Dodici fotografi in gara con le bombe tedesche di Concetto Pettinato

Dodici fotografi in gara con le bombe tedesche OCCHIATE IN CASA DEL NEMICO Dodici fotografi in gara con le bombe tedesche Tutta l'Inghilterra in 12000 fotografie per ricordarla ai posteri - "Tutto dipende da me„ - Sotto il miraggio di 20000.sterline - Magari distrutti, ma ladri sempre. a i Che si sia voluta scongiurare la sorte o che in alto loco, a dispetto delle recenti assicurazioni tedesche, si preveda davvero la totale distruzione dell'Inghilterra, il fatto sta che dodici fotografi lavorano, sotto la direzione di W. H. Goàfrey, insediato apposta ad Ali Souls, uno dei collegi universitari requisiti a Oxford, a costituire un archivio di ben 12 mila fotografie di tutto quanto iV Regno Unito contiene di artistico o di memorabile, affinchè le venture generazioni abbian modo, in ogni caso, di farsi un'idea del tesoro culturale che la nazione s'era formato nel corso del secoli. Le fotografie serviranno, beninteso, anche per gli eventuali restauri: ma su questo punto, a quel che permette d'intendere il Times, la fiducia è limitata, visto che non poche difficoltà sono già sorte per trovare i danari da pagare t fotografi, sebbene, grazie all'interessamento di lord Oreene, principe degli archivisti britannici, un primo fondo fosse stato largito dai soliti mecenati americani. Sarà probabilmente già molto.se i futuri studiosi potranno, a guerra finita, recarsi alla Conway Library, dove il defunto lord Conway aveva raccolte per conto suo un centinaio di migliaia di fotografie di diverso soggetto, e trovarvi catalogato per contee, città e borghi l'intero patrimonio artistico religioso e profano del paese. L'essenziale è che non avvenga più quello che avvenne una volta allo stesso mister Qodfrey: di ordinare la sera che la mattina dipoi si fotografasse una certa chiesa di Cristoforo Wren, il celebre architetto della Restaurazione, e di sentirsi rispondere la mattina dipoi dal fotografo che una bomba tedesca aveva distrutto l'edificio due ore prima del suo arrivo sul posto. .Chi ha tempo, non aspetti tempo. Questo, almeno, è il voto degli ideatori della campagna. In quanto a tradurlo in atto, è un altro par di maniche. La leva fotografica dura da un anno, e delle 12 mila ^negative progettate molte migliaia rimangono tuttora da fare. Ci sarà tempo di completare il lavoro prima che il temuto fuoco ricominci a cadere dal cielo? Qui tornerebbe a faginolo un po' di terapia della volontà ad uso dei fotografi, degli artisti e dei mecenati, secondo la formula eminentemente pratica che, come esponeva il gennaio scorso E. L. Colston alla colazione della Camera di Commercio Americana, di Londra, 450 ditte britanniche avrebbero già escogitata e adottata con l'alta approvazione dell'arcivescovo di Canterbury, del decano di San Paolo e del ministro d'Agricoltura:' quella consistente nel tracciare sui muri intemi dette officine, sui banchi di lavoro, sui tavoli,, sui pavimenti e persino sulle semplici macchine da scrivere degli uffici la frase fatidica « Tutto dipende da me! xv. E. L. s e e e e Colston inclino^ a credere che il motto in - questione sia una versione rammodernata dello Storico messaggio di Nelson alla vigilia di Trafalgar. Ma non è neppure vietato vedere in esso una interpretazione ad uso dell'orgoglio britannico dell'ultima trovata dello stakhanovismo: la formula del 200 o addirittura del 300 per cento, i cui aderenti, nelle officine sovietiche, si sarebbero impegnati a lavorare il doppio o il triplo di prima. Senonchè basterà un nuovo slogan a-dare al paese la scòssa salutare di cui ha bisogno T Giorni fa, a Londra,.un congresso di direttori di fabbrica ha rivelato, come riferiscono i giornali inglesi del 28 febbraio, che nell'industria ' aeronautica, per non parlar che di quella, si perde ancora troppo tempo. Una fabbrica sorta di recente nel nord-ovest dell'isola e dotata degli ultimi per/fezionamenti della tecnica è rimasta 18 mesi senza produrre un solo aeroplano. In altre due officine aeronautiche da sei mesi la maggioranza degli operai non è stata impiegata tutta o lo è stata solo a orario ridotto. Una delegazione spedita-alla capitale da uno. stabilimento scozzese avverte d'altra parte che il macchinario del medesimo non lavora se non la metà del tempo disponibile e reclama a gran voce un'inchiesta parlamentare. Basterà, per scrollar