Gli arrampicatori favoriti nel XVIII Giro di Toscana

Gli arrampicatori favoriti nel XVIII Giro di Toscana : TERZA PROVA DEL fiStO D'ITALIA Gli arrampicatori favoriti nel XVIII Giro di Toscana Le due prime prove del Giro di aIt'mta (Mìfano-ganreìM e Giro del <Lazio) sono state agonìstìcaman- te interessanti, sportivamente vi- cvaci e colorite, ma insufficienti a emettere in cliiara luce i'reuli va-, pdistica unii, sia squadra, Tant'è , prr.se nel loro loro risultato, > dire mal'è la ■a rappresentata e quale l'atleta die sovrasta .oli nitri. Nella gara d'apertura, da una parte, il bel giuoco dì squadra dei biancocelesti ha sacrificato alcuni propri rierns'iiti e. dall'altra, le precarie oonrfù.oni e la mala sorte) della «inoirforatisa dei t-erWcro.s.9! non Mimo permesso a costoro di rièpondare a tono all'apgressività degli avversari. In quella laziale, le roitdirtoiti del percorso hanno manomesso la regolarità della gara, lasciandola in balia della sorte; e quel poco dì chiaro che si era potuto vedere (per esempio, la briosa potenza di un Bizzi e la ripresa di un Coppi) è stato sommerso dalla furberia — non disgiunta certo da una buona dose di merito atletico — di un Bailo realizzatore, ma non convincente costruttore del successo acquisito. Oggi vengono naturali parecchie domande: Che ne è del Coppi che l'anno scorso spadroneggiava non appena le difficoltà dettavano l'impresa di forza? Basterà a Bartali la fiera volontà per riprendersi o è definitivamente segnato il suo declino f Quando Bizzi, che nelle due occasioni è apparso non inferiore a nessuno, raccoglierà il fruito dèlia sua classe, della sua forma e della i.ua gonerosità? Saprà Bailo conservare quella maglia rosa che molti ritengono sproporzionata ai suoi meriti? E a riprendergliela sarà quel Leoni che dovrebbe essere nella sua annata d'oro? Continuerà Vicini a rassegnarsi a fare da... capitano dei gregari biancocelesti o un bel giorno gli verfà in mente di giocare la sua carta per far vedere che il « leone di Cesena » è più vivo che mai? Non è ora che fra tanti litiganti ci metta lo zampino un certo Bini ? o un certo Cinelli? Favalli, i'« uomo della primavera », in primo piano fin sulla soglia del traguardo sia a Sanremo che a Roma, compirà finalmente l'opera? Orielli, ottimo frutto della nuova generazione, è maturo-per il passo che gli hanno fatto fare ? Mai ; tanti jnterrogativi si sono accumulati alla vigilia di una gara; a tutti dovrebbe rispondere il Giro di Toscana, che ha appunto il compito di chiarire una situazione quanto mai incerta e confusa e ai precisare i rapporti di valore fra squadra e squadra e fra uomo e uomo, A parte il fatto che quest'anno pare che siano accorciate le distan- <setqSsiVnlmmqddscnsstddllTRIdRIdRIdRIdBIdHIdIdIdFeIrKlIriIrloIdIdS.ldMAMMNafollnSiXePVaMUSS.- e r 9 , ; . . ) 6 0 e ; 6 . ai e e ) n a ,. v. e o . i) l. i) ». ». 0) r. ». ». o 0: z. a. ó) l, 5 5| r, a r, o a n a.] ze fra chi gode la fama di pomi-l'inatore della montagna e chi pusxu\Mper uno specialista della volata,' non saprei dire se i £54 chilometri prescelti siano di tutto gusto degli uni e niente.affatto degli altri. La prima parte (188 km. fino a Pescia) è completamente piana; la seconda, oltre che ondulata, e contrassegnata da tre caposaldi altimetrici: la salita di Vellano (11 km. con 691 m. di dislivello) al centro dèi percorso; quella delle Croci di Barberino (7 km. a scalini, con 319 m. di dislivello) al 800° km.; quella di Vetta Le Croci (4 km. con 13$ m. di dislivello) a li km. dall'arrivo. Le condizioni delle strade, quasi tutte asfaltate, dovrebbero assicurare l'auspicata regolarità della gara. La quale sarà decisa — è bene rilevare — sulla pista podistica, quindi piatta, dello Stadio Berta, cioè su di un terreno che può far prevalere l'intelligenza, Vabihtà, la fortuna, il giuoco di squadra sulla velocità pura. Quest'ultima considerazione, pur avendo il suo valore, non può, però, influire sulla condotta di gara, che sarà, come al solito, dettata dall'adattamento dei singoli prota gonisti alle caratteristiche del percorso. Ci sarà, cioè, chi vorrà anticipare la soluzione di forza e chi aspetterà a tentare quella di velocità; e, fra gli uni e gli altri, quelli che staranno all'agguato per cogliere l'occasione della sorpresa, o che potrebbero adattarsi n1V,,-nn d nWfiltm. 4)!ft tl'lIXrita. Y 6) Sappiamo che fra i primi sono Coppi, Bartali e Vicini, fra i secondi Bizzi, Leoni, Bini, Cinelli, fra i terzi Favallì, Bevilacqua, De Stefanis, Ricci, Magni e. Mollo. Se a questi ultimi, o qualcun altro.... del genere, 'non riuscirà, come è da supporre, di sgattaiolarsela indisturbati in pianura ftntzterfua che può convenire ad alcuni biancocelesti per sfiancare i verderossi l'inseguimento e a questi per render... indigesta la marcia di avvicinamento ai veloci) là partita dovrebbe risolversi fra i due primi nuclei; quello, dirò' cosi, di forza, gradirà che ognuno profonda energie fino a Pescia, appesantirà la corsa su Vellano, ma non credo entrerà ih piena azione prima delle Croci di Barberino. Qui Coppi e Bartali (se l'uno avrà ripreso fiducia in sè e l'altro non risentirà della caduta di Torino) dovranno cercare di travolgere o, almeno, minare la resistenza avversaria. Tanto più che anche un non netto vantaggio su questa salita potrebbe essere difeso sulle ondulazioni successive c poi consolidato sulla s'alita di Vetta Le Croci, dalla quale ci si precipita sul traguardo.Chi può opporsi a questo supposto piano di Coppi-Bartali? Avrei detto, prima di tutti, Bizzi se non lo si sapesse menomato, nelle condizioni e nella prepatazione, dalla caduta di JJfiJano. La speranza che egli si sia rimesso a punto non toglie l'incertezza sulla sua corsa. Poj c'è, Vicini, adattatosi/inora alto parte o|i capo... dei gregari della squadra, via che non nasconde le intewirioni di fare questa volta la sua corsa. TI romagnolo, ci tiene al Giro di Toscana, è in forma, non vuol guardare in faccia a nessuno. Se ,il tempo lo favorirà, dovrèbbe fate una gara degna di lui. Se non riuscirà il colpo alle Croci, Coppi e Bartali io ripeteranno sull'ultima saii^.A «iremo modo di sapere con' precisvyne se oggi c'è o non c'è l'uomo che domina nello sforzo aita distanza. In caso affermativo, esso dovrebbe venir fuori dal terzetto Coppi, Bartali, Vicini (con la suddetta riserva, Bizzi); in caso negativo, le faccende si imbroglierebbero, perchè ho -già detto come al Berta potrebbe anche non vincere il più veloce, supposto che Leoni, Cinelli, Bini e Bailo reggano — e le probabilità sono in ordine decrescentea o — alla disperata offensiva degli arrampicatori, che M presentano <m»ii> fatvirtft L'in. < gwiia 8!w tempo, >,,."«* condixtojii rfi rtJouni dei waoaiotl e stiliti ftlf.'i.m eh* piwnnw non pi <i*e(ton<> di precisa^ <"»_•»!•* <;uMfe pW*W.«t'otii. Liscio cM ìa strada dica oon waf**ft«ft autì'J> eh» «ulte carta è nebuloso e "*R tiftNtbilé- ai'aiirandomi solo eh*questa feria prova tolpa ogni jtee* Sto sul «Miiffo di ehi dòvr* poi «e> sfire la tu a alia rosa. Giuseppe Ambrosi*»»