GUARDANDO IN FACCIA IL NEMICO sulla frontiera del deserto marmarico

GUARDANDO IN FACCIA IL NEMICO sulla frontiera del deserto marmarico GUARDANDO IN FACCIA IL NEMICO sulla frontiera del deserto marmarico (DA UNO DEI NQ8TBI INVIATI) Zona di operazioni, 25 aprile. / Bollettini di guerra «alieni e germanici delle ultime settimane hanno dato notizia con particolare frequenza degli attacchi delle {orse aeree dell'Asse alla ferrovia cosiddetta di Morsa Matruh, prolungata dai Genieri britannici sino a-Ridotta Capuzzo, al di qua del confine libico. L'intensificazione di tali attacchi va messa in relazione con l'aumentato traffico su tale ferrovia nell'ultimo mese, sia per effetto di una intensissima preparazione logistica britannica sul fronte della Marmarica, sia come conseguenza della sempre maggiore difficoltà dei traffici militari inglesi di rifornimento per via mare lungo la,stessa costa egiziana e marmarica, grazie alla assidua vigilanza delle forze aeree e navali dell'Asse^ sorveglianti le rotte del Mediterraneo. Dopo I gravi colpi sul mare E' certo che l'Inghilterra ha avvertito la necessità di risparmiare al massimo le sue navi da traffico e da guerra. E quindi non le fa più muovere in acque per essa o~ stili come quelle del Mediterraneo, se non per compiti vitalissimi quale è quello di tentare di rifornire Malta assediata. Le perdite subite dalla flotta inglese nel Mediterraneo durante la preparazione e lo svolgimento della battaglia della Marmarica di questo inverno (perdite, per restare alle grosse navi, che non si limitano all'affondamento deK'Ark Royal e della Barham e alla messa fuori uso di altre unità di vario tonnellaggio e le perdite pure subite nelle acque dell'Estremo Oriente hanno indubbiamente imposto all'Ammiragliato criteri di risparmio e di economia. Ora, per risparmiare al massimo i lóro piroscafi e le loro navi, continuo bersaglio delle forze aeronavali dell'Asse nel Mediterraneo centrale e orientale, gli inglesi hanno limitato il traffico marittimo di rifornimento al loro fronte di Libia, servendosi oggi di piccoli battelli stazzanti sino a duemila tonnellate che toccano Marea Matruh, SoUum, Tobruk, perà sempre sotto le bombe dei nostri aerei. Ma siccome l'Inghilterra continua a considerare il fronte di Libia come il suo principale fronte di guerra contro l'Europa, non ha smesso di rifornirlo, anzi ha intensificato i suoi rifornimenti, trasferendo i traffici alla via terra e soprattutto alla ferrovia Alessandria-Morsa Matruh che nei mesi scorsi i stata fatta avanzare per altri 21,0 chilometri sino al territorio italiano di confine. Evidentemente l'Ammiragliato non intende esporre ancora a perìcoli le sue navi, in nuova battaglie della Marmarica, come ha fatto durante l'ultima, la battaglia di quest'inverno. Anzi ci viene in mente qui, non fuor di proposito, ohe in quello occasione, che per l'Inghilterra fu una aconfitta e gronde sconfitta, il generale Cunningham, comandante tino ad un certo tempo della Ot¬ tplbcdloMvmDcmsgtatbcIfvvrrsflasstBsnsz a i r a e ¬ tava Armata britannica che appunto doveva marciare su Tripoli, non ai fece riguardi . di attribuire alla timidezza della flotta, comandata da suo fratello sir Andrew Cunningham, la responsabilità del fallimento della colossale offensiva inglese. Ecco come la ferrovia di Marsa Matruh assume oggi l'aspetto- di vertebra del sistema dei rifornimenti inglesi al fronte marmarico. Dalla Ridotta Capuzzo alla Siria E non a torto quando si pensi che, a mezzo di quella ferrovia, materiale bellico e carri armati e soldati sbarcati nei porti dell'Egitto possono essere portati, intatti nuovi e freschi freschi, sino alle immediate retrovie del fronte e li deposti pronti per il combattimento. Cosicché si può dire che oggi gli inglesi