Il grammofono portatile

Il grammofono portatile Gli oggetti smarriti Il grammofono portatile 7%7 0n ai poteva ragionevolmenJ\te immaginare colazione alla # apiaggia, o gita in campagna, o aeratine, in casa di amiai, aenza queate piccole caaae da mòrto per neonati, nere quasi sempre, ma qualche volta marrone, o, audacemente, ricoperte di un tessuto scozzese, che ai incaricavano di trasportare dovunque ritmi, saltellanti, o lente canzoni éVamòre. Diremo anche che, mentre le famiglie coatituite e ragionevoli avevano ineuita bihnente dei grammofoni solenni, ed intrasportabili, e, dalla tromba verde dei modesti impiegati potevano arrivare fino al radio-grammofono dei commendatori, i portatili erano il privilegio dei celibi, degli indipendenti, delle innovatrici, e le camere ammobiliate ae ne. ornavano orgogliosamente, «mi fa tanta compagnia, non potrei vivere senza » si usava dire con moderata,' ma viva, soddisfazione di proprietari. • Finché i prezzi si mantennero, relativamente, alti, solamente gli impiegati di concetto o le dattilograte favorite dal direttore potevano permetterai simili lussi.* poi comparve sul mercato il Durlum, economico, e provvisto di dischi ugualmen- te raggiungibili, ricavati da una strana materia, imparentata probabilmente con il cartone e con la gomma, ae, infrangibili, ma arricciati, si dovevano fissare sul piatto con dei cappuccetti di caucciù, altrimenti sarebbero, agilmente, rimbalzati nell'opposto angolo della stanza. Il Durlum, dunque, portò la dissipazione e la muaica anche negli stabilimenti di bagni popolari, e nelle villeggiature periferiche, offrendo, naturalmente, Parlami d'amore, Mariù, a tutte le ragazze ornate di questo nome e, Danubio Azzurro, alle loro graaae madri, méntre la Signorina aus Brionl, suggeriva sogni scoppiettanti, e moderatamente scandalosi, ai ragionieri solitari. Nasceva il personaggio del giovanotto che ha il grammofono, e sostituiva la signorina che suona il pianoforte: conio quel¬ la, anche il giovane profeaaioniata ambizioso, si trovava coatretto a non ballare mai, per vigilare il diaframma, non meno preoccupante dei tasti: lo si invitava volentieri, però, sorde lotte si stabilivano tra lui ed il giovanotto che ha la balilla. Naturalmente chi si trovasse a possedere l'uno e l'altra dominava facilmente la società ed il onore delle ragazze, ma, comunque, il Durlum, acquistato con il primo stipendio, stava a significare il primo passo sulla via, invidiabile, della, prosperità, rappresentata dall'automobile utilitaria e dall' appartamentino con cucinetta. Le illuatrazioni ■ pubblicitarie, ] rappresentando con vivaci co- ' lori le comitive intente ad ascoltare, su morbide sabbie, o su erbosi declivi, o di fronte a decorative montagne, le melodie sgorgate dall'ugola d'aro, del tenore Rachel, conferivano valóre artistico alle aspirazioni generali: ora i portatili sono finiti, quasi tutti, sulle bancarelle della roba usata, e arrochiti, traggono dai dischi increspati estremi soffi, che sembrano assolutamente, pentimenti, e 'rimorsi. Irene Brin

Persone citate: Irene Brin