Come sperano di difendersi

Come sperano di difendersi Come sperano di difendersi .Le fortificazioni sulle coste, strade e aerodromi in zone fino a ieri inesplorate - 500 mila uomini di.linea, 400 di.Riserva - La produzione bellica intmtdddtaCdclANKARA, marzo. Se avesse dovuto agire contro l'Australia dalle sue isole, il Giappone si sarebbe trovato a una distanza di 3300 miglia: installatosi nelle Indie Olandesi ha da risolvere un .problema di trasporti e di rifornimenti molto, meno grave ed e ormai opinione generale che a breve scadenza l'Australia del nord diventerà teatro-di combattimenti. _ll paese della sete Fort Darwin dòvrehbe essere 11 primo obiettivo, trattandosi di un punto che si presta a diventare, ger gli anglo-sassoni, una buona ase navale. Relativo è viceversa il valore di Port Darwin come base aerea per attaccare 1 maggiori centri australiani, giacché Brisbane è distante, a volo d'uccello, 26S0 chilometri e Sydney 3650.' I giapponesi hanno perciò bisogno d'inoltrarsi nel deserto che incominci i a sud di Darwin, e sebbene si t, atti di un terreno oltremodo difficile ed ingrato, non è da dubitare, pensando alla loro marcia nella Malesia, che lo tenteranno. Gli australiani che conoscono aPort Darwin sono pochi. Ma in «Europa chi aveva mai sentito no- ~minare questa cittadina che di ^colpo è diventata un pernio del si- Estema strategico anglo-sassone In nEstremo Oriente'e oggi rigurgita Zdl militari? In tempo di pace Port gDarwin conte una popolazione di tremila abitanti au'fccirca, che ^lottano contro un clima Intonerà- 2bile per i bianchi: ih maggioranza *rsgcsdtssSgcpdsi I criteri della difesa pescatori di perle e cacciatori di bufali e. coccodrilli, i tremila fanno onore al nome dato a Darwin di « Città dalla sete spaventevo- le»; più di tutti-bevono però i sblanchi, che sono in mille, com- rpresi le donne e i bambini. fSelvaggio paese, dunque, que-^sta Australia del nord, ancora^e- Sgno di tribù che rispettano le leg- |gl proprie più di quelle del colo- "no: si narra di un caso In cui la Spolizia par acciuffare un assassi- Sno dovrcercarlo per due mesi, ^percorrendo undicimila miglia 2Tutte la regione è state converti- gte in una zona difensiva e sono ^mesi e mesi che su centinaia di 5miglia quadrati si vanno stenden- Hscavando fosse e ctranelli.per i carri d'assalto, co- struendo nidi per mitragliatrici, gmentre lungo la coste sono sorte svere fortezze. Siccome le arterie di comunicazione mancavano, per dassicurare i collegamenti fra le Hnuove basi si sono costruite atra- sde per migliaia di miglia, attra- fversando territorii un anno fa an- 6cora vergini: nell'ottobre il rendi- dmento dei lavori era In media di *un miglio completo al giorno per Cognl strada, però le autot.U mi- ?litari hanno fatto conoscere l'esl- Jutenza solo di poche fra queste Gnuove arterie, la cui costruzione è candata di pari passo con la co- tstruzione di un'Infinità di pozzi. nli centro del nuovo sistema stra- redale e di rifornimento è Alice aSprings, proprio nel cuore del con- EUnente. fgmsSDal punto di viste strategico, la *difesa dell'Australia è influenza- te dal fatto che la popolazione ci- lvile, i centri di rifornimento e gli obiettivi, insomma, al quali il ne- mico può mirare si trovano lungo le coste, dallo sviluppo, comun- que, enorme. La prima linea di reslstenza ò quindi, ad un tempo, la linea sulla quale stanno t con- tri vitali. In frette e farla, si è rimediato in parte a questo in- conveniente gravissimo decentra- lizzando l'industria, prima-raccol- te quasi tutte nella Nuova Galles del Sud, col trasportarla in zone meno esposte ad attacchi aerei e lontane dal presunti punti d'inva- sione. Ugualmente si sono dovu- li costruire aeroporti militari» e creare depositi di munizioni e di carburante In località due anni addietro definite zone inesplorate e non s'è dimenticate, dicevamo, la difesa della costa, fortificata! in tal modo — s'intende nei punti vitali — da escludere, si afferma, la possibilità di efficaci attacchi dal mare. Ma qui il linguaggio dei tecnici diviene oscuro: come si può escludere la possibilità che un attacco dal mare riesca, se poi si ammette la possibilità del'invaslone? C'è anzi un tecnico, il signor Doual Cowie, membro del comitato che deve occuparsi della difesa del Pacifico, il quale ha detto dovere l'Australia, temere, sia- per l'invai*' at^SÌS0 '?^?nità.giapponesi. « B^?P^,q^d,L,—,.™ aggiunto ~ ™»f" ,dlspoJlgaao a ^J&^.l^SP, abbastanza E^**£j?\ J£roPlaal cne dia no 1^]?£S05"i),sli^,IIS,'e Z'J^^AZJÌJ033^^ gaS?T!'11 GiaPP°ne non arrischie ^^d?Ti?°2.centf^n?n^0 ^^S^-^^È*"^^ 2"f,Qcimt'}5lc„a^05i' nè sul fl|U$ * americana.!-. che-per lo sviluppo degli av? . venimenti in quell'oceano. D maggior generale Bennet ha dichiarato, baldanzoso: «Io sono sicuro1 che saremo in grado di distruggere qualunque contingente giapponese che tentasse di sbarcare sulle nostre sponde»; ma il signor Doual Cowie, alla domanda: « Credete che l'Australia potrbbe respingere subito un'invasione? » ha risposto: « Forse non subito, ma entro un certo tempo ». Sir Keith Murdoch, direttore di giornali australiani, ha per suo conto scritto che 11 Giappone lo si può tenere a bada in un solo modo: con aeroplani da caccia aerosiluranti e con navi da guerra cne Calcoli su pepati , Senonchè è notorio che di una simile potenza navale e degli ae roplanl necessari per proteggerla fh alleati non dispongono' affatto. ^uaJ?^ stendo agli tadW, Sf8ÌJ,°^?„nelle.1sole sue *orze: |&fI^J^£ all'estre "°J* ^aa,^ttaerea- costruisce SS* d'assalto e cannoni d'ogni SSX*0, "0C^?x ™lam;a consenSte ^n^*CI*Lm^5lma d!Ue' 8nue 25cl"?' °^11comPluto' se ,al Vìl0lc' g? ma„ Prlmo P°n ^0una„fl°tta„.che 81 Possa miau 5KLC™*?'S%speranza di sue H™?.60» '£v!?apponese- st cne le 8ue 'abMtìSi r gJ?A£}23S' nemm(=no que st° ,e decl8»vo. . L esercito australiano compren de attualmente circa mezzo mi Hone di uomini e la riserva con slsterebbe di altri 400.000. Gli ef fetJiyi dell'aviazione sarebbero di 60-000 uomini e quanto al numero deg'1 apparecchi, che il paese è *y}25e grado di costruire, Doual Cowie lo fa ammontare a parec ?Ue migliala, contro qualche cen JJ^10 ne" anteguerra. « Se il GlaPPone tentasse l'impresa con centomila uomini e due navi por taerel. c°n ,8,0 apparecchi ciascu na' 'Australia gli potrebbe oppor re 300-°0O uomini di prima fila, appoggiati da migliaia di aero E18^ e> Per quello che vale, dalla flotte»; ma questo calcolo del slgno Doual Cowie veniva fatto mentre sulle Indie olandesi non sventolava ancora la bandiera del Sol Levante: nella mutata situa *ione non regge, « Se il nemico viene — scrive la. stampa di Melbourne — oi tro vera pronti ». Ed esalta le mi gllaia di uomini che, - seminudi, sotto il cocente sole di Port Dar wtn, passano la giornate a scai vare trincee, a costruire, ad eser citarsi nel maneggio di grossi - cannoni, a ricoprire di sacchi di è sabbia i posti delle mitragliatrici, - a ter manovre ed a. scrutare - l'crlzzonte col cannocchiali. Per - assicurare l'assistenza medica, il s Governo ha deciso di valersi ane chef dei profughi accolti negli ule t™" anni ai quali era stato proi- bitp di esercitare la professione e - chiamato ta servizio tutti i mee alci sino a 60 anni. Le donne afi fluiscono nelle officina. Ogni aui straliano sente che il turno del e suo Paese sta per venire, , a! Italo Zìngarelli