siano serviti In treno a domicilio, in quanto a fronte della Marmarica, con quale vantaggio a nessuno sfugge. Il vantaggio appare ancora superiore qualora si consideri che la ferrovia di Morsa Matruh è dello stesso scartamento ordinario delle ferrovie della rete del Delta e della Palestina alle quali la linea è allacciata mediante l'attrezzatissima congiunzione di Alessandria. Cosicché oggi il confine libico risulta allaccialo per ferrovia, ininterrottamente, ad Alessandria, al Cairo, a Suez, a Ismailiti, a Porto Baid, a tutta la zona,del Canale, ad Assuan (Alto Egitto), a Ramleh e a Cai fa (Palestina). E' tutta una rete ferroviaria militare inglese, dalla Siria alla Libia che, oltre a servire il fronte di guerra dell'Africa Settentrionale, funge strategicamente come linea d'arroccamento ohe permette di' manovrare, all'occorrenza, a linee interne su due fronti nel Medio 0riente. Osserviamo un por da vicino questa ferrovia. Da Alessandria sino a Fuca, è la vecchia ferrovia che il Khedive aveva fatto costruire a scopo di speculazione terriera. Territori di deserto valutati zero, dopo la costruzione di quella. linea hanno acquistato un valore, modesto ma sempre un valore. La ferrovia detta del Deserto Occidentale, assunse importanza agli -occhi degli inglesi sin dal tempo della occupazione italiana dell'Etiopia, da quando cioè l'Inghilterra si preparò lentamente e metodicamente, su territorio egiziano, a far la guerra all'Italia. Già nel 1956 da Fuca la strada ferrata veniva fatta avanzare sino a Marsa Matruh, destinata c fungere da base logistica centrale nella guerra contro la Libia. La ferrovia servì egregiamente all'Intendenza britannica per il primo anno, di guerra. Anzi tanto servi che, quando nell'estate scorsa Churchill ordinò di preparare la grande offensiva per la presa di Tripoli, i militari inglesi decisero senz'altro di prolungare la linea. I lavori di prolungamento datano dal luglio scorso. La ferrovia, scostandosi dal mare- e piegando a sud lungo l'arco gebelico, fu, fatta avanzare verso il confi¬ sgCvmnRqcMdet a , ¬ ne italiano. I lavori furono intensificati durante e dopo la battaglia della Marmarica, quando il Comando del Cairo comprese dover far assegnamento, pei rifornimenti, più sulla via di terra che non sulla via di mare. Nel febbraio scorso il binario raggiunse Ridotta Capuzzo. E sembra che questa località non debba esser considerata punto' terminus della linea. Da Alessandria a Marsa Matruh sono circa SOO chilometri, da Marsa Matruh al confine italiano altri 2)0 chilometri tenuto conto dell'arco di circo, descritto. 550 chilometri di ferrovia quindi da Alessandria sino alle immediate retrovie del fronte inglese di Tobruti. Un convoglio militare, instradato nel traffico normale di questa ferrovia, può compiere il tragitto Alessandria-confine libico in meno di trenta ore. Il materiale' rotabile, a quanto risulta, è abbondante e si appoggia su di un accurato attrezzamento, frutto della preparazione inglese rimontante al 19S6. Tale attrezzamento si è giovato anche dell'in tervento tecnico industriale nordamericano che, come è noto, è precedente alla data d'entrata in guerra degli Stati Uniti. Preparazione Intensa /I territorio su cui è estesa la ferrovia è quasi tutto piatto, di natura desertica. Non vi sono corsi d'acqua, tolto qualche uadi. Quindi niente opere d'arte vere e proprie lungo la ferrovia. Se si eccettua, all'uscita della movimentata stazione alessandrina del Gabbari, il ponte sul canale di scolo della Palude salata del Mariut, ponte che integra il lungo terrapieno su cui il binàrio varca il Mariut, se si eccettuano alcuni ponticelli nel tratto Fuco-Morsa Matruh e la salita ad ovest di Fuca, la linea ferroviaria si presenta liscia liscia, senza opere d'arte. Il