La superiorità razziale italo-germanica nella dotta parola del prof. Ernesto Pesci

La superiorità razziale italo-germanica nella dotta parola del prof. Ernesto Pesci ISTITUTO DI CULTURA FASCISTA La superiorità razziale italo-germanica nella dotta parola del prof. Ernesto Pesci n Fervida, come sèmpre, per concorso di popolo e per spirito fascista, è riuscita ieri mattina al « Balbo »' la 64» adunata di guerra indetta dalla Sezione di Torino dell'Istituto nazionale di cultura fascista. L'annuncio della conversazione del prof. Ernesto Pesci, primario dell'Ospedale di San Giovanni su «I Valori etnici e la nuova civiltà », ha attirato nel teatro anche un folto nume ro di studiosi e di professori, tra V quali primeggiava il senatore prof. Marro. Erano poi presenti o rappresentate tutte le autorità : fra esse il vice-Federale Marchi per il Federale, il vice-Questore comm. Finucci per il Questore, il console Morsero comandante la 1» Legione CC. NN, la contessa Contri per la Fiduciaria dei Fa sci femminili, senatori, consiglie rl nazionali e goliardi. E' pure Intervenuto il dott. Muller per i gruppi nazionalsocialisti del Piemonte. A ricevere ospiti e autorità si trovava, con 1 collaboratori dell'Istituto, 11 reggente consigliere naz.. Sandro Orsi. . Dopo il saluto al Ré. è-al Duce, tra rlntènk» attenzióne dell'udi- peso, ma in definitiva la vittoria''" '■ntmmimsiitiiniiiitiiiiiimniiiiiitiiiniiinmtorio ha preso la parola il prò fessore Pesci. Egli ha esplorato, secondo la sua stessa espressione, i punti salienti- del vasto argomento biologico-razziale che riflette la sua importanza reale nell'origine e nello sviluppo dell'odierno conflitto. Indubbiamente — egli ha detto — l'armamento bellico, la genialità militare, il numero dei combattenti e la loro capacità di resistenza, fisica e psichica, hanno un forte ma ih definitiva la vittoria' l a o i i o a e ti : hi e e, a a a e e i eo, - spetterà a quel popoli che come l'Italia e la' Germania, hanno spiccati caratteri razziali ariani di netto e superiore contrasto al conglomerato anglo-sassone dominato, dai plutocrati giudei e colle folle brute dejla Russia che da Bisanzio ha ereditato la mollezza senza saperne assorbire la civiltà. Attorno a questo noccio- . 10 centrale,' il prof. Pesci ha adunato tutta una serie di osservazioni acute e di fatti del più avvincente Interesse,, che hanno trascinato il pubblico ad applaudire a diverse riprese la sua dotta'conferenza, coronandola alla fine con vaia, calorosa ovazione. La mattinata è stata completata, oltreché dal documentario cinematografico di guerra, da una bella iniziativa del Gruppo «Arnaldo Mussolini ». Sul palcoscenico è apparso, tra due bandiere sorrette da Balilla, un coro femminile della Gii del Gruppo stesso, che sul canovaccio de «I sette canti del tricolore », originale ed espressiva composizione poetica della dottoressa Elisa Vanoni-Castagneri. che era pure presente,, ha eseguito i più tipici inni- patriottici dal 1848 alla conquista dell'Impero. I canti sono stati declamati al microfono da un gruppo di Giovani e Piccole italiane: Luciana Simoncini, Margherita Giovenale, Maria Pergolinl, Rosa Perotti e Giulia Setta". Al piano sedeva la maestra Lorenzettl. Il pubblico ha gustato moltissimo la manifestazione indovinata, tributando vivi applausi all'autrice dei canti e a tutte le a'esecutrici. miiiill niiililtinti miiiiii^imjij^iiiiiiimiiiiiiiiii , , e i a, e a'

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