Torino - Juventus 2-1

Torino - Juventus 2-1 Torino - Juventus 2-1 Lotta accanita per il risultato, ma partita povera di giuoco - Alla prevalenza dei granata nel primo tempo fa riscontro la veemente riscossajuventina nella ripresa - 32.000 spettatori, 3381000 lire d'incasso TOR0JNO: Bodoira;.Piacentini. Fér-1rini; Cartario. Ellena, Baldi; Menti, Borei, Gabetto, Pctron, Ferraris. JCVBNTTJ8: Micheloni; Foni, Bava.; Depetrini» Parola, Loeatelli; Oolaneri, Varglien II, Lineata, Sentimenti, Colaaeal. ABBrr&O: Zelocchi. Vuole il destino che le partite più atteso siano, per giuoco, le> ■meno belle. Ieri una folla di SÌ.0Ù0 spettatori paganti ha gremito ti campo del Torino ed ha fatto cor-nice ad un incóntro che non è stato altro che una dura lotta per il risultato. Questa gara, che segnava la ripresa del campionato dopo un mese di interruzione, aveva tutti i numeri per risultare un in-' contro d'eccezione: la posizione in classifica del Torino é la necessità, da parte dei granata, di 'ottenere i due punti; Va rinnovata efficienza deità Juventus e la gran volontà, da parte dei bianconeri, di affermare, con un risultato favorevole, la supremazia in campo cittadino. Oli sportivi torinesi hanno risposto all'appello, si sono ammassati sugli spalti, hanno versato nétte casse del Torino la gran somma di 338.000 lire, che segna il primato, nella nostra città, per incontri dì campionato. Ha vinto il Torino, e nell'interesse del campionato è bene che così sia stato, ma sul campo la Juventus battuta non è certo stata 1inferiore al rivale vittorioso. En- trambe le squadre sono scese sul terreno nervose, preoccupate, quasi l'emozione legasse i muscoli dei giuocatori, ne offuscasse le idee, ne frenasse l'intraprendenza. Il Torino particolarmente ha faticato a trarsi d'impaccio. Pur giuocando con il sole alle spalle, ha lasciato agli àwer3ari-l'i^iziativa ed ha ripiegato subito in difesa subendo, in apertura di garaf tre cedei d'angolo dovuti, più, che alla pericolosità delle avanzate biancoture, atta preoccupazione dei suoi difensori. Per dieci minuti la squadra dalla quale s'attendeva una folgorante partenza, ha cercato invano di distendersi, di dar. vita ad un suo giuoco, di legare il lavoro dei singoli in un'oaione che avesse vigore e fluidità. Ma la Juventus non ha saputo approfittare del periodo favorevole, non s'è svincolata da una marcatura che bloccava i suoi uomini prima ancora che riuscissero a mettere i piedi in areq, 'e quando: il forino s'appreso, quando Saldi e Càdario; i due, della « quarta Jinea >, hanno cominciato a servir l'attacco e Oabetto ha preso a lottare per scappar via al centro e Menti e Ferraris hanno avuto i palloni per portar la minaccia sotto la porta di Michékmi, s'è visto che la prima linea gratuita aveva una maggior forza di penetrazione, una più marcata incisività. La prima azione veramente bella, condotta in collaborazione da tutti gli,avanti, fu infatti del Torino, aU'll' e ci volle una gran parata di MicheaIoni per neutralizzare il tiro di f'erraris. Mentre il giuoco tendea ad equilibrarsi, Varglien II e Ferrini, nel tentare di colpir di testa un pallone, picchiarono l'un contro l'altro; il juventino se la cavò con un po' di stordimento, il granata riportò una lesione alla fronte che lo costrinse a farsi medicare e fasciare il capo. Vn incidente casuale che non menomò troppo i due giuocatori. Le due reti dei granata Zia gara, per la reazione del Torino all'iniziale prevalenza juventina, era intanto entrata in una fase interessante e da un calcio di punizione, battuto da Baldi parecchi metri fuor dell'area di rigore, scaturiva la prima rete. La palla nel cadere fra difensori bianconeri ed attaccanti granata veniva deviata verso la porta da un colpo di testa di Gabello eMicheloni poteva toccarla ma non trattenerla; si che Ferraris, arrivando in corsa, riusciva a darle il tocco decisivo. Segnato il punto, il Torino ebbe i suoi momenti migliori attaccando in belio stile, con sicurezza, con piaoevole intesa. M così limpida risultò la manovra dei granata, che la Juventus perdette il controllo del giuoco, si disunì, annaspò in difesa e corse pericolo di venir travolta. A Micheloni sfuggì la palla, su tiro di Borei, e potè riagguantarla,., proprio sulla linea; una frecciata di Petron non raggiunse