L'America non può più misurarsi col Giappone

L'America non può più misurarsi col Giappone DOPO LE SCONFITTE INIZIALI] L'America non può più misurarsi col Giappone Tokio, 20 aprile. In un articolo apparso sul periodico JitBugyo Nippon l'ammiraglio Sankici Takahasci scrìve che gli Stati Uniti disperano dì potersi misurare con successo contro la flotta' nipponica nel Pacifico. H Giappone sente invece di poter dominare con sicurezza l'Oceano Indiano giovando con la sua azione, anche agli amici ed alleati dell'Asse. Per spezzare il controblocco del Tripartito gli anglo-americani dovrebbero impegnarsi In una battaglia campale contro il Giappone, ma dopo le gravi sconfitte subite essi non sì azzardano ad uscire dai porti per avventurarsi nel Pacifico e limitano la loro attività, ad incrociare nell'Atlantico. Prima della guerra nel Pacifico si era detto che gli anglo-americani avessero In questo scacchiere circa 45 sommergibili. Tale quantitativo è stato indubbiamente rafforzato, ma siccome i giapponesi, a tutto marzo, hanno affondato una sessantina di sottomarini nemici, le forze degli inglesi e dei nord-americani in questo Oceano debbono essere ormai ridotte a ben poche unità subacquee. Da fonte militare si apprende che mentre nell'isola filippina di Panay continuano le operazioni di rastrellamento del residui di elementi filo-americani, esperti giapponesi hanno già iniziato lavori nella zona "mineraria di Antiqua, ricca di minerali di rame. Questi esperti sono 'stati inviati dalla grande società Ishìwara Sangye ed hanno già iniziato la" costru zione degli' edifici nei quali avran- no sede gli uffici della società^ nonché adeguati baraccamenti nei quali troveranno alloggio impiega ti ed operai, Sì calcola che il mi nerale di rame di cui sono ricche le miniere di Antiqua, ammonti a circa 250 mila tonnellate, contenenti circa il 5 per cento di rame puro, che può essere facilmente estratto perchè.quasi affiorante. Si provvede pure a rimettere in completa efficienza le basi con. quistate. Le autorità edili inizi e. ranno quanto prima grandiosi lavori nell'ex-base aero-navale olandese di Surabaia. Verranno impiegati all'uopo indigeni e prigionieri di guerra. Dato che numerose navi mercantili avversar rie si sono autoaffondate in' quel porto, le autorità della Marina nipponica progettano dì liberare quelle acque dai relitti che ostruiscono il porto. '"* In pari tempo i nipponici provvedono a impossessarsi delle isole minori dell'Indonesia olandese, finora trascurate soltanto perchè non sono provviste dì Impianti bellici importanti, come basì navali ed aeree, atti a disturbare 11 proseguimento delle operazioni. Il Comando giapponese intende però ora eliminare ogni residuo nucleo nemico in tutta la zona, in qualunque punto sì trovi. Lo stesso procedimento è seguito anche sulle Blsmarck e le Salomone, mentre, non ostante 11 silenzio serbato da Tokio, anche sulla Nuova Guinea le operazioni proseguono senza soste, ostacolate soltanto da condizioni climatiche. Da Melbourne si apprende che il Quartier generale delle forze alleate in Australia,- annuncierà a giorni la composizione del comando supremo dì tutte le truppe alleate attualmente operanti nel Pacifico orientale. Quantunque nulla di preciso sia pel momento conosciuto circa le persone che faranno parte di questo comando supremo, tuttavìa sì ritiene che ufficiali americani occuperanno gli. alti posti nel comando delle forze terrestri e che ufficiali dell'aviazione britannica occuperanno invece quelli nel comando delle forze aeree alleate. dqIrtnNcbtvngs

Persone citate: Sankici Takahasci

Luoghi citati: America, Australia, Giappone, Indonesia, Melbourne, Nuova Guinea, Stati Uniti, Tokio