ORECCHIO SINISTRO

ORECCHIO SINISTRO ORECCHIO SINISTRO La scrittrice ermetica: 1 La grande scrittrice ermetico era ammalata, e riceveva le sue amiche in una. stanza semibuia dove a mezz'aria fiottavano, tenacemente uniti, gli odori delio rose, del tè di tiglio, della cipria, e di altre cose, misteriosissime: afferrando duramente le loro mani, la Grande Scrittrice per un attimo taceva, quasi oppressa dai dolore (per se stessa) e dalla gratitudine (per la visitatrice), quindi «mi un citi va la sua prossima fine, e, resistendo con vigore alle proteste di quelle che spiegavano la modestia dei sintomi, la certezza della pronta guarigione, assiourava di essere: « in pace », e subito, volgendo la pallida fronte verso il canterano: «Tu mi comprendi, carissima », alitava < se ti dico che il cassettone, con le sue venature rosse sul bruno, mi ha lungamente torturata, erano mostruosi rimproveri espressi dal legno, e dunque da una potenza. Anche le sedie mi erano spaventosa.mente ostili, ma finalmente l'ar- . ma dio > — e 'con una grande pausa, felice, gemette — « l'armadio mi ha perdonata, compresa, benedetta. Ed ora io sono in pace ». OH amici provinciali aveyàno preparato vaste accoglienze alla Scrittrice Ermetica, organizzando per ilei un banchetto al quale erano stati invita'! i nurrierosi ammiratori del luogo, e le risorse del fioralo e dell'elettricista vennero, si, ampiamente sfruttate, ma non quanto quelle del cuoco di un'Illustre osteria. Però, "quando, selvaggiamente odorando un fascetto di lillà, la Grande Scrittrice fu seduta al centro della lunga tavolata, la sola vista della zuppa di pesce 13 scrittrice ermetica': 2 le fece gettare un grido di orrore, ed abbassandole ciglia (da lèi atessa definite «fulgide ed immense >) sul pallore 'del volto (descritto come «infinito e stellare) parlò in fretta di piovre e di serpi, e di strage. Subito 1 calamarettl scomparvero, ed 1' polipi, e le code di gambero, tra fa generale costernazione : un'altra minestra, di muscolo e pan tostato, fu poeta davanti alla Scrittrice, che stavolta parlò di prigionieri nel cristallo nero, allusione ai molluschi apprezzata al suo giusto valore dai devoti dell'arte. Infine il cuòco, sconcertato, le portò una minestrina lincia,àU'uovasenza neppure un pesciolino, oTun grano di pasta, o una posslbiHtàllrica: I convitati stavano per iniziare Infine 11 pasto quando un grido della Scrittrice lt fece trasalire: gli òcchi celati dalle palme, le spalle scosse dall'emozione: -«'Ufi sono vista in attesto stagno d'oro >, gemeva allontanando là scodella, « mi sono vista morta ». , li marito delia scrittrice ermetica Non solo marito, ma anche artista, Filippo seppe un giorno che' la moglie, sconvolta da dolori di ogni sorta, e sempre finissimi, si era recata-in una città vicma. per 'tentare di uccidersi, e,, naturalmente, gli aveva scritto una lettera, di dodici pagine, fittissime. Filippo apprese anche che la moglie, dopo una energica lavatura gastrica, stava ristabilendosi, ma tacque questi inutili particolari quando/recatosi al giornale, st. raccolse intorno-gli amici di redazioni, e perfino i telefonisti è i fattorini, per leggere loro, con nobili inJlcssioni?pa".?e, l'estrema prosa dell'&■ meUca. Giunto <*Ua fine, e dominando gli ascoltai ori con lo sguardo: «.Avete ascoltato'», atea* solennemente « la più perfetta lettera di amore e di morte che sta mai stata scritta nel mondo ». Irene Brin Secondo gli esperimenti d«l prof. A. Pirovano si possono ottenére delle mutazioni nsi fiori o nsl frutti di una pianta sottoponendo II polline all'aziono di un flusso elettromagnetico e servendosi di quest'ultimo psr la fecondazione. •imHiiHiiiiiniiiHiiiimHiiiiiiiiumHiiiniiiiiiuwiiiiiiiiiiiiHiiiinuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHitiHiiin

Persone citate: Irene Brin, Orecchio, Pirovano