dell'Iraq, sotto la guida del Presidente del Consiglio Rascid Aali El Gailani, affrontavano decisamente la lotta contro le soverchienti forze britanniche e resistettero con indomito coraggio e con unanime patriottismo per oltre- un mese. Il Presidente El Gailani, tra l'altro, rifiutò, malgrado l'ultimatum britannico, di rompere le relazioni diplomatiche con l'amica Italia. Il sangue versato dal patrioti lrachiani e arabi in genere durante questa lotta ineguale conferma, se pur ve ne fosse bisogno, il pieno diritto dei popoli arabi del vicino Oriente a liberarsi dal dominio britannico ed a vivere e governarsi in un regime di libertà ed .indipendenza. L'Italia è lieta di avere oggi quali suoi ospiti il Presidente del Consiglio irachiano Rascid Ali el Gailani, il Gran Muftì di Gerusalemme Amin el Hussein! — che a fianco del Presidente Gailani sostenne spiritualmente e materialmente la guerra dell'Iraq contro gli oppressori britannici — nonché molti altri Ministri lrachiani e personalità dirigenti arabe. La lotta iniziata, or è un anno contro T Inghilterra, dall' Iraq insieme con gli altri paesi fratelli del vicino Oriente, non è finita; og gi questi popoli si trovano a fianco delle Potenze dell'Asse per combattere nel Mediterraneo i comuni nemici: inglesi, ebrei, comunisti. Nel Mediterraneo la-Vittoria instaurerà un ordine nuovo di giustizia per- tutti i popoli, consoliderà l'amicizia dell'Italia verso l'Iraq e gli altri paesi àrabi del vicino Oriente e renderà sempre più stretta la loro collaborazione nel comune rispetto e nel reciproco interesse

Persone citate: Amin El Hussein, Gailani