il bersaglio per pochissimo; un'incursione di Ferraris obbligò Depetrini ad adoprar le mani per toglier la sfera all'avversario. Tutto ciò fu di preludio alla seconda rete che va però considerata come un autentico infortunio della difesa. Mancavano 4 minuti' alla fine del tempo quando Menti battè da una trentina di metri una punizione; grande schieramento dei bianconeri e tiro veemente del grm.ata. La palla picchiò su .Foni, fra capo è spaila, si alzò a candela per ricadere, con effetto, in rete, senza che Micheloni potesse indovinarne la traiettoria ed intervenire in qualche modo. Due minuti appresso un tiro saettante di Borei chiamò il portiere ad una fantastica parata di pugno e pochi secondi prima del riposo Zelocchi fermò un duello Menti-Colaussi (il granata aveva attraversato il campo con la palla, tallonato dal bianconero e c'erano state, fra i due, un paio di spallate e non complimentose ma neppure « cattive ») chiamando i due giuocatori ed im/tungendo loro di lasciare il campo. Punizione assolutamente esagerata, chrr-sollevò un coro di fischi e contribuì non poco a ridurre, nella ripresa, il giuoco delle due squadre, segnatamente di quella granata. La riscossa juventina Staccato di due reti, la Juventus pareva irrimediabilmente battuta, anche perchè il suo attacco, con Lushta totalmente neutralizzato da Ellena, non dava affidamento di poter salvare il risultato. Ma il Torino non era più quel¬ 10 del primo tempo. Prese a ' oiuocar da fermo, non trovò più f coJlegamenti ed all'll' si vide con il vantaggio ridotto a metà. Sentimenti fallì un arresto ed indusse in errore anche Piacentini, approfittò dello scivolone del'terzino e scappò via per centrar lungo dalla sinistra; dalla parte oppòsta correvano affiancati Ferrini e Colaneri ed il juventino, gettandosi letteralmente. - in tuffo, toccò la palla di tèsta in modo da sorprendere Bodoira, apiazzato. Sul dùe\ uno il Torino sì sbandò in modo pauroso. Il suo attacco, vai steva tre presi dal timor panico W esser raggiunti da quégli avversàri che avevan trovato coraggio ed attaccavano a tutto spiano. Si diedero allora a liberar l'area con rimandi che i bianconeri tramutavano inesorabilmente m nuove òffmsi ve. 'Lavoro difensivo svolto con orgasmò:; Pre/faeva la Juventus ed il pareggio pareva propria; inevitabile ^nonostante il portiere; i terzini Bd il centrosoftegìio si prodigassero, ricorrendo anche a falli ed abbracci.- Una splendida rovescia th, di Parola diede persinQ l'illusione del punto, ma risposero i granata con un tiro di Ferraris e con un..., mancato gol di Borei che, solo a pochi passi dal portiere, trovò modo dt sbagliare addirittura il rettangolo -della porta. 11 'serrate, dei bianconeri fu impressionante. I/arbitro negò loro un calcio di rigore, per'fallo.;, multiplo su Sentimenti, cosi come Va veva negato nel primo tempo al Torino. Due tiri di Loeatelli ed uno di Depetrini (anche i mediani e Bava erano all'attacco) vennero parati da Bodoira con balzi felini. Poi s'azzoppò Ferraris ed il manipolo, granata, sempre più sparuto, resistette serrando i denti per non cedere, rosicchiando, rimando su rimandò, gli ultimi minuti di giuoco. Dal racconto della gara si è compreso che il successo del Torino è stato faticato oltre ogni dire. La squadra, dopo aver avuto nella seconda parte del 1" tempo la possibilità di ottenere un punteggio inattaccabile, ha ceduto nel. la ripresa un po' perchè soggiogata dal prestigio délVawersario improvvisamente risorto e molto per" le imperfette condizioni di efficienza di alcuni suoi uomini. Bolo Ellena, i terwin» ed il portiere ressero sempre, salvando la vittoria. La Juventus ha tenuto fede al suo impegno di battersi per l'atfermazioné piena. Non ria avuto fortuna ed ha mancato ancora di capacità di realizzazione. Fermato Lushta, la prima linea ha lavorato senza "sfondare. Orando la prova di Loeatelli, ottime quelle di Parola, di Depetrini e, salvo qualche « buco », guecla dei terzini. La partita, nonostante l'accanimento per il risultato, è stata corretta ed i due espulsi non hanno nulla da rimproverarsi. In tribuna hanno assistito all'incontro le autorità cittadine ed i feriti di guerra. La folla ha tenuto un pontegno esemplare, sempre. Luigi Cavàllero

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