Suggestivo rito in S. Marco per sei spose di guerra
Suggestivo rito in S. Marco per sei spose di guerra Suggestivo rito in S. Marco per sei spose di guerra II corteo di gondole infiorate • La benedizione di Mons. Bartolo masi e il discorso del Patriarca Venezia, 30 aprile. In un'atmosfera di serena intimità, si è svolta stamane nella basilica di San Marco la celebra zione del matrimonio per procu ra di sei giovani spose appartenenti alle province di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Belluno con i rispettivi sposi, combattenti nei lontani fronti della guerra, i quali presso i rispettivi comandi militari, assistiti da un ufficiale superiore e da un gruppo di commilitoni, hanno potuto seguire attraverso la radio lo svolgimento del rito nuziale, ascoltando l'assenso della sposa. La cerimonia è stata organizzata, per iniziativa del Partito, dalla consulta centrale dei Fasci femminili, con la collaborazione dell'ufficio propaganda dell'Esercito, in accordo con le autorità ecclesiastiche. Le spose indossavano le vesti nuziali donate dalle rispettive Federazioni. In gondole infiorate e guernite con veli bianchi,' le spòse, accompagnate ciascuna da un ufficiale superiore, che il comandante in capo della Piazza aveva scelto tra quelli appartenenti alla stessa arma degli spo¬ si, da una collaboratrice del Fasci femminili, da un Figlio della Lupa e da una Figlia della Lupa, si sono recate nella basilica di San Marco, festosamente salutate dalla folla. Alla cerimonia ha assistito la A. R. il Duca di: Genova, coman dante militare marittimo autonomo dell'Alto Adriatico. Erano pure presenti le più alte autorità e gerarchie politiche, -civili, 'militari e religiose. In apposite bancate hanno preso posto le spose coi rispettivi procuratori, i fami gliari ed i testimoni, scelti tra ufficiali, generali, consiglieri nazionali e ' gerarchle della Federazlo ne del Fasci. Il rito, al quale ha assistito una folla Immensa di popolo, è stato celebrato ad un altare appositamente eretto davanti al presbiterio e tutto adorno, di garofani bianchi. L'Ordinario militare Ecc. Mons. Eartolomasi ha pronunciato la formula sacramentale ed ha ricévuto l'assenso delle spose; alle quali ha consegnato le fedi d'oro. Quindi, ha dato lettura degli articoli del codice civile che riguardano i doveri del coniugi ed ha rivolto alle spyse un discorso di circostanza. Al termine della Messa,' il Card. Piazza, Patriarca di Venezia, è sceso dal suo palazzo nella basilica ed ha rivolto alle spose parole di augurio, illustrando il contenuto umano e divino della cerimonia la cui forma eccezionale non diminuisce ed anzi ne accresce l'importanza. Ha concluso impartendo la benedizione alle spose, agli sposi, alle Forze Armate e all'Italia dilettissima. Al termine del rito le spose si sono portate davanti all'altare della Nicopeja (la Vittoriosa) ed hanno fatto offerta dei loro fiori alla Madonna. Quindi si è ricomposto il corteo nuziale che dalla piazzetta ha preso di nuovo imbarco sulle gondole. Seguendo il tradizionale costume, alle spose sono stati presentati alcuni regali dalle rispettive Federazioni. Ecco i nomi delle coppie che hanno consacrato 11 loro vincolo: Penna Alba, di 18 anni, con Brasi Giuseppe, di 21 anni, marinaio, da Venezia; Spigolon Carlina, di 24 anni, con Renzo San Martin, di 29 anni, Camicia nera, da. Padova; Comberlato Angela, di anni 21, con Giovanni Gessutl, di 26 anni, caperai maggiore, da Villa Verrà (Vicenza) ; Dalla Torre Rina, di 23 anni, con l'autiere Giancarlo coletto, di 20 anni, da Treviso; Rosa Vaona con Pietro Matnentl, caporal maggiore, da Verona; Iris Fugazza, d'anni 32, con -la Camicia nera Giovanni Villa, di anni 29, da Belluno.
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