La politica dei prezzi realizzata in Germania di Giorgio Sansa

La politica dei prezzi realizzata in Germania La politica dei prezzi realizzata in Germania Nostra intervista con il Segretario di Stato dott. Fischboeck L Berlino, 9 aprile. H Segretario di Stato dottor Fischboeck, che da tre mesi è commissario del Reich per la fissazione dei prezzi, con poteri dittatoriali, in un campo -della vita nazionale cosi importante in tempo di guerra, oi ha dato stasera alcuni chiarimenti sulla politica da lui adottata e sui metodi seguiti per garantire una stabilità che deve rafforzare la fiducia del popolo nella valuta. Il compito affidato al dottor Fischboeck — il quale ha una notevole esperienza essendo stato Ministro delle Finanze ih Austria e poi commissario alle Finanze nell'Olanda occupata — è davvero immane: egli deve sorvegliare un vastissimo mercato e badare che non sorgano squilibrai tra il totale del redditi e il totale delle merci messe in vendita, giacché ciascuno di tali squìlibrii farebbe pressione sul prezzi e tenderebbe a incoraggiare, accanto al mercato legittimo, un'attività commerciale clandestina. Il mezzo migliore per evitare la nascita del mercato nero, è infatti quello di stabilizzare il rapporto fra la domanda e l'offerta; quando, come avviene attualmente, l'offerta di mercanzie non può essere aumentata, occorre impedire che si accresca la domanda, ossia la quantità del mezzo liquido con cui la domanda stessa si esprime: il denaro. Perciò le funzioni di Fischboeck sono collegate con quelle degli organi governativi che regolano la circolazione monetaria e con quelli che sono in grado con opportuni provvedimenti di incrementare tributariamente o incoraggiando il risparmiò, il reddito, complessivo della Nazione. ir Segretario di Stato ci ha spiegato tra l'altro come siano fissati i brezzi per le forniture di guerra. Si accerta il costo di produzione e si accorda ai produttori un prezzo che include tale costo più un equo profitto. Siccome però i bisogni delle Forze Armate vanno al di là della capacità produttiva delle fabbriche meglio attrezzate che sono'in grado di produrre a buon mercato e si deve quindi ricorrere anche alle fabbriche marginali, per le forniture di queste ultime si stabiliscono prezzi ■ maggiori. Si è constatato però, ci dice il dott. Fischboeck, che gli stabilimenti della seconda categoria cercano, con eroici sforili <U ridurre i costi onde entrare nella prima. Non ostante che ricevano adesso di più, i dirigenti sanno che se i bisogni delle Forze Armate diminuissero,. chi perderebbe le ordinazioni sarebbero le fàbbriche meno capaci: ogni loro energia mira quindi a migliorare •1T sistemi produttivi e cosi, con la politica dei prezzi, si ottiene un ^Ue risultato permanente. i avgvpS Ma 1 profitti sono poi passati allo staccio del fisco. Nessuno deve arricchirsi, si afferma, con la guerra. Il Governo del Reich avrebbe potuto, con un tratto di penna, nazionalizzare le aziende. Se non lo ha fatto, ci dichiara il Segretario di Stato, è perchè non crede alla utilità di soffocare ogni spirito di iniziativa privata. Il metodo adottato è una sintesi di due tendenze: e si esplica con una sovraimposlzlone dei profitti industriali, prendendo a termine di paragone quelli di una annata normale dell'ante-guerra, ma lasciando aperta la questione di In camerare i profitti di guerra propriamente detti. Questi ultimi non si possono accertare ora: è poa n sibile, dice Fischboeck, che ad un periodo fortunato per le industrie ne segua uno gravoso, per cui sarà opportuno aspettare la fine del conflitto e vedere allora quanto, del guadagno complessivo degli anni bellici, debba essere versato alle Casse statali. Da ultimo il Segretario di Stato ci ha parlato della opportunità che una stabilizzazione dei prezzi sia attuata in tutti 1 Paesi europel. Sul mercato europeo, dove vigono oggi cambi fissi fra le valute del vari Paesi, il livello dei prezzi nell'uno influenza quello dell'altro; se in un Paese, la cui valuta si cambia a un saggio fisso col marco, 1 prezzi interni aumentano, si esercita una pressione sul corso del cambi o, restando questi fermi perchè convenuti fra i Governi, viene turbata la stabilità dèi prezzi in Germania e in ogni altro Paese che, col primo, abbia rapporti Perchè il Reich, si l'interesse dell'ordine econòmico del continente, ci ha detto il dot. tor Fischboeck, che con un mezzo o con l'altro si raggiungano dovunque risultati simili a quelli che i tedeschi hanno ottenuto con la politica testé illustrata. commerciali, augura, nel- Giorgio Sansa

Luoghi citati: Austria, Berlino, Germania, Olanda