Un plebiscito
Un plebiscito Un plebiscito Negli scorsi giorni vi è stato un interessante plebiscito nel Canada. Non si trattava di approvare o di respingere l'obbligatorietà del servizio militare (la coscrizione già esiste in quel Dominio) ma di concedere al Governo l'autorizzazione ad Inviare le forze militari terrestri oltre ì confini, in qualsiasi Continente, nell'interesse della causa comune. Tutti 1 partiti appoggiavano il Governo di Ottava, ma l'esito è stato inferiore alle previsioni: 2,7 milioni di elettori hanno dato parere favorevole ed 1,5 contrario. L'opposizione principale si è manifestata nella provincia francese di Quebec, dove l'enorme maggioranza ha respinto le proposte governative. La cattolica Quebec non è soltanto isolazionista in politica estera; vi è anche un attivo movimento separatista che reclama un distacco dalle altre Provincie canadesi e la creazione di un Dominio autonomo. I separatisti affermano: Londra che vuole garantire l'autonomia del mussulmani dell'India, perchè la dovrebbe rifiutare al cattolici francesi di Quebec? Se si tlen conto che il referendum era appoggiato dal Governo ed ufficialmente da tutti i partiti, un'opposizione che comprende circa il 35% degli elettori è un segno dello stato d'animo del Canada. Anche la situazione del Primo Ministro, W. L. Mac Kenzle King, non esce rafforzata dalla votazione. Il Primo Ministro afferma, Imitando Roosevelt: guerra è guerra, il Canada si difende meglio in Australia od in Gran Bretagna, aenza attendere che 11 nemico giunga in vista delle nostre coste. Ignoriamo se abbia ragione o torto, ma sappiamo che il 35 % del cittadini si sono dichiarati contrari a questa tesi. Malgrado a Londra ai finga molta soddisfazione per l'esito del plebiscito, 11 signor .Mac Kenzle King, prima di inviare eserciti al di là degli Oceani, dovrà tener conto del reale stato d'animo del Paese.
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- I i l ti ittScambio di telegrammi fra il Duce e il Gran Muftì
- Truffa atomica, allarme
- Droga, dieci arresti
- Due cugini asfissiati dal gas
- I temerari che volano sull'acqua
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- Provino mundial (21,IVI ) a Wembley per l'Italia
- Mlnghellq, il primo serial killer
- Quei «portaborse» orfani di Bettino
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy