L'accaparratore e ladro condannato

L'accaparratore e ladro condannato UNA MACELLERIA IN UNA SOFFITTA L'accaparratore e ladro condannato Nella sua qualità di cameriere del bar-confetteria «Roma» di proprietà del signor Giobbe Baroero, il ventottenne Giovanni Croce, di Goffredo, abitante in via Bellezia n. 1, aveva potuto la notte dal 2o al 21 febbraio, lasciata accortamente aperta la porta della cantina, introdursi cautamente nel magazzino, e impadronirsi di quattro cassette di tè del peso comp.essivo di 60 chilogrammi, del valore di circa 60 mila lire. "Una perquisizione nella soffitta che il Oroce aveva alfittata nello stesso stabile in cui aveva la propria abitazione rivelò le quattro cassette di tè, e un autentico deposito di derrate alimentari e un forte quantitativo di carne di vitello; si trovava pure una Beatala contenente due dozzine di fazzoletti di filo, del valore di 480 lire, che gli agenti riconobbero di provenienza furtiva, n Croce, di fronte a queste schiaccianti constatazioni, confessava il furto delle quattro cassette di tè, dei fazzoletti, ammetteva la macellazione clandestina, dichiarando che in quest'ultima operazione era etato coadiuvato da Costanzo Fassini fu Attilio di anni 29 e da Claudio Abellonio, di Battista, di 30 anni. Tutti e tre venivano denunziati con la moglie del Oroce. Elsa Idda, di Ermanno, di 29 anni. Comparsi dinanzi al Tribunale (PreB. cav. uff. Del Piano: P. M. cav. Chabod; Cane. dott. Amato; uff. giud. Malagoni). Il Tribunale ha condannato: il Croce a 4 anni e 6 mesi di reclusione, 7 mila lire di multa e 260 lire di ammenda; il Fassini e !'Abellonio a 6 mesi di reclusione, a 1000 lire di multa e a 250 lire di ammenda ciascuno: ha assolto la Idda per insufficienza di prove. H P. M. ha interposto appello.

Persone citate: Abellonio, Chabod, Claudio Abellonio, Costanzo Fassini, Del Piano, Elsa Idda, Fassini, Giobbe Baroero, Giovanni Croce, Idda

Luoghi citati: Roma