binario appare adagiato sul deserto. Appunto per questo, in seguito ai danni prodotti dalle precipitazioni atmosferiche e dai vanti, la linea abbisogna di una larga e continua opera di manutenzione. E' chiaro che una siffatta ferrovia senza ponti e col binario appoggiato su un terreno Uscio, non presenta obìet tivi soddisfacenti all'aviazione, la quale-non di meno, con azione instancabile, continua ad arrecare danni rilevanti al traffico, bombardando e mitragliando i convogli, le stazioni provviste di lunghissimi- binari morti, e i nodi di smistamento. Si capisce però che il tratto - di binario distrutto da una esplosione viene rapidamente riparato. Non si tratta di rimettere in piedi muraglioni o ponti, si tratta per, lo più di riempire ima buca, un'enorme buca di sabbia e di riappoggiarvi sopra il binario. ■ In questo genere di guerra con la ferrovia stilla sabbia, gli inglesi, sono maestri e vecchi del mestiere, Kitchener, per vendicare Gordon e riprendere il Sudan ai Madhisti, avanzò su Khartum con la ferrovia, costruendo l'attuale linea da Uadi Halfa per Atbara. cditsvdoedMgA e i n e . Più tardi Altenby, nel 1916-17, avanzò pure con la ferrovia contro i turco-tedeschi di Palestina, facendo costruire l'attuale linea che da El Kantara a Gaza attraversa il Sinai. Wavell e Auchinleck hanno voluto evidentemente imitare i loro grandi, ma con diverso risultato, di sconfitta non di vittoria. Cid non ci deve far perdere di vista l'enorme importanza ohe questa ferrovia, alimentatrice e strategica, acquista nel quadro del sistema militare di tutto il Medio Oriente, dove inglesi e amcricani si preparano alla loro guerra estrema contro Europa ed Asia. L'Egitto col suo attrezzar mento interno colle sue basi e coi suoi porti è il centro logistico e strategico dei fronti anglosassoni del Medio Oriente, dal Caucaso alla Libia. Il fronte della Libia, che si comprende in quello dell'Africa Settentrionale, è e rimane per gli inglesi, anzi per meglio dire per gli angle-americani (tutto fa comprendere che gli Stati Uniti hanno l'intenzione di sbarcate anche un corpo di spedizione nel Medio Oriente) è e rimane il fronte principale di guerra contro l'Europa. Orbene su questo fronte dell'Africa Settentrionale l'Inghilterra non ha affatto smobilitato. E' vero che vi ha ritirato gran parte delle provètte truppe indiane e australiane, richiamate a « difendere* le loro terre, ma è altrettanto vero che l'Inghilterra ha provveduto ad inviare quaggiù il meglio che le restava in patria, sia pur attraverso il lungo giro del Capo. Questa nuova via, pur riducendo il numero delle perdite navali, rappresenta un enorme svantaggio per la sua lunghezza. Ma non vi è altra scelta: i mezzi devono ad ogni costo raggiungere quella piattaforma di smistamento, specialmente considerando gli ininterrotti successi delle armi giapponesi nell'Asia Orientale. Il peso della guerra in Asia L'intervento nipponico Ita notevolmente accentuato la necessità della difesa dell'Egitto, di questo plinto strategico dal quale dipende in gran parte la difesa della posizione di quel medio Oriente che dovrebbe essere l'antemurale di difesa dell'India, il diaframma, anzi la barricata atta ad impedire il congiungimento delle forze del Tripartito, ed infine l'eventuale terreno per la costituzione del famoso secondo fronte, che la Russia intende imporre agli anglosassoni. Noi abbiamo di fronte un nemico che non vuol morire, perchè capisce che perdere qui vuol dire perdere il Medio Oriente e quindi tutto. Ma noi lo faremo morire, quali che siano le armi, gli uomini, le ferrovie, le strade e le vie marittime che nel Medio Oliente esso possiede. Antonio Lovato

Persone citate: Andrew Cunningham, Antonio Lovato, Barham, Capuzzo, Churchill, Cunningham, Mariut