Il convegno di Venezia sarà concluso oggi da un discorso del ministro Pavolini

Il convegno di Venezia sarà concluso oggi da un discorso del ministro Pavolini Il convegno di Venezia sarà concluso oggi da un discorso del ministro Pavolini Venezia, 11 aprile. I lavori del primo convegno dell'Unione fra le Associazioni ed' i Sindacati nazionali dei giornalisti, sono continuati questa mattina nel salone d'onore di palazzo Giustiniani, al Ridotto. Vi hanno partecipato il Sottosegretario alla cultura popolare Polverelli, il capo della stampa tedesca Sottosegretario di Stato dott. Dietrich, le altre autorità convenute per l'occasione ed una folla di congressisti. n presidente "Weiss ha dato lettura, in tedesco, del messaggio del Duce, che il cons. naz. Guglielmotti ha subito letto nel testo ori- fisale, accolto da una interminate vibrante ovazione. Applausi hanno pure salutato la lettura del telegrammi inviati dal congresso al Ministri Ribbentrop e Ciano, Goebbels e Pavolini. Al congresso è giunta l'adesione dell'Eco. Federzonl e del Sottosegretario alle corporazioni Amicucci. Una requisitoria II primo oratore è stato 11 Sottosegretario romeno alla propaganda" Marcu, li quale ha rilevato il significato augurale che Venezia, ove fiorirono nel '500 le prime gazzette e che è considerata madre del giornalismo moderno, sia stata scelta a sede di questo importantissimo convegno. E' seguito 11 Ministro plenipotenziario d Slovacchia dott. Gaspar, 11 quale, portato il saluto del presidente,del Ministri del Governo slovacco e riaffermata la completa adesione slovacca al nuovo ordine europeo, ha lumeggiato le Origini delle aspirazioni del popolo slovacco ad un ordine nazionale e ad una giustizia sociale. . Ha parlato quindi il Ministro plenipotenziario e direttore della stampa bulgara Nikolaleff, il quale si é diffuso sull'organizzazione della stampa bulgara. ' Ha preso in seguito la parola 11 capo della stampa del Ministero degli .esteri croato, Huehn, il quale ha espresso la soddisfazione dei giornalisti del nuovo Stato per la Toro partecipazione ai lavori di questo convegno. Al dott. Huehn, il cons. naz. Guglielmotti ha porto il saluto dei camerati del Tripartito, ricordando, tra gli applausi, il primo annuale della resurrezione del nuovo Stato di Croazia, dovuto al trionfo delle ermi dell'Asse. . H vice-presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, Ezio Maria Gray, ha quindi preso la parola sul tema: « L'atteggia mento della stampa avversaria dalle sanzioni ad oggi ». Egli fa una impressionante requisitoria contro la propaganda franco-britannica durante le guerre di Polonia e di occidente fino agli eventi di oggi, dove la pretesa libertà critica della stampa inglese non concerne soltanto questioni tecniche, ma perpetua la menzogna di una guerra di difesa imposta dai Tripartito alle democrazie. Dopo; aver spigolato nel fiori legio di Invenzioni che vanno dal crudele al grottesco, l'oratore conclude: « Rievochiamo dal cielo degli spiriti i- ventiquattro giornalisti italiani, due medaglie d'oro, 14 d'argento e di bronzo, caduti dall'Etiopia alla Spagna, dall'Albania nel Mediterraneo. Niccolò Giani e Barbiellini, Bonazzl e Pallotta, Berto Ricci e Sandro Sandri: sono. i maestri della dottrina migliore: quella che il giornalista Mussolini insegnò dalla cattedra petrosa del Carso: quella che firma col sangue il suo impegno di lavoro e di vita >. Calorosi applausi e vivi consensi hanno salutato la fine della vibrante orazione. Da ultimo ha preso la parola il Ministro della propaganda di Norvegia Lunde. I lavori del pomeriggio Nel pomeriggio sono continuati a Palazzo Giustiniani i lavori del convegno. Il cons. naz. Guglielmotti ha datò lettura di uh telegramma di adesione inviato dal Ministro di Stato Farinacci. Ha quindi preso la parola 11 dott. Coedewagen Del Hang, olandese, che ha denunciato l'asservimento della stampa olandese ai paesi demoplutocratici e bolscevichi. Il Ministro Moraveo del Protettorato di Boemia e Moravia ha tracciato un rapido quadro della situazione politica del suo paese negli ultimi cinquantanni, intrattenendosi sul dopoguerra, quando la propaganda massonica portò il paese in braccio alla Francia ed all'Inghilterra, principalmente per opera di Benes che fu il più fervido apostolo di questa sudditanza. Il cons. naz. Enrico Santamaria, direttore del giornale I/Unione,, di Tunisi, ha affermato i diritti e le aspirazioni della popolazione italiana di Tunisi, rilevando come al congresso dell'anno 1934 i giornalisti democratici abbiano rifiutato di ammettervi i giornalisti dei Fasci italiani. Il dirigente della propaganda di Belgrado, Gouber, ha fatto una lunga esposizione sull'attività dei glornallBti democratici nella Balcania e dell'inviato di Roosevelt, Dannovan, basata sulla più spudorata menzogna L'ungherese Kolosvary ha poi il¬ lustrato l'azione dei giornalisti per la causa della giustizia e della verità. Il cons. naz. Luigi Fontanelli ha presentato una relazione sui temi costanti al nuovo giornalismo, ed il cons. naz. Renato Tassinari ne ha presentata una seconda sul giornalismo sportivo in funzione politica. La mozione approvata Il congresso, fra calorosi applausi e unanimi consensi ha poi approvato la seguente mozione a chiusura dei propri! lavori: «J giornalisti partecipanti ai convegno dell'Unione fra le Associazioni e i Sindacati nazionali, udite le schiaccianti testimonianze che documentano i sistemi di menzogna e di diffamazione della stampa nemica, hanno approvato la seguente mozione, specialmente diretta ai popoli eà ai paesi ancora influenzati dalla stampa plutocratica: « Innumerevoli documenti hanno inconfutabilmente provato che sui giornalismo asservito alle torbide influenze internazionali ricade in parte la colpa della provocazione e della istigazione alla guerra. Siffatti sistemi criminali hanno tratto in inganno numerosi vopoli e indotto in errore la pubblica opinione di tali paesi: e solo dopo amara e terribile esperienza queste nazioni hanno potuto scoprire U vero volto delta cosiddetta libera stampa, e anche oggi continuano nei suoi metodi responsabili e delittuosi, al 'fine di avvelenare le relazioni fra i popoli e di deformare la rea\tà storica. « I giornalisti delle nazioni aderenti all'Unione deplorano il funesto asservimento- di questi organi di stampa aU'arbitriè plutooratico che, deformando alla base la missione del giornalismo, lo rende schiavo di interessi "e di macchinazioni inconfessabili. Si rivolgono ai 'giornalisti di tutti i paesi affinchè insorgano contro detti sistemi e riaffermino il dovere di quanti sono consapevoli dei loro compiti di denunciare i pericoli gravissimi che ne derivano a danno dei popoli; ciò che costituisce una ragione di legittima difesa ed un imperativo morale. Il giornalismo è una missione. Ad essa debbono essère chiamati solo coloro che, Uberi da oscuri lega mi, nutrono una salda fede di fronte alla loro coscienza nazionale ed al giudizio della storia», i congressisti, lasciato il salone d'onore del « Ridotto :•, a bordo della motonave JUurano si sono recati a Marghera, ove hanno visitato le 'principali industrie e gli impianti portuali. In serata, proveniente da Roma, è giunto a Venezia l'Eco. Pavolini, Ministro della cultura popolare, il quale terrà domattina, a Palazzo Ducale, il discorso di chiusura del convegno.