L' Inghilterra cede terreno su tutti i fronti dell'Impero di Giuseppe Piazza

L' Inghilterra cede terreno su tutti i fronti dell'Impero L' Inghilterra cede terreno su tutti i fronti dell'Impero Dai tentativi di compromesso in India all'indietreggiamento nell'Iran, al Canada e in Australia Berlino, 4 aprile. L'arrivo a Nuova Delhi del nuovo messo dominico del signor Roosevelt nella persona del colonnello Johnson e 1 intervento nelle trattative indiane non solo di questo Cireneo americano, ma anche di altri abbondanti Cirenei, soprattutto bolscevichi, e persino inviati -da Ciang Kai Scek a sollievo della già pesante croce imperiale della grande Inghilterra, servono alla stampa tedesca non tanto per determinare il punto critico a cui le trattative sono ormai giunte — nel quale questa febbrile mobilitazione di assistenze amiche e alleate sta. certamente a significare la disperazione delle aspettazioni e la determinazione di passare ai metodi della sopraffazione e della violenza — quanto a fornire un altro probante e significativo indizio di quel generale oscuramento dell'astro imperiale inglese, che è ogni giorno di più il fenomeno generale e più evidente che, con 11 procedere della guerra, caratterizza l'astronomia politica di tutto il settore imperiale britannico, dal Medio all'Estremo Oriente, dal Mediterraneo e Golfo Persico all'Oceano Indiano ed al Pacifico. Il tramonto di un astro Le trattative del signor Cripps — si osserva da tutta la stampa — potranno o non potranno, condurre ad un compromesso di finta e di parata, il quale sarà sempre una truffa da parte inglese, ed una nuova menomazione di diritti civili e umani per parte indiana, ma quello che esse hanno però già dimostrato a sufficienza e sazietà, con il categorico rifiuto dei partiti di accogliere le proposte nientemeno che dell'inviato speciale di Londra venuto ad peaes, e con la mobilitazione di tanti aiuti e assistenti dell'ultima ora, è il tramonto dell'astro del prestigio britannico, rte'r-"ftrmamento principale del suo pritimivo splendore: il firmamento indiano, base di tutta la potenza imperiale di Albione. Estremamente interessante appare al riguardo all'opinione tedesca l'atteggiamento di stampa della madrepatria britannica, che butta sempre più le maschere. 11' bertarie ed umanitarie quanto' più larga diventa la cerchia dei suoi boia e assistenti sul palco estremo delle libertà e dell'umanità da sopraffare. Cosi — si nota — il Manchester Guardian ha or ora strappato dal viso del signor Cripps la maschera principale, quella della questione della sovra' nità militare, scrivendo senz'altro che il compito di costui si riduce in sostanza unicamente a quello di < costruire un piano per cui gli indiani credano che 1 loro capi abbiano in mano la direzione della guerra indiana, mentre in, realtà la direzione militare del loro paese sarà sempre a Londra. Nè meno edificante appare la spregiudicata e sfacciata discussione che tutta la stampa inglese sta facendo — senza scandalo alcuno dimiglior modo di spezzettare all'in' finito il complesso statale indiano: ciò che fa dire ad un giornale indostano che l'Inghilterra si prepara a cancellare' dalla faccia della terra il nome e il fatto di una tedia, e a un capopartito indù che l'operazione a cui 11 proprio paese è In questo momento sottoposto è nient'altro che quella di una vivi' sezione. Ma, come dicevamo, quello che sempre più colpisce l'opinione tedesca in questa operazione è l'affievolirsi sempre maggiore della ■ mano del chirurgo principale, l'In ghilterra, è il pronunciarsi e aggravarsi crescente di quella americana e di quella russa, in questo come in tutti gli altri settori e quadranti imperiali britannici. Si tratta non già dell'India, della quale non si è mai trattato, e nemmeno, o sempre meno, anche dell'Inghilterra, ma sempre di più invece dei due suoi alleati, cioè di Washington e di Mosca. Successione aperta ■E' quello del resto — notano i giornali — che anche più esem- flarmente avviene nell'Iran, dove Inghilterra ha ormai totalmente ceduto 11 posto alla Russia bolscevica, come dimostra il fatto che oggi ad esempio è l'Agenzia sovietica Tass che dirama ufficialmente da Teheran il discorso del Presidente Suheili, spezzettandone il pane menzognero al povero popolo Iranico. Questo completo cedere di Londra a Mosca, in tutto que' sto settore del Medio Oriente asiatico ed ormai anche più giù fino cendo — senza scandalo alcuno diquella americana, già così gelosatutnee dei diritti dei popoli — su alla sfera indiana, non può a me no, per coloro che conoscono e ri cordano l'antica secolare rivalità asiatica fra le due potenze, di ap parire come "il fenomeno più si fnifìcativo di questo tramonto ritannlco che è in corso. L'Iran! nota a proposito la Frankfurter Zeitung, è un sintomo ed un simbolo. L'Iran, dove l'Inghilterra indietreggia davanti alla Russia, è un parallelo con il Canada e con l'Australia dove essa indietreggia davanti all'America. Ciò non è soltanto un effetto automatico della decadenza britannica, ma si presenta per il giornale tedesco anche come un calcolo super-astuto della politica londinese, la quale, prevedendo il crollo russo già prowederebbe a preparare a Mosca questi punti di appoggio nel Medio Oriente i quali dovrebbero avere domani, dopo il crollo, 11 compito di coprire all'Inghilterra stessa il fianco medio orientale, funzionando da cuneo fra quel che resterà della potenza asiàtica inglese e la potenza mediterranea dell'Asse. Errato calcolo ad ogni modo — conclude il giornale —: errato oltre tutto anche per l'illusione che domani, in caso di vittoria britannica o russo-britannica, una Russia, condotta per mano dall'In- fhilterra stessa nei gangli più elicati della sua potenza imperiale asiatica, si adatterebbe senz'altro onestamente a ritirarsene. In qualunque caso dunque è la potenza imperiale dell'Inghilterra che ha già fatto testamento. Giuseppe Piazza Sommergibile in missione. Il nostro inviato a bordo ha colto il momento suggestivo, ohe segue immediatamente all'emersione dopo tutto un giorno di navigazione negli abissi. (Foto A. Crepas). iiiiiiii'Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiniiiii iiitHiisiiiifiiiiiisiisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisiiiftiiimiiiiiiiiiiiiitftiiiiiitiiiiisiminmiiifisiitiiiiittittisiHiiiifiiiiiiiiiiMitiiiits

Persone citate: Ciang Kai Scek, Cirenei, Crepas, Cripps, Johnson, Roosevelt