Gli spagnoli pareggiano a Berlino: 1-1

Gli spagnoli pareggiano a Berlino: 1-1I grandi incontri internazionali Gli spagnoli pareggiano a Berlino: 1-1 I prossimi avversari degli Azzurri, in grandi condizioni di efficienza, fronteggiano bravamente i più tecnici avversari dc GERMANIA: .latin; Janes, Miller; Kltalngcr, Rohde Sing; Dor>rfl, Decker, Oonen, Walter, frurek, SPiAiGNiA: Martorell; Temei, Ramon; Gabilondo, Gei-man, luteo; Spi, Alonzo, Mundo, Cnnipos, Bhillln. ARBWMtO : Bari aa sin a «Italia). Al 35' e al 40* del primo tempo Alonzo prima' e Mundo poi sono «tati sostituiti rispettiva mente da Arenclbia e da Martin. RETI": Decker (Germania) al 15', Oampog (Spagna) su rigore al S** del secondo tempo. Berlino, 13 aprile. Nè vincitori nè vinti. La cosa trova, in fondo, una giustificazione nel fatto che la maggior raffinatezza tecnica dei tedeschi ha trovato una efficace e posittìSa, neutralizzazione nella superiore velocità degli spagnuoli. A stretto rigore di logica avrebbe dovuto vincere la Germania. La sua è stata la migliore squadra in campo; il suo gioco è sempre stato, anche nel primo tempo, Ai uria sfumatura migliore, di qualità più elevata di quello degli avversari. Ma il giocare lento e compassato, l'indugiarsi nel particolare, il controllo della palla, l'attardarsi nell'eseguire i passaggi, era cosa fatale nella Giornata. Con metn e metri di svantaggio gli spagnuoli piombavano con la prontezza dei falchi e distruggevano, tnibrloJiavano, portavano via, partivano essi stessi al contrattacco, travolgevano. La caratteristica marcata dell'incontro è stata proprio questa; una gran lotta fra la precisione e la rapidità. Anche nel secondo tempo, quando II gioco dell'undici tedesco migliorava alquanto all'attacco — in difesa esso aveva trovato il giusto tono sin dall'inizio — la vittoria della squadra di casa è sempre dipesa dalla capacità di Conen e compagni di giungere sulla palla prima di Oampos e camerati. Tutto H. E' stata, d'altra parte, la gara delle occasioni mancate: poco meno di una mezza dozzina per ognuna delle squadre. Se fosse stato raccolto tutto quello che il lavoro di appoggio aveva seminato, si sarebbe avuto un punteggio da far trasecolare. Il primo tempo si è chiuso in bianco. Fin dall'inizio gli spagnuoli hanno preso i tedeschi in velocita. Per una decina di minuti ncn ci sono stati ohe gli ospiti in campo; anche la difesa dei germanici sten tava a ritrovarsi davanti a tanta furia e ballava terribilmente. Il primo a ritrovarsi è stato il più anelano dei suoi componenti: il suo capitano Janes. Non appena questi poteva registrare il suo gioco la Germania poteva inscenare contrattacchi e già sul primo di essi Conen avrebbe potuto segnare. Ma . l'anziano centro avanti tedesco non è più quello di una volta: ieri vagava per il campo incerto e abulico. Attacchi e contrattacchi: con discese fulminee gli spagnuoli,) con azioni a passaggi brevi e raso a terra i germanici. E di qua e di là palloni sparati alti sopra la traversa ed a lato del pali, su occasioni una più bella dell'attrai La Spagna cambiava due uomini in questo primo tempo, venendo cosi a disputare l'incontro con 1S uomini contro 11. Ci si lasci dire che abbiamo avuto l'impressione che nè Alonzo (la mezz'ala destra) nè Mundo (il centro avanti), che lasciarono il campo per farsi sostituire, fossero feriti. Alla ripresa la Germania conferiva maggior velocità alle sue azioni. Non che i suoi uomini corressero di più, ma essi si liberavano più prontamente dalla palla. E l'effetto non si faceva attendere. Subito l'ala deatra Doerfl colpiva un montante con un tiro fortissimo ed era la volta dei terzini spagnuoli a doversi difendere alla disperata. Al primo oontrattacsai spagnolo l'ala destra Epi mancava una occasione d'oro sparando alto'sopra il palo. In contro risposta la Germania segnava. L'azione ; tvpvava il suo svolgimento in rapidi passaggi raso a terra da sinistra a destra. Entrava in possessoc del pallone la mezz'ala destra Decker e, visto che nessuno gli piombava addosso, secondo la consuetudine, a bloccargli la via, avanzava di qualche passo e-sparava. Il viennese vedeva il suo tiro infilare l'angolo atto detta rete sulla destra del portiere. L'uni ca volta in cui la Spagna non era ricorsa alla sua arma preferita e più efficace, quella detta velocità dell'intervento, era stata battuta. Che gli ospiti posseggano capacità di reazione lo si vedeva subito dopo. La rete di Jahn sfuggiva alla capitolazione due volte consecutive in modo che ha addirittura del miracoloso. Due salvataggi In extremis che finivano per non avere altro risultato che due calci d'angolo. Poi Decker veniva falciato in modo da dover lasciare Ù campo per tre o quattro minuti e la Germania aveva un netto periodo di predominio. Al termine del quale la Spagna pareggiava su rigore. L'ala sinistra da una posizione pericolosa sparava in rete; il portiere Jahn non era « In casa », ti tiro aveva < effetto » e mentre stava per entrare in porta il centro mediano Bohde a mezzo di un gran balzo riusciva a impedirgli — con una mano — di finire in rete. Sulla punizione massima segnava Campos con un forte tiro. È dall'uno a uno non ci si muoveva pili malgrado una lunga e nutrita offensiva finale dei tedeschi. Una partita che dà a pensare. Non per il gioco svolto, che non ha raggiunto altezze eccelse nè da una parte nè dall'altra, ma per le possibilità dimostrate da ambe le squadre, l'una in fatto di temi ca, l'altra in fatto di efficienza positiva. Lo spazio non permette, che sull'argomento ci si dilunghi, ma i nostri avversari di domenica prossima nonno le ali ai piedi. Lo dimostra il fatto di aver potuto fermare un avversario come quello di ieri, che pur giocava in casa propria. Vittorio Pozzo