Azioni di polizia primaverile mentre lo schieramento difensivo va mutandosi in offensivo di Guido Tonella

Azioni di polizia primaverile mentre lo schieramento difensivo va mutandosi in offensivo FRONTE RUSSO Azioni di polizia primaverile mentre lo schieramento difensivo va mutandosi in offensivo rirsplcsfdlllpprBerlino, 6 aprile. Mentre si conferma che i sovietici non sono più in condizioni di intraprendere azioni di vasto respiro, si constata giorno per giorno, anche attraverso i parchi accenni.del Bollettino.tedesco, come in molti settori lo schieramento antibolscevico non sia più di carattere difensivo ma si stia protendendo verso una spiccata attività offensiva. Benché si tratti sempre di azioni di carattere lo cale è accertato che queste non hanno nulla di comune con 1 precedenti contrattacchi diretti a fronteggiare i tentativi nemici, scaturendo invece da una diretta iniziativa. Tipiche di questo nuovo- cambiamento sono le puntate offensive sferrate nel settore centrale con la conseguente conquista, annunciata dall'odierno Bollettino, d'una .settantina di località. Un altro notevole aspetto della attività spiegata in questa nuova fase dalle forze tedesche è quella che tende ad una sempre più rigorosa repressione delle bande e dei gruppi di partigiani che cercavano di approfittare delle soluzioni di continuità esistenti tra una posizione e l'altra al fine di mantenersi in collegamento con la massa d'urto manovrata dal comando sovietico. Nel quadro di queste azioni di polizia primaverile appare di particolare importanza Yannlentamento di un gruppo compatto di oltre tremila partigiani. E' questo il più grosso nucleo di partigiani di cui si sia finora annunciata la distruzione. L'impresa è stata realizzata grazie ad una serie di azioni di rastrellamento svolte in senso convergente. Snidati dai loro appostamenti, i diversi gruppi di partigiani che infestavano una zona particolarmente delicata del settore centrale sono stati ridotti poco alla volta, in una sola grande sacca, e all'Interno di essa defintivamente annientati. Guido Tonella