L'Italia celebra in armi l'annuale dei Fasci
L'Italia celebra in armi l'annuale dei Fasci Ss 3 MARZO a* L'Italia celebra in armi l'annuale dei Fasci Gli oratori designati per la celebrazione di domani Roma, 21 marzo. Lunedi 23 marzo XX nelle città sottoindlcàte i seguenti sansepolcrlstl Illustreranno al fascisti e ai giovani il 23.o annuale della fondazione del Fasci 'di' Combattimento: Ancona, Sfarlo Dessy; Aosta, Aloide Fraschm-; Bari) Celso Molisi; Bergamo, Pacifico Pianigiani: Bologna, Guido Pesenti; Cagliari, Araldo di Crollaumzà; Chieti, Ernesto Daguanno; Como; Umberto Pascila; Cuneo, Pietro Bottini; Fiume, Ettore Boschi; Firenze, Olao GaggioU; Forlì, Manlio Morgagni; Genova, Sileno Fabbri; L'Aquila, Umberto Bianchi; Littoria, Luigi Massaretti; Milano, Filippo Tomaso Marinetti; Modena, Aldo Franceschelli; Napoli, Enzo Ferrari; Novara, Giuseppe Pedalini; Palermo, Mario Gutmpaoli; Perugia, Ottorino Fabbri; Pesaro, Oreste Cimoroni; Piacenza, Giovanni Masnata; Reg- flo Calabria, Lido Caiani; Reggio Inalila, Edoardo Malusateli; Roma, Sandro Giuliani; Savona, Manlio lekHn; Torino, Gastone Gonion; Trento, Gino GaUarini; Trieste, Luigi Filippo De Magistris; Trìpoli, XJuio» Deffenu; Varese, Salvatore Stefanini; venezia, Francesco Gino Gobbi; Vercelli, Sebastiano Potane; Mentorte, Pietro Besozei. I seguenti squadristi ricorderanno la storica ricorrenza nelle città a fianco segnate: Agrigento, Giorgio Bosso; Alessandria, Piero Cazzotti; Apuania, .Orfeo Scllani; Arezzo, Giuseppe Landi; Ascoli Piceno, Alfonso Virdia; Asti, Attilio Giusep- §o Fanelli; Avellino, Alcide Aimi; elluno, Nino Guglielmi; Benevento, Carlo Scorza; Bolzano, •Davide Fossa; Brescia, Bruno Biani; Brindisi, Giorgio Suppiej; Caliarassetta, Anselmo Vaccari; Cam pobasso, Vincenzo Nardi; Catania, Lancio Ferretti; Catanzaro, Francesco Blaise; CatU.ro, Ferruccio Cappi; Cosenza, Gennaro Vinelli; Cremona, Arturo Marpicati; Erma, Saverio Fera; Ferrara, Enzo Galbiati; Foggia, Renato Balzarmi; Fresinone, Annio Bignardi; Gorizia, Carlo Afan'a Maggi; Grosseto, Enzo Ponzi; Imperia, Vincenzo Tecchio; La Spezia, Alberto Bonella; Lecce. Davide Lembo; Livorno, Amilcare Rossi; Lubiana, Dino Bonsembiante; Lucca, Raffaele Manganìello; Macerata, Nicola Mannavelli; Mantova, Giuseppe Agnino; Matera, Antonio Agodx; Messina, Biagio Pace; Nuoro, Giacomo Oggiàno; Padova, Angelo Manaresi; Parma, Andrea Ippolito; Pavia, Salvatore Gatto; Pescara, Valter Ferme; Pisa, Carlo Buttafochi; Pistoia, Italo Lunedi; Poli. Dante Giordani; Potenza, Gerardo. JC<ocurcio; Ragusa, Ernesto Parodi; Ravenna, Giacomo Acerbo; Rieti, Luigi Begnotti; Rodi, .Eugenio Oerruti; Rovigo, Pietro Ferretti di Ca8telfarretto; Salerno, UmberGuglielmotti; Sassari, Mario radi; Siena, Luigi Fontanelli; Siracusa,- Alfredo Cucco; Sondrio, Antonio Aghemo; Spalato, Franco Fedele Bozzi; Taranto, Rino Parenti; Teramo, Giovanni Fabbrici; Terni, Serafino Mazzolini; : Trapani, Antonino Pagliaro; Tre■ viso, Oreste Montagna; Udine, Pa. squale Paladini; Verona, Asvetro : GravelH; VicehZa, Puccio Pucci; Viterbo, Luigi Loiacono; Zara, At: tiUo De Cicco; Tirana, Pasquale Lugini. . Ricorre domani il 2.9.o anniversario delia fondazione dei Fasci di ■ Combattimento che fascisti e popolo si apprestano a celebrare in un clima di ardotte passione patriottica, fatto più acuto dallo stato di guerra guerreggiata contro la mostruosa coalizione capitalcomunista, contro la proterva congiura dei banchieri giudaici e dei loro loschi agenti provocatori accampati sulle rive della Moscova. La celebrazione dell'annuale fascista sarà fatta quest'anno, per disposizione del Segretario del Partito, dai sansepolcriati e dogli anziani della vigilia che, nelle principali città d'Italia, ricorderanno ai giovani le dure e vittoriose vicende dello squadrismo, esaltando la memoria dèi Caduti, nel cui ricordo le giovani generazioni del Littorio temprano la loro fede e la loro fervida fedeltà al Videa incarnata dal Duce. Ventitré anni sono trascorsi dàlia fatidica adunata di piazza San Bepolcro a Milano: anni carichi di storia, anni colmi di gloria per l'Italia che, uscita vittoriosa dalla grande guerra europea, ma battuta dagli intrighi degli anglo - franco - statunitensi a Versaglia, seppe, per l'antiveggenza di Mussolini e per le ataviche virtù del popolo, riscattarsi dalla mortificante servita delle demoplutocrazie dominanti nel continente e risorgere a nuova vita e a nuovo prestigio nel consesso delle Naziom. La guerra che oggi si combatte, si riallaccia idealmente e diplomaticamente alle ragioni che fecero bandire nelle piazze d'Italia, durante il maggio radioso del 1915, la necessità, l'ineluttabilità dell'intervento. Tradita a Versaqlia, ingannata cinicamente dagli alleati di allora, l'Italia proletaria e fascista ha ripreso la marcia bruscamente allora interrotta. . La celebrazione di domani non sarà tuttavia una sosta: la gravità delPora esige che tutte le forze, tutte le capacità del Paese, siano volte alla guerra e siano vòlte alla vittoria. Essa varrà tuttavia a far ritrovare, nel ricordo e néQa rievocazióne della fausta data rivoluzionaria, un più acceso stimolo ad accelerare i tempi per la realizzazione, con la vittoria e dopo la vittoria, di quell'ordine nuovo che, delineato dal genio solare e Mediterraneo del Duce, deve restituire dignità di vita e benessere sociale non soltanto all'Italia, ma all'Europa tuffa.
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