LA SITUAZIONE

LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE • Nell'avvilimento delle continue sconfitte, i dirigenti di Londra cercano di rialzare il morale cambiando totalmente le carte in tavola a proposito dell'ultima battaglia aeronavale nel Mediterraneo, affermando spudoratamente che la Squadra italiana è fuggita, che la Littorio è stata colpita, che il convoglio, -quasi intatto, è giunto a Malta. Churchill è arrivato al punto di inviare un messaggio di congratulazioni all'ammira- £lio che comandava la scorta! a faccia tosta del primo ministro britannica ha passato ogni limite. Né e?li n& i suoi collaboratori, nella frenesìa menzognera, si accorgono delle molteplici,. sfacciate contraddizioni fra questo o quel comunicato, fra questa o quella corrispondenza! Ma tanto cumulo di falsità non hanno importanza se non per documentare il grado di aberrazione dei nostri nemici, i quali sino a qualche mese fa si vantavano dell'assoluta padronanza del Mediter raneo. Ora gli inglesi sono bloccati nella base dì Alessandria donde a stento riescono a rifornire Tobruk, mentre Mal .ta è isolata e assediata; se qualche nave riesce a farvi scalo essa diviene subito bersaglio dei bombardieri dell'Asse. Intanto i convogli italiani per la Libia passano con una quasi assoluta sicurezza. Quale prova più convincente del capovolgimento della situazione? • Le operazioni giapponesi in Birmania e nell'Oceano Indiano attraggono una maggiore attenzione che non quelle nei mari australiani. Navi nipponiche risalgono l'Iravadi. sommergibili nipponici si spmgono oltre Ceylon, una nave americana è stata silurata nelle acque di Madras. Sembra che già gli anglosassoni abbiano abbandonato le rotte del Bengala e che i rifornimenti per l'India facciano scalo à Bombay, con una considerevole aggiunta di perdita di tempo. • Cripps' è affaccendato in colloqui e in intrighi, da cui non potranno derivare che nuovi danni e nuovi lutti all'India, ove i capi, del Congresso non si oppongano decisamente à qualsiasi compromesso. Il grande patriòta indiano Bose, il nazionalista che più di ogni altro ha sofferto per lunghi anni nelle galere britanniche, ha smascherato in una lettera aperta l'inviato di Churchill e i suoi progetti criminosi per l'indipendenza della sua patria. L'India avrà la sua vera libertà, quella per cui essa non sarà più calpestata dagli oppressori bri tannici, dalla collaborazione col le Potenze del Tripartito. Solo colla forza gli ; iglesi lasceran no la loro più fruttuosa preda coloniale. • L'inizio di rapporti diplomatici diretti fra il Giappone e la S. Sede è un fiero colpo per là propaganda nemica che voleva presentare l'Impero del Tenno come un irreducibile avversario del cristianesimo in generale e del cattolicesimo in farticolare. Invero il Giappone un paese dove vige la massima tolleranza religiosa; ed ora che le recenti conquiste hanno portato «otto il suo controllo diecine di milioni di cattolici ha subito voluto stringere relazioni col centro di irradiazione di tanta autorità spirituale e religiosa. La trovata rooseveltiana di dare alla guerra pluto-bolscevica il carattere di una crociata cristiana cade sempre più nel ridicolo: essa fu, è e sarà la coalizione voluta e guidata dal giudaismo. a. ».

Persone citate: Churchill, Cripps

Luoghi citati: Alessandria, Birmania, Giappone, India, Libia, Londra, Malta