Il marito vince 298 mila lire e la moglie 430 mila

Il marito vince 298 mila lire e la moglie 430 mila G A A F gt A DUE CONIUGI Il marito vince 298 mila lire e la moglie 430 mila Episodi delia truffa in danno del Lotto Tra, le vincite conseguite con la estrazione dei nùmeri 2-S-n del sabato 11 settembre 1937 ve ne era una per lire 250 mila derivata da giuocata effettuata premo il banco lotto N. I di via San Tommaso lo da persona rimasta sconosciuta*. La polizia tributaria però accertava che certo Domenico Aitò aveva» ai primi del 1940, concesso alla Soc. An. vautieri un mutuo ipotecario di 200 mila lire, operazione che non «ombrava pari alle sue condizioni economiche. Fermato perciò la mattina del 20 febbraio 1941 l'Arrò negava di essere l'autoré della suddetta vincita, ma era smentito dalla moglie Antonietta Pra maggiore, la quale confessava che,verso la fine del 1937 il marito aveva vinto al lotto 260 mila Idre che portò egli stesso in contanti nella comune abitazione, dóve furono conservate per circa tre anni perchè non si era presentata l'occasione dell'itovestimento suddetto, mentre le rima, nenti 50 mila lire erano state spese nel frattempo per i bisogni della fa'miglia. Scoperto cosi dolila moglie, l'Arrò - confessò a sua/ volta • che nel settembre 1937 il nipote Giovanni Berlino (imo dei capi dell'organizzazione) gli indicò tre numeri da giuooare ,ul lotto, che e gii infatti giuoco con la posta di 25 lire sul terno secco, vincendo 250 mila lire. Ammise anche di avere vinto con l'estrazione del 27 agosto 1938 lire 1250 con tre numeri datigli sempre dai nipote, ed un altro terno il 2 ottobre dello stesso anno, guadagnando 47 mila lire: per questa maggioro vincita aveva prima tentato di accertare la leggenda dei numeri ricavati da uno scontro immaginario sul corso Castelfidardo tra un'automobile privata ed un autocarro militare, ma aveva poi ammesso che anche quei numeri gli erano stati forniti dal Berlino, il quale gli aveva pocurato un'altra vincita di 9250 lire coi numeri 27-48-67 estratti il 28 gennaio 1939. Analoghe dichiarazioni faceva là moglie, la qualo aggiunse di avere anch'essa giocato e vinto 4260 lire con l'estrazione dell'agosto 1938. Ma non è qui tutto. La polizia tributaria riusciva a stabilire che presso il banco lotto di via Gappel Verde era stata vinta il lo febbraio 1940 la somma di lire 430.000. Dai connotati forniti, fu accertato ohe la donna del popolo che aveva fatto la giocata era la Pramaggiore la quale ammise che i numeri vincenti li aveva avuti, tramite il Bettino, dal Minora-, l'Arrò a sua volta, dopo un racconto più o meno fantastico, fini BIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII con l'ammettere di avere avuto i numeri dal Minola che egli sapeva l'inspiratore del trucco presso gli allievi del Collegio Charitas.

Persone citate: Antonietta Pra, Arrò, Domenico Aitò, Minola

Luoghi citati: Berlino