questa inerzia, insegnare ai colpevoli che « tutto dipende da loro » t . La cura più, efficace della pigrizia resta, pei fotografi come per gli altri lavoratori, quella adotta ta da sir Vyvyan Board per stimolare l'incetta della carta straccia: un ^premio di 20 mila sterline a chi fornirà nel più breve tempo la più forte quantità del prezioso rifiuto. L'offa era stata appena fatta brillare, che la città di Battersea trovava modo di elevare il proprio contributo settimanale da cinque a ventuno tonnellate, mentre Becketiham giungeva in dieci giorni a trentuno tonnellate e Barking in undici giorni a quaranta tonnellate. Miracoli del senso pratico! Nell'orgasmo della competizione, i privati cittadini si sono ricordati perfino di possedere delle librerie, e nella sola Wirral ventimila volumi sono stati asidmpctdpucctguOqtAtstvdiatttmcmTlbbsgcdcdLdvofferti d'un colpo alla patria, co-\sa che per molti autori significa,'ma non è tutto merito loro, l'oc quisto dèi primo titolo alla gratitudine della medesima. Il miraggio delle 20 mila sterline comincia ad aprire l'ingegno agli stessi corrispondenti del Times, uno dei quali, per risparmiar carta, propone all'Amministrazione delle Poste di vendere i francobolli il doppio del loro valore di emissione e di autorizzare U pubblico a tagliarli diagonalmente in due in modo da farli servire per due nsvga i a a el a i i affrancature. Avviso ai collezionisti! Meno felice, come sempre, è il governo, che, nel medesimo ordine di idee, ha adottato il sistema di chiudere le buste della propria corrispondenza con una etichetta incollata, lasciandone intatto l'orlo gommato e ingiungendo'al destinatario di riadoperarle per una nuova lettera mediante una nuova etichetta, col risultato che tonnellate di carta sono state consumate per fabbricare etichette e che le cassette postali rigurgitano di corrispondenza pseudo ufficiale recante la intestatone On His Majesty's Service. Ma quel che conta è la buona volontà, e non vengano, poi, Russi e Americani a lagnarsi che l'Inghilterra non ci mette abbastanza del suo per vincere la guerra! L'Inghilterra, poverina, non dà tregua al proprio spirito inventi vo, prova ne siano le importanti decisioni prese dai capi della sua industria chimica per rimediare alla sohrsità di alcune delle materie coloranti usate dall'industria tessile lanciando sul mercato solo tessuti di poche tinte. Per la primavera e per l'estate il trust dei colori ha dato la preferenza, come spiega poeticamente il solito Times, ai semplici colori del villaggio inglese. Un gruppo di fabbriche offre stoffe del tono delle bionde messi del Kent, dal cromo schietto al giallo smorto della spiga recisa, da accompagnarsi a calze-, scarpe e guanti più o meno dorati. Un secondo gruppo produ ce panni di lana imitanti il verde de} boschi e dei prati nazionali Le fabbriche di cotonine hanno adottato il verde più mite della lavanda e della primula, consigliando alle clienti di sposar loro i colori rubati ' al giardino del toro cottage: il rosa e l'eliotropio, e di riserbare per le scarpe e i guanti il blu-notte e per le calze il color amadriade (i Francesi direbbero cuisse de nymphe;. Un terzo ed ultimo gruppo di produttori si è specializzato negli azzurri, dal « turchino patriottico » al ' blufiamma, da accoppiare, suggerisce sempre il Times, al rosso bandiera, al verde carovana e all'oro solare. Le signore inglesi, quelle che non si sono ancora convertite all'uniforme, sono servite.' L'articolo dell'ornano conservatore finisce, comunque, confessando ohe una delle ragioni per cui la moda di quest'anno incoraggia )i contrasti di colore sta nel permettere a chi non ha più taguan di per comprar stoffe nuove di combinare insieme i proprii fondi di guardaroba, e che la ragione più seria, di tutte è il bisogno di -\°vviare alla crisi di materie pri,'me- in isnecie dell'anilina, deter- me, in ispecie dell'anilina, determinata nell'industria chimica dallo sforzo in corso per portar via alla Germania i mercati tessili extra-europei offrendovi stoffe analoghe a quelle che vi esportavano i suoi produttori. Un giorno, forse, l'Inghilterra non troverà più a casa propria un solo castello da fotografare, ma verrà mai il giorno in cui gli Inglesi rinuncino a rubare qualcosa al prossimo t Concetto Pettinato oSrinltq2slscccmrctgPpsintvbzttcersErirfdvnplrigprlnbs

Persone citate: Colston, Conway, E. L